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Anziolavinio, recupero fatale con la Lupa Castelli Romani

5420 ANZIOLAVINIO Serie D NANNI GIANLUCA

Il terzo dei sei minuti di recupero accordati dall’arbitro si rivela fatale all’Anziolavinio nell’anticipo della nona giornata di campionato con la vicecapolista Lupa Castelli Romani (2-1). Quando ormai stava pregustando il dolce sapore del pareggio, fondamentale in questa fase della stagione per rimpinguare con un punto prezioso l’esiguo bottino in classifica, la formazione guidata da Venturi issa bandiera bianca di fronte ai castellani e, a seguito dei concomitanti pareggi ottenuti dal Budoni e dalla Cytnhia 1920, rimane in perfetta solitudine all’ultimo posto. Ai fini del punteggio finale, alla resa dei conti, ha pesato come un macigno l’espulsione, a metà ripresa, del difensore Ugolini, il quale ha costretto la sua squadra a giocare in inferiorità numerica le fasi topiche del match. I ragazzi del presidente Rizzaro, pur giocando con un uomo in meno, hanno lottato con grinta e determinazione su ogni pallone, ma sono stati ugualmente costretti a incassare la quinta sconfitta in campionato. Nonostante le pesanti defezioni di capitan Guida, Mortaroli e Billi, i primi due squalificati e il terzo infortunato, la squadra neroniana scende in campo senza alcun timore reverenziale e, dopo quattro minuti, costruisce la prima azione degna di nota della gara: Tulli, lanciato in profondità da Alfonsi, prova la conclusione in corsa, ma non inquadra lo specchio della porta. La sfera termina poco distante del palo alla sinistra di Tassi. Nei minuti successivi, tutto sommato, la gara prosegue senza particolari emozioni. La Lupa Castelli Romani esercita un maggior possesso palla, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici metri, mentre la compagine anziate, priva di una pedina importante nella zona mediana come capitan Guida, punta tutto sul talento di Alfonsi. Dopo la mezzora, invece, il match sale leggermente di tono. La vicecapolista ha una buona chance per spezzare l’equilibrio con Siclari, il quale si presenta a tu per tu per con Rizzaro, grazie a un perfetto assist di Nohman, ma a dispetto delle sue doti realizzative pecca di cinismo e calcia addosso al numero uno neroniano proteso in uscita. Trascorrono pochi minuti e la squadra di Venturi applica alla lettera la famosa legge non scritta “gol mangiato, gol subito”. Dopo aver messo i brividi agli avversari con Alfonsi, i biancazzurri spezzano l’equilibrio con una prodezza balistica di Succi, il quale indovina l’incrocio dei pali con una staffilata di rara potenza e precisione dal limite dell’area. Animata da una grande voglia di rivalsa, la formazione castellana, dopo l’intervallo, prende saldamente in mano il pallino del gioco, ma stenta in fase di finalizzazione della manovra per l’ottimo sincronismo dei difensori neroniani, bravi a chiudere tutti i varchi a Nohman e compagni. A metà frazione, tutto sommato, si registra l’episodio chiave della gara: Ugolini commette fallo a centrocampo su Siclari e viene punito con il cartellino rosso dal fischietto siciliano. La vicecapolista, a quel punto, agevolata nel proprio compito dalla superiorità numerica, avanza ulteriormente il baricentro e, quattro minuti più tardi, rimette le cose a posto su calcio di rigore, accordato dal signor Raciti di Acireale per un fallo commesso da Drago ai danni del neoentrato Montesi. Sul dischetto si presenta lo specialista Nohman, il quale trafigge dagli undici metri Rizzaro e infonde la giusta carica emotiva ai suoi compagni. La formazione del presidente Rizzaro, pur giocando con un uomo in meno, tiene botta, chiude tutti gli spazi agli avversari e non corre particolari pericoli. Quando ormai non aspettava altro che il triplice fischio dell’arbitro per passare alla cassa a riscuotere un punto di platino, anche in considerazione delle difficoltà che presentava la trasferta in terra castellana, la compagine tirrenica subisce, nel terzo dei sei minuti di recupero accordati dall’arbitro, la seconda rete a seguito di un guizzo vincente di Boldrini, il quale trafigge l’incolpevole Rizzaro con un preciso diagonale e regala alla sua squadra una vittoria dal peso specifico rilevante in ottica promozione. L’Anziolavinio, di conseguenza, incassa tra mille rammarichi proprio in dirittura d’arrivo la quinta sconfitta in campionato e, nonostante gli sforzi profusi, rimane relegato all’ultimo posto in classifica.

Antonio Gravante

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