La Gazzetta Pontina


Sfoderando una prova collettiva maiuscola, il team della Lega Navale di Ostia prosegue la striscia positiva stagionale, sbaraglia un’agguerrita concorrenza nelle qualificazioni regionali della categoria Optimist e conquista il pass per rappresentare il Lazio nel Campionato Italiano a squadre che si disputerà, il primo week-end del mese di luglio, nella splendida cornice di Porto San Giorgio. La compagine guidata minuziosamente dal tecnico Paolo Mariotti riesce a fare la differenza grazie alla vittoria, sul classico filo di lana, nei confronti del Tognazzi Marine Village, società che lo scorso anno ha conquistato con pieno merito la medaglia di bronzo ai Campionato nazionali di specialità. La gara, nel massimo rispetto del trend delle scorse edizioni, mette a dura prova le qualità dei giovani partecipanti: poco vento, tanta corrente e un campo di regata davvero impegnativo. Lo spettacolo, come preventivato alla vigilia, è assicurato sin dal Round Robin di qualificazione. A fare la differenza, nei nove match in programma, sono i team della Lega Navale Ostia e del Tognazzi Marine Village, bravi ad accedere all’atto conclusivo grazie alle comprovate doti marinaresche di tutti gli effettivi. La finalissima, articolata su tre match “alla pari”, risulta al cardiopalma: le due contendenti, a riprova di un sostanziale equilibrio, si aggiudicano una prova a testa e, di conseguenza, si giocano la vittoria nell’ultima e decisiva regata. A conquistare l’ambito titolo è il team formato da Sara Anzellotti, Gabriele Viti, Tommaso Cucinotta e Pietro Lucchesi, i quali si confermano tra gli atleti del centro Italia in costante ascesa della specialità. Un grande plauso, in ogni modo, va rivolto al gruppo allenato da Damiano Di Paolo. I generosi Claudio Crocco, Massimo Casella, Giuseppe Cucinelli, Nicolò Desantis e Davide Sandonà, anche in questa circostanza, si confermano tra i migliori della categoria. Tra tutti i finalisti, in ogni modo, spiccano i nomi di Tommaso Cucinotta e Claudio Crocco, i quali faranno parte della squadra nazionale che, nel mese di luglio, parteciperà a Salonicco al Campionato Europeo individuale. “E’ stata una giornata piuttosto lunga, caratterizzata da vento leggero e molta corrente – ha commentato Paolo Mariotti, coach della Lega Navale di Ostia – . Queste condizioni hanno reso difficili le partenze e i giri di boa, ma siamo riusciti ugualmente a disputare una bella finale fra due team di assoluto valore, che annoverano tra le rispettive fila atleti in grado di fare strada nella specialità Optimist. Abbiamo vinto e sono davvero contento soprattutto per i miei ragazzi, i quali ci tenevano tantissimo a conquistare il lasciapassare per il prestigioso appuntamento di luglio. Sarà per loro una bella esperienza. Nelle prossime settimane lavoreremo sodo per curare al meglio anche i minimi dettagli. Siamo tutti motivati al punto giusto, vogliamo rappresentare al meglio il Lazio in una delle competizioni più importanti previste nel calendario velico. Colgo l’occasione, inoltre, per fare i complimenti al Tognazzi Marine Village perché ha regatato molto bene per l’intera giornata, rendendo incerto l’esito della qualificazione al Campionato Italiano a squadre fino alle battute conclusive”. Il tecnico della Lega Navale di Ostia ha parole di elogio anche per gli organizzatori: “Gli ufficiali di gara, guidati da Stefano Venturi, hanno svolto un lavoro eccezionale. Hanno scandito al meglio i tempi della regata, consentendo di chiudere la competizione in una sola giornata”.

Antonio Gravante

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La Mirafin si morde le mani nella gara di andata della finale play-off del Campionato di Serie B. Il quintetto allenato da Armando Mirra pareggia davanti ai propri tifosi con la Kredias Audace Monopoli (2-2), ma non può fare altro che recitare il classico mea culpa per aver dilapidato, nel corso della ripresa, una dote di due reti di vantaggio. I pometini partono forte e, nel giro di cinque minuti, piazzano un micidiale uno-due con Vitinho. Il laterale prima incastra la sfera sotto la traversa con una splendida conclusione da posizione defilata, poi concede il bis al termine di una pregevole azione personale. La Mirafin, nella seconda parte del tempo, ha la possibilità di consolidare il vantaggio soprattutto con Mazzaroppi, il quale pecca due volte di cinismo a tu per tu con Caramia. Dopo l’intervallo, la squadra pometina sfiora ripetutamente la terza rete: Cicciotti e Vitinho esaltano le doti del portiere rivale. Scampato il pericolo, la Kredias Audace Monopoli ha una rabbiosa reazione e dimezza le distanze con Palattella, bravo a infilare Favale con un preciso diagonale. Il quintetto di Mirra riparte di slancio, ma trova sulla strada un Caramia in giornata di grazia. L’estremo difensore pugliese si esalta tra i pali e consente alla sua squadra di rimanere in partita. La quarta e ultima segnatura, cronometro alla mano, si registra a quattro minuti dal definitivo suono della sirena. La compagine barese completa la rimonta con lo scatenato Palattella, il quale ristabilisce l’equilibrio in campo sugli sviluppi di un corner e, di fatto, rimanda il verdetto definitivo al return-match di sabato prossimo in terra pugliese.

Antonio Gravante

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Una sconfitta che brucia soprattutto per come è maturata. La Todis Lido di Ostia si inchina a cinquantadue secondi dal definitivo suono della sirena a una cinica Active Network in gara-2 della semifinale play-off (0-1) e, a seguito del pareggio conseguito nella sfida di andata (1-1), si trova costretta a lasciare via libera ai viterbesi e a riporre mestamente nel cassetto i sogni promozione. Sono due le novità rispetto al match del Pala Cus. La compagine lidense si trova costretta a rinunciare al prezioso apporto di Jefferson, appiedato dal Giudice Sportivo, mentre tra le fila viterbesi c’è Poletto, che torna a disposizione dopo il turno di stop osservato per squalifica. L’importanza della posta in palio si fa sentire soprattutto nel primo tempo: le due contendenti non riescono a pungere in fase offensiva. Le migliori occasioni sono di marca viterbese: prima Lepadatu costringe alla deviazione in corner Di Ponto, poi Ganzetti non inquadra di poco il bersaglio grosso dal limite dell’area. Anche la ripresa comincia sotto il segno dell’Active Netwok: Poletto calcia di sinistro da posizione defilata, ma Di Ponto risponde presente e si oppone con grande mestiere. La Todis Lido di Ostia cresce con il passare dei minuti e sfiora la marcatura al termine di un rapido capovolgimento di fronte: Barra crossa teso in area, Romano sventa la minaccia un metro più avanti dalla linea di porta, ma per sua fortuna la sfera carambola su Dallago e termina sul palo. Successivamente ci prova Barra a spezzare l’equilibrio. Il numero ventuno, da pochi passi, esalta due volte i riflessi di Perez, bravo ad evitare il peggio con degli interventi dall’elevato coefficiente di difficoltà. A due minuti dalla fine del match si registra l’episodio decisivo. Gedson e Pelezinho vengono a contatto in area. L’arbitro, tra le vibranti proteste dei lidensi, estrae per simulazione il secondo cartellino giallo nei confronti dell’universale capitolino. Agevolata nel proprio compito dalla superiorità numerica, l’Active Network prende in mano le redini della gara e, dopo un prolungato giro palla, riesce a scardinare il bunker difensivo lidense a cinquantadue secondi dalla conclusione. Il solito Lapadatu calcia dal limite dell’area e impegna severamente Di Ponto. Sulla ribattuta del portiere capitolino arriva per primo sul pallone Poletto, il quale fa centro con un preciso colpo di testa, firma il classico gol dell’ex e sposta l’inerzia del match dalla parte della sua squadra. Mister Grassi, non avendo in pratica alternative, impiega Barra come power-play nella speranza di rientrare in extremis in partita. La Todis Lido di Ostia trova anche il varco per andare alla conclusione con Chimanguinho, ma Perez si conferma all’altezza della situazione. La squadra di Grassi, di conseguenza, si inchina di fronte all’Active Network, ma esce dal campo piuttosto contrariata per aver gettato alle ortiche un’intera stagione a causa di un episodio piuttosto discutibile. Da segnalare, per dovere di cronaca, alcuni minuti di tensione subito dopo il definitivo suono della sirena.

Antonio Gravante

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Vittoria e terzo posto in classifica. La Francia si aggiudica di larga misura la sfida tra fanalini di coda con la Spagna (5-1), conquista i primi tre punti stagionali e, in virtù di tale successo, conclude la fase preliminare alle spalle delle lanciatissime Olanda e Germania. Fermamente intenzionati a dare una netta sferzata al proprio ruolino di marcia, i transalpini interpretano la gara con la giusta sagacia tattica sin dai primi minuti di gioco e, in chiusura di tempo, trovano due volte la via del gol. A sbloccare il punteggio è l’esperto Mugnaini, mentre la rete del raddoppio dei “blues” porta la firma di Farroni, lesto ad approfittare di una corta respinta di Brugioni e a fare centro da pochi passi. La formazione di Lombardi, sulle ali dell’entusiasmo, continua ad esprimersi al meglio delle proprie potenzialità anche dopo l’intervallo e chiude a doppia mandata in cassaforte l’intero bottino grazie alle segnature di Schiano, De Simoni e Ceraldi. La Spagna, pungolata nell’orgoglio, termina generosamente la gara in avanti e si toglie la parziale soddisfazione di siglare la rete della bandiera con Marameo. Tale segnatura, tutto sommato, cambia il punteggio nella forma. Ma non nella sostanza. La Francia passa con pieno merito alla cassa a riscuotere l’intera posta in palio e conclude il girone al terzo posto. La Spagna, invece, incassa la terza sconfitta in altrettante gare disputate e, per forza di cose, sarà costretta a incrociare i tacchetti negli ottavi di finale con il Portogallo, unica compagine a calare il tris di vittorie nella prima fase della kermesse sportiva pometina.

Antonio Gravante

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Foto di squadra della Francia e della Spagna di Salvatore Cannata

Un cammino perfetto. L’ambizioso Portogallo piega in zona Cesarini la resistenza del fanalino di coda Inghilterra (3-2), inanella la terza vittoria in altrettante gare disputate e si toglie la soddisfazione di essere l’unica compagine delle otto partecipanti a chiudere a punteggio pieno la fase preliminare al Ri-Torneo Matusa-Memorial “Franco Conficoni”. Dopo una decina di minuti di studio, la formazione del Regno Unito apre le danze con Sergio, il quale sfrutta al meglio un passaggio in profondità di De Rossi, salta abilmente l’ultimo difensore rivale e non lascia alcuna via di scampo all’incolpevole Pezzullo. La capolista riordina immediatamente le idee, avanza il baricentro e, poco prima dell’intervallo, rimette le cose a posto con Tarantino. Il centrocampista si fa trovare al posto al momento giusto in piena area, gira di testa in fondo al sacco un preciso cross di un compagno e si conferma una pedina importante dello scacchiere di mister Fioravanti. Il Portogallo, deciso a non fare sconti, parte forte nella ripresa e ribalta l’inerzia della gara dalla propria parte per merito di Follo, bravo a anticipare di testa Ferrari e a griffare la quinta marcatura personale stagionale. L’Inghilterra non ci sta e, poco più tardi, perviene al pareggio con De Rossi, il quale fa valere anche in questa circostanza le sue comprovate doti di tiratore scelto, trasforma magistralmente un calcio piazzato e carica sotto il profilo emotivo i propri compagni. Quando ormai la sfida sembrava indirizzata ad andare in archivio sul risultato in perfetta parità, il Portogallo riesce a piazzare la stoccata vincente con il solito Follo, il quale capitalizza al meglio un assist del solito Tarantino, infila Ferrari proteso in uscita e permette alla sua squadra di archiviare la fase a gironi con un en-plein di successi che fa soprattutto morale in vista delle gare a eliminazione diretta.

Antonio Gravante

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Foto di squadra del Portogallo e dell’Inghilterra di Salvatore Cannata

La migliore differenza reti sorride all’Olanda nella fase preliminare dell’ottava edizione del Ri-Torneo Matusa – Memorial “Franco Conficoni”, kermesse di calcio a 7, riservata agli Over 50, in corso di svolgimento presso il Campo dei Preti di Pomezia. La formazione dei Paesi Bassi pareggia, con l’inedito risultato ad occhiali, la sfida al vertice con la Germania (0-0), archivia le prime tre gare in vetta alla classifica del Girone B (sette punti all’attivo) a pari merito con i tedeschi, ma arriva alla fase ad eliminazione diretta da prima della classe in virtù di un migliore coefficiente scaturito dalla differenza tra reti segnate e subite diviso il numero delle gare disputate. La squadra guidata da De Paolis, di conseguenza, si deve accontentare della piazza d’onore e, come da regolamento, incrocerà i tacchetti con la terza classificata dell’altro raggruppamento. La prima frazione risulta piuttosto tattica. Le due squadre provano a sfruttare al meglio le potenzialità dei propri reparti avanzati, ma non riescono a trovare il classico bandolo della matassa per sbloccare il punteggio. Le occasioni migliori, nei primi venticinque minuti, sono di marca tedesca: il bomber Bettini e l’esperto Falcioni trovano sempre puntuale alla presa l’attento Pompei. L’Olanda, in apertura di secondo tempo, si fa apprezzare per una lineare azione corale: Avila Rossi, servito alla perfezione da D’Aniello, tenta la conclusione al volo dal vertice dell’area. Buona l’intenzione, imprecisa la mira. La sfera termina di poco sul fondo. Successivamente Bettini si esibisce in un bel gesto atletico. Il prolifico attaccante controlla elegantemente un lungo lancio di un compagno dalle retrovie, calcia di collo pieno dal limite dell’area, ma fallisce per una questione di centimetri il bersaglio grosso. Nelle battute finali del match si registra un’occasione degna di nota per parte. La Germania ha una buona chance con Falcioni, il quale calcia in pratica a botta sicura dall’interno dell’area, ma esalta i riflessi di Pompei, il quale fa valere anche in questo caso tutta la sua esperienza e conserva inviolata la propria porta con un intervento strappa-applausi. La formazione guidata da Pierotti, dal canto suo, va vicinissima al vantaggio in piena zona Cesarini con D’Aniello, il quale calcia al volo dal limite dell’area, ma si vede negare la gioia del gol dalla faccia esterna del palo. Olanda e Germania, dunque, escono dal campo con un punto a testa in tasca, chiudono il primo trittico di gare con un ruolino di marcia di due vittorie e un pareggio e, nel massimo rispetto delle previsioni degli addetti ai lavori, dimostrano di avere tutte le carte in regola per fare bene anche nella fase a eliminazione diretta.

Antonio Gravante

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Foto di squadra dell’Olanda e della Germania di Salvatore Cannata

La terza e ultima giornata della fase a gironi del Ri-Torneo Matusa-Memorial Franco Conficoni comincia con un risultato ad occhiali. Svezia e Irlanda, pur disputando una prova collettiva generosa, non riescono a trovare la via del gol, pareggiano il confronto diretto (0-0) e alimentano con un punto il rispettivo bottino in classifica. Il verdetto del campo, tutto sommato, sorride alla compagine scandinava, che in virtù di tale risultato si piazza al secondo posto alle spalle della capolista Portogallo. La squadra allenata da Franco Mancini, dal canto suo, archivia il primo trittico di gare con due punti all’attivo, frutto di due pareggi e una sconfitta. I protagonisti assoluti dell’incontro, statistiche di rendimento alla mano, risultano i due portieri Chiavacci e Caianiello, i quali fanno buona guardia per l’intero arco della gara, si oppongono con grande mestiere ad alcune conclusioni insidiose delle principali “bocche da fuoco” avversarie e si tolgono la soddisfazione personale di chiudere il match con un clean-sheet.

Antonio Gravante

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Foto di squadra della Svezia e dell’Irlanda di Salvatore Cannata

Niente da fare. Il Pomezia non riesce ad attraversare le impervie forche caudine dei play-out, issa bandiera bianca di fronte a un cinico Angri (3-0) e, tra mille recriminazioni, retrocede mestamente nel campionato di Eccellenza. Salernitani e pometini cominciano la gara al piccolo trotto: il gioco ristagna a lungo nella zona nevralgica del campo. Il primo episodio chiave del match si registra al minuto numero diciassette. L’Angri passa in vantaggio per merito del bomber Barone, il quale trafigge Marcucci con un millimetrico destro a incrociare: la sfera si insacca imparabilmente nell’angolino basso. La formazione di Ferazzoli si rimbocca le maniche e mette i brividi ai campani con Teti, il quale si fa valere sulla corsia sinistra ed entra minaccioso in area, ma si vede chiudere lo specchio della porta da Esposito. Costretto a inseguire il risultato, il Pomezia chiude il primo tempo in avanti e, a ridosso dell’intervallo, reclama un penalty per un netto fallo commesso dallo stesso Esposito su Teti. Il fischietto di Catania, tra le vibranti proteste dei rossoblù, non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. La squadra del presidente Bizzaglia non riesce a cambiare marcia nella ripresa e, in chiusura di match, si trova costretta a raccogliere altre due volte il pallone in fondo al proprio sacco. Lo scatenato Acosta firma una pregevole doppietta, mette il classico punto esclamativo sulla riconferma in Serie D per la propria squadra e, di riflesso, costringe capitan Lo Pinto e soci a tornare a casa con il morale sotto i tacchi per aver deluso le aspettative di inizio stagione.

Antonio Gravante

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