La città di Pomezia entra prepotentemente nella storia delle Olimpiadi. Il merito è della trentatreenne Diana Bacosi, portacolori dell’Esercito Italiano, la quale ha conquistato la prestigiosa medaglia d’oro nella trentunesima edizione della kermesse in corso di svolgimento a Rio de Janeiro in Brasile. La tiratrice pometina ha sbaragliato un’agguerrita concorrenza nello Skeet Femminile. Dopo aver dimostrato tutto il suo valore nei vari turni preliminari, nonostante le pessime condizioni meteorologiche, la Bacosi ha completato l’opera nella finalissima tutta italiana con Chiara Cainero, campionessa olimpica a Pechino 2008. Le due atlete azzurre, facendo leva su una condizione fisica smagliante e su una grande saldezza di nervi, hanno legittimato di meritare i due gradini più alti del podio disputando un “medal match” spettacolare e piuttosto tirato. La tiratrice pometina ha avuto ragione della rivale per un solo piattello di vantaggio (15/16 e 14/16), si è tolta la soddisfazione, a dispetto dei pronostici della vigilia, di conquistare il trofeo più importante della sua radiosa carriera e, di riflesso, ha regalato a Pomezia la prima medaglia alle Olimpiadi. Da segnalare, per dovere di cronaca, che sul gradino più basso del podio è salita l’americana Kimberly Rhode, la quale ha avuto agevolmente ragione della cinese Meng Wei e, in virtù di tale risultato, ha coronato il sogno nel cassetto di ottenere la sesta medaglia in altrettante partecipazioni alla manifestazione a cinque cerchi.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA