Un’autentica prova di forza. Una vittoria ineccepibile. L’Airone Ardea fa un sol boccone della malcapitata W3 Roma Team (4-0), riprende la retta via dopo il passaggio a vuoto accusato nel turno precedente sul campo del lanciatissimo Real Velletri, leader della classifica a pari merito con la Città di Pomezia, e prosegue il cammino perfetto tra le mura amiche del Selva dei Pini. La formazione allenata da Salotti prende subito in mano il pallino del gioco e, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, sfiora la marcatura al termine di una bella azione corale. Il generoso Vallesi, dalla trequarti campo, crossa al centro dell’area per la testa di Cataffo, il quale vince il duello aereo con il diretto marcatore, ma spedisce la sfera di pochi centimetri a lato dall’incrocio dei pali alla destra del portiere avversario. L’Airone Ardea continua a fare la partita e, al diciottesimo giro di orologio, sblocca il punteggio in maniera piuttosto fortunosa con Ciccolini. L’ex centrocampista di Torvaianica e Racing Club si incarica della battuta di una punizione da circa trenta metri e prova a sfruttare le doti aeree dei suoi compagni posizionati all’interno dell’area, ma viene agevolato nel proprio compito sia da un beffardo rimbalzo che da un intervento a vuoto di Bilancini. La sfera, tra lo stupore generale, si insacca alle spalle dell’attonito Pro. Galvanizzata nel morale, la compagine rutula concede il bis, pochi minuti più tardi, grazie a una prodezza balistica di Feola. Il prolifico centravanti calcia in porta di collo pieno dal lato corto dell’area, incastra la sfera sotto la traversa, nonostante il disperato intervento in tuffo di Pro, e si toglie la soddisfazione personale di andare a segno per la terza domenica consecutiva. La W3 Roma Team, subito dopo, ha una ghiotta chance per accorciare le distanze a causa di un errore di valutazione del rimbalzo da parte di Castellani sugli sviluppi di un lungo lancio di Bernardi. Il portiere rossoblu si fa scavalcare dalla sfera e costringe Colonnelli a fare gli straordinari per evitare il peggio. L’esperto difensore anticipa nei pressi della linea di porta Manelli con un perfetto intervento in estirada, si rifugia in corner e consente alla sua squadra di continuare a gestire una situazione di duplice vantaggio. Successivamente la formazione allenata da Di Rosa mette di nuovo i brividi ai rutuli con Panzeri, il quale entra minaccioso in area, a seguito di una bella azione personale di Baldassarre, calcia in porta di prima intenzione, ma trova la deviazione di un difensore rossoblu, provvidenziale nella circostanza ad evitare il peggio. Scampato il pericolo, l’Airone Ardea, poco prima della mezzora, consolida il vantaggio con lo scatenato Feola, il quale sfrutta al meglio un lancio per vie verticali di Ciccolini, supera in velocità Bianchi e, poi, trafigge Pro con un preciso diagonale. La squadra guidata da Salotti non molla la presa e, a ridosso dell’intervallo, cala il poker di gol per merito di Cataffo, il quale finalizza con un comodo tap-in da distanza ravvicinata uno splendido spunto personale di Vallesi. L’ex giocatore della Città di Pomezia salta in velocità il diretto marcatore e serve al compagno un pallone da spingere comodamente in fondo al sacco. Appagato dall’ampio margine di vantaggio, l’Airone Ardea, nella seconda frazione, si limita più che altro alla pura gestione del risultato. La W3 Roma Team, di conseguenza, ne approfitta per spingersi con maggiore continuità in avanti nella speranza di limitare il passivo. La squadra capitolina, taccuino alla mano, sfiora due volte la classica rete della bandiera con il generoso Monti, il quale prova la conclusione dal limite dell’area, ma non centra per una questione di centimetri, in entrambi i casi, lo specchio della porta custodita da Castellani. L’Airone Ardea, di conseguenza, passa con pieno merito alla cassa a riscuotere l’intero bottino, dimostra che il passo falso di Velletri è stato semplicemente il classico incidente di percorso e prosegue con il piglio della squadra di rango il cammino perfetto davanti ai propri sostenitori.
Antonio Gravante
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