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Airone Ardea abbonato al pari

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Un pareggio tira l’altro. Dopo aver spartito la posta in palio, tra mille rammarichi, con il Santa Severa, un generoso Airone Ardea conquista un punto più che meritato nella tana dell’Aranova (1-1) e si conferma a pieno titolo quinta forza del girone. La formazione allenata da Bianchini, pur rendendo visita a una squadra da prendere con le classiche molle davanti ai propri tifosi, ha sfoderato una prova collettiva più che positiva, ma nel massimo rispetto del trend stagionale, anche in questo caso, ha pagato a caro prezzo la mancanza nel proprio organico di un vero e proprio bomber di razza. Tomei e soci, infatti, hanno esercitato, per gran parte della gara, una lieve supremazia territoriale, ma non sono riusciti a pungere negli ultimi sedici metri. Ma andiamo con ordine. L’Airone Ardea comincia la gara con la giusta carica agonistica e, dopo aver trovato la giusta collocazione in campo, comincia a tessere le proprie trame di gioco. A riprova di un maggior possesso palla, i rossoblu collezionano la prima occasione di rilievo della gara con Pisu, il quale calcia da posizione defilata, ma l’esperto Molon, dall’alto dei suoi illustri trascorsi in Eccellenza con la casacca del Gia.Da. Maccarese, si distende in tuffo e conserva inviolata la sua porta. Successivamente la palla giusta per sbloccare il risultato capita a Mangili. La punta rossoblu, dopo uno scambio con Pisu, trova puntuale alla presa Molon. Poco dopo la mezzora, invece, ci prova Martini a spezzare l’equilibrio. Il numero otto ardeatino tenta la conclusione dal limite dell’area, ma sbaglia leggermente la mira: la sfera sorvola di poco la traversa. Ad inizio ripresa, invece, la gara si sblocca. L’Aranova fa del cinismo la sua dote principale e, alla prima occasione propizia, deposita la sfera in fondo al sacco. A spezzare l’equilibrio è De Luca che, favorito da una corta respinta di un difensore, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, non ha alcuna difficoltà a trafiggere l’incolpevole Bergami. Sotto di un gol, l’Airone Ardea alza il ritmo e prende saldamente in mano il pallino del gioco. I rossoblu mettono i brividi ai fiumicinensi con il coriaceo Tomei, autore dell’ennesima prova individuale stagionale sopra le righe, il quale lambisce l’incrocio dei pali dalla lunga distanza. A metà frazione, nell’intento di avere maggior peso in avanti, mister Bianchini apporta qualche correzione tattica e getta nella mischia Di Francesco al posto di Stoiani. Martini e soci non demordono e, qualche giro di orologio più tardi, reclamano un penalty per l’atterramento in area di Grammatico da parte di un difensore fiumicinense. L’arbitro, però, non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. Le sostituzioni del tecnico rutulo, comunque, si rivelano ancora una volta azzeccate. L’Airone Ardea, poco dopo la mezzora, perviene al pareggio proprio con Di Francesco, bravo a finalizzare da pochi passi una perentoria azione personale sulla fascia destra di Draisci. A dieci minuti dal termine, decisa a giocarsi al meglio le proprie chance, la squadra del presidente Fagiolo mette in apprensione il pacchetto arretrato fiumicinense con Innocenzi, il quale si fa valere sulla corsia di sinistra, si accentra e da posizione defilata calcia in porta. L’attento Molon, però, non si lascia sorprendere. La formazione rutula, allo scadere, rimane in dieci per l’espulsione di Martini (doppio giallo) e, in pieno recupero, rischia addirittura di subire la classica beffa. Il grintoso Pompigna trova il varco giusto per incunearsi tra i difensori rossoblu e calcia da posizione ravvicinata, ma Bergami si oppone con grande mestiere. Sulla ribattuta del portiere rossoblu, però, la sfera torna nuovamente sui piedi di Pompigna, il quale tira in pratica a botta sicura, ma il numero uno rutulo si supera anche in questa caso, sventa la minaccia con un prodigioso stacco di reni e consente alla propria squadra di proseguire la striscia positiva.

 

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