Professionalità, competenza e un curriculum vitae, sportivamente parlando, degno di molti allenatori che, al momento, vanno per la maggiore nella nostra penisola. Sono queste le principali doti di Leonardo Aiello, una delle massime espressioni a livello calcistico del territorio pometino-ardeatino, il quale si sta rivelando il classico valore aggiunto dell’Indomita Pomezia, compagine che a suon di vittorie e prestazioni collettive degne di palcoscenici più importanti sta provando a conquistare la promozione in Prima Categoria. Il trainer rossoverde, facendo leva su un innato acume tattico, sta esaltando le qualità del collettivo e sta realizzando un grande capolavoro sotto il profilo del gioco in una ribalta strettamente a carattere provinciale. “Stiamo disputando una stagione da assoluti protagonisti – spiega Leonardo Aiello – . Dopo una prima fase di campionato a corrente alternata, siamo usciti prepotentemente fuori alla distanza, abbiamo inanellato una striscia vincente di otto vittorie consecutive e ci siamo attestati in una posizione di classifica più consona alle nostre reali potenzialità. Al momento occupiamo la piazza d’onore alle spalle della corazzata Atletico Acilia, ma confidiamo di disputare un finale di stagione ai limiti della perfezione per provare a superare in extremis anche la prima forza del girone e regalare alla famiglia Padula la vittoria del campionato”. Il tecnico rossoverde, alla resa dei conti, sta mettendo, con grande umiltà, al servizio della squadra tutto il suo notevole bagaglio di esperienza accumulato in oltre quindici anni da calciatore ad alti livelli. Dopo aver fatto tutte le trafile con la Roma, segnato una valanga di gol e vinto due campionati Primavera sotto la guida esperta di Luciano Spinosi, ha militato per tre stagioni consecutive nella prima squadra giallorossa del tecnico Liedholm prima di indossare la casacca di molte società professionistiche italiane. “Sono molto contento della mia carriera da calciatore, ma se avessi avuto un pizzico di fortuna in più avrei sicuramente disputato un maggior numero di campionati di serie A – aggiunge l’attuale tecnico rossoverde – . Nel mio piccolo, comunque, mi sono tolto moltissime soddisfazioni. Oltre ai tre anni fantastici con la Roma, non dimenticherò mai l’avventura con il Perugia di Ilario Castagner, grande esempio per tutti in campo e fuori, e quella con il Castel di Sangro, società denominata dagli addetti ai lavori come la squadra dei miracoli per il doppio salto consecutivo dalla C2 alla serie B. Ci tengo a sottolineare, comunque, che la mia avventura calcistica è cominciata esclusivamente per Claudio Caponetti. Non finirò mai di ringraziarlo. Ha creduto nei miei mezzi e mi ha dato la possibilità di passare alla Roma. Non posso negare che ho tutta la carriera da calciatore ben impressa nella mia mente, ma adesso sto catalizzando tutte le attenzioni sull’Indomita Pomezia, compagine che sta provando a gettare le basi per un grande futuro”. L’avventura tra l’Indomita Pomezia e Leonardo Aiello, alla resa dei conti, è cominciata la scorsa estate. I vertici dirigenziale rossoverdi, dopo aver interrotto la collaborazione con il binomio Marinelli-Frasca, hanno deciso di affidare la guida della prima squadra proprio all’ex calciatore della Roma. “Tutto è cominciato all’improvviso. A dire il vero all’inizio ero onorato della proposta della famiglia Padula, ma nel contempo ero piuttosto titubante dal fatto di allenare una squadra di Seconda Categoria – sottolinea Aiello – . Ma dopo la parentesi con il Pomezia Calcio, sotto la gestione Franco Mancini, avevo una grande voglia di tornare ad allenare una prima squadra. Proprio per questo motivo mi sono fatto coinvolgere nel progetto del sodalizio pometino. Sono felicissimo della mia scelta. Tiriamo, al momento, delle somme più che positive e siamo in perfetta linea con i programmi societari. Colgo l’occasione, inoltre, per ringraziare tutte le persone che ruotano nell’orbita della squadra. Ho militato da calciatore in svariati club rinomati della nostra penisola, ma la programmazione che c’è all’Indomita Pomezia non è assolutamente da meno. Ogni componente della società ha un compito ben preciso. I giocatori, di conseguenza, sono supportati al meglio su qualsiasi tipo di problematica. E’ veramente fantastico lavorare in un ambiente così sano e professionale”. La formazione rossoverde, negli ultimi mesi, si è guadagnata sul campo la stima degli addetti ai lavori per un manovra di squadra piuttosto lineare e nel contempo redditizia. “Adottiamo il 3-5-2, modulo di gioco che ci permette di avere, nella maggior parte dei casi, la superiorità numerica nella zona nevralgica e una solida compattezza tra i reparti – aggiunge Aiello – . E’ cosa risaputa, comunque, che la fortuna degli allenatori la fanno i giocatori. Tutti i ragazzi stanno lavorando con la massima professionalità. I risultati ottenuti negli ultimi mesi, alla resa dei conti, sono semplicemente il frutto del collettivo. Ogni componente della rosa sta contribuendo al conseguimento degli obiettivi che la società si è prefissata di raggiungere nel corso dell’estate”. La strada che porta all’agognato salto di categoria, comunque, è ancora ricca di insidie. Capitan Messina e soci, al momento, occupano la seconda posizione, ma devono guardarsi alle spalle dalle immediate inseguitrici. “Senza nulla togliere alle altre squadre che vanno per la maggiore nel girone, ritengo che siamo noi stessi i padroni del nostro destino – conclude Leonardo Aiello – . Siamo tecnicamente attrezzati per centrare il salto di categoria. Anche il secondo posto, alla luce di quanto accaduto nelle ultime stagioni, dovrebbe permetterci di approdare nella massima serie provinciale. Dobbiamo soltanto continuare a sfruttare al meglio le nostre caratteristiche tecniche, lavorare sodo durante gli allenamenti settimanali e dare il massimo dal primo all’ultimo pallone giocabile durante la gara. I risultati sicuramente arriveranno. Parola di Leonardo Aiello…”.
Antonio Gravante
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