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Aprilia, un riscatto in pieno regola: travolto il Gaeta

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Un perentorio riscatto. L’Aprilia sfrutta al meglio il fattore campo contro un coriaceo Gaeta (5-2), si fa perdonare dai propri affezionatissimi sostenitori il pesante passivo subito nel turno precedente per mano della vicecapolista Vis Artena e, a seguito del concomitante passaggio a vuoto dell’Audace Sanvito Empolitana a Monte San Giovanni Campano, balza nuovamente al quarto posto in classifica generale. La squadra allenata da Venturi comincia la gara con la massima determinazione e, dopo aver preso le adeguate contromisure ai tirrenici, spezza l’equilibrio con Fortunato, il quale finalizza, con un preciso diagonale, una bella azione imbastita sull’asse Casimirri e Bussi. Sulle ali dell’entusiasmo, le rondinelle impiegano pochi giri di lancette per indirizzare la contesa ancora più in discesa. Il merito è di Casimirri, il quale dà un saggio delle proprie doti di tiratore scelto e, dopo un bello scambio con Bussi, incastra la sfera imparabilmente sotto l’incrocio dei pali dal limite dell’area. Forte del duplice vantaggio, l’Aprilia gioca in pratica sul velluto e, alla mezzora esatta, cala il tris di gol con lo stesso Bussi, abile a trasformare un calcio di rigore procurato da Zeccolella. Il Gaeta, a quel punto, prova a rimboccarsi le maniche e si affida in prevalenza alle conclusioni dalla distanza. L’attento Caruso, però, si fa trovare sempre puntuale alla presa, ma nel complesso si limita ad effettuare soltanto interventi di normale amministrazione. La compagine del Golfo, nelle battute iniziali della ripresa, agevola il compito alle rondinelle a causa dell’espulsione di Pepe, allontanato dall’arbitro per un brutto fallo commesso a centrocampo ai danni di un avversario. Nonostante l’inferiorità numerica, la formazione di Melchionna ha una rabbiosa impennata d’orgoglio e accorcia le distanze con Bosco, il quale non lascia alcuna via di scampo a Caruso con una splendida conclusione dalla distanza. I tirrenici, a quel punto, cominciano a credere nei propri mezzi e, subito dopo, sfiorano il raddoppio con Giudice, il quale calcia in porta dall’interno dell’area, ma si vede negare la gioia del gol da Caruso, bravo a sventare la minaccia e a consentire alla sua squadra di continuare a gestire una situazione di duplice vantaggio. Le rondinelle, onde evitare spiacevoli sorprese, riprendono in mano il pallino del gioco e allungano nel punteggio con Fortunato, il quale trafigge De Deo con un preciso diagonale e si toglie la soddisfazione personale di iscrivere per la seconda volta il proprio nome nel registro dei marcatori. La gara, tutto sommato, prosegue su ritmi elevati. Il Gaeta, poco prima della mezzora, realizza la seconda rete con una prodezza balistica di Figliomeni. Ma si tratta del classico fuoco di paglia. Successivamente si registra la settima e ultima segnatura della gara. L’Aprilia cala il pokerissimo con Casimirri, il quale chiude definitivamente i conti e mette la classica ciliegina sulla torta su una vittoria molto importante dal punto di vista psicologico. I ragazzi guidati da Venturi, a seguito di tale risultato, riprendono con piglio autoritario la propria marcia e si confermano una delle principali realtà del girone centro-meridionale dell’Eccellenza.
Antonio Gravante
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