Ancora una vittoria. La terza consecutiva. La sesta complessiva in campionato. L’Aprilia prosegue nel migliore dei modi il proprio cammino stagionale, supera in rimonta l’ostacolo Fondi (3-1) e si conferma sul gradino più basso di un ipotetico podio alle spalle delle corazzate Lupa Castelli Romani e Ostiamare, compagini che nei primi due mesi ufficiali hanno dimostrato di avere una marcia in più rispetto a tutto il resto della concorrenza. Mister Fattori anche in questo caso punta sul 3-5-2, modulo che si addice alla perfezione alle caratteristiche dei suo giocatori, e si affida in avanti alla collaudata coppia Roversi-Pagliaroli, decisiva ai fini del risultato nell’ultimo turno a Olbia. La gara, nei primi minuti, risulta piuttosto bloccata: le due contendenti si affrontano in prevalenza a centrocampo e non riescono mai a chiamare in causa i rispettivi portieri rivali. La prima occasione degna di nota, tutto sommato, si registra al minuto ventidue: Pagliaroli, servito in profondità da Maola, spedisce la sfera sopra la trasversale. La formazione guidata da Pochesci, invece, fa del cinismo la sua dote principale e, alla mezzora, capitalizza al massimo la prima occasione propizia con Vaccaro, il quale sorprende da fuori area Caruso, regala il vantaggio alla sua squadra e gela il pubblico apriliano presente in tribuna al “Quinto Ricci”. Le rondinelle accusano il colpo sotto il profilo psicologico, ma poi hanno la giusta reazione e, a cinque minuti dal duplice fischio, riescono a ristabilire la parità. A propiziare il pareggio è il bomber Pagliaroli, il quale capitalizza al meglio un lancio dalla retrovie di Chiarucci, entra minaccioso in area, salta Coletta in uscita e, al momento della conclusione in porta, viene atterrato da Difini. Il signor Di Giovanni di Brescia non ha dubbi, decreta il penalty all’Aprilia ed espelle il difensore del Fondi per fallo da ultimo uomo. Nonostante l’errore commesso domenica scorsa in Sardegna, sul dischetto si presenta di nuovo il difensore Esposito, il quale spiazza il numero uno rivale e consente ai propri compagni di guadagnare la via degli spogliatoi con il morale alto. Dopo l’intervallo, il Fondi si ripresenta in campo con la ferma convinzione dei propri mezzi e, dopo cinque minuti, mette i brividi ai pontini con Donisa, che entra in area dalla corsia destra e prova la conclusione da posizione piuttosto defilata. Buona l’intenzione, imprecisa la mira. La sfera termina sul fondo sotto lo sguardo attento di Caruso. Successivamente è la squadra di Fattori a mettere i brividi ai litoranei. Il generoso Pagliaroli prima non centra di poco il bersaglio grosso dai diciotto metri, poi calcia in porta dall’interno dell’area, ma viene contrato in angolo da un avversario. Il numero dieci delle rondinelle, a riprova delle sue innate qualità realizzative, riesce a piazzare la stoccata vincente al terzo tentativo: Cioè si fa valere sulla corsia di destra e crossa teso al centro dell’area proprio per Pagliaroli, il quale lascia sul posto il diretto marcatore e trafigge l’attonito Coletta. Il Fondi, a quel punto, prova a spingersi generosamente in avanti, ma le rondinelle tengono bene il campo, non corrono particolari pericoli e provano a sfruttare al meglio i maggiori spazi lasciati dagli avversari. Il giocatore apriliano più pericoloso è l’ottimo Pagliaroli, che ha la possibilità, poco dopo la mezzora, di mettere al sicuro il risultato, ma si vede chiudere ottimamente lo specchio della porta da Coletta. Tale episodio, alla resa dei conti, fa da preludio alla terza rete dei biancocelesti. A mettere in cassaforte il prezioso bottino è Fabiani, il quale approfitta di una corta respinta della difesa rivale e deposita la sfera nei pressi del primo palo con un chirurgico sinistro dal limite dell’area. Sulle ali dell’entusiasmo e agevolata nel proprio compito dalla superiorità numerica, l’Aprilia gestisce con estrema disinvoltura la situazione favorevole nei restanti minuti di gioco, centra la sesta vittoria in campionato e si conferma con pieno merito l’immediata inseguitrice delle due battistrada.
Antonio Gravante
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