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Città di Pomezia a mani vuote: il Cori non fa sconti

2676 CITTA' DI POMEZIA Prima Categoria LEMMO GIUSEPPE

Tanta buona volontà e una prova collettiva generosa non bastano alla Città di Pomezia per salutare il 2013 con un risultato positivo. La squadra del presidente Antonio Maniscalco si arrende di stretta misura, davanti ai propri sostenitori, alla corazzata Cori (0-1), leader indiscussa del girone F del Campionato di Prima Categoria, incassa l’ennesima sconfitta immeritata stagionale e archivia le prime tredici giornate con una media leggermente superiore a un punto a partita. Fusco e compagni, nei primi quattro mesi ufficiali, hanno raccolto molto meno di quanto seminato e, al momento, vantano all’attivo soltanto quattordici punti, frutto di un ruolino di marcia di quattro vittorie, due pareggi e sette passi falsi. La formazione pometina ha affrontato la capolista, compagine allestita per primeggiare e vincere a mani basse il campionato, senza alcun timore reverenziale, ha giocato per lunghi tratti del match alla pari dei coresi e ha sciorinato una manovra corale piuttosto lineare, autentica prerogativa delle squadre allenate da Sebastiani, ma a causa di un singolo episodio non è stata premiata neanche con quel punticino che, per quanto ammirato durante l’arco della gara, avrebbe ampiamente meritato di conquistare. L’incontro comincia subito all’insegna delle forti emozioni grazie al centrale offensivo pontino Capasso, il quale prova il diagonale da posizione defilata e fa venire i brividi lungo la schiena di Crisafulli. Risponde poco dopo Lemmo, la cui conclusione viene neutralizzata in presa sicura da Rocci. La capolista, poco più tardi, ribatte prima con un colpo di testa del solito Capasso, ma Crisafulli para in tutta tranquillità, poi con l’esterno alto di sinistra Triola, che costringe il portiere rossoblu a rifugiarsi in angolo con una provvidenziale deviazione con il piede. Riequilibra il computo delle occasioni degne di nota, poco dopo la mezzora, ancora Lemmo, il quale nel primo caso non centra di poco il bersaglio grande e, nel secondo, a seguito di un preciso lancio di Faticanti, non trova l’attimo buono per tirare dall’interno dell’area, cincischia con la sfera tra i piedi e getta alle ortiche una grossa occasione da rete. L’ultimo episodio di rilievo del primo tempo è della regina del girone. Il talentuoso Cichella, autentico metronomo dei coresi, prova la conclusione dal limite dell’area, ma l’attento Crisafulli neutralizza la sfera e consente alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi sul punteggio di partenza. La ripresa, invece, inizia con un bel contropiede di Faticanti, il quale si presenta a tu per tu con il portiere avversario, ma angola troppo il tiro e spedisce il pallone sul fondo. Dopo varie sostituzioni dall’una e dall’altra parte, la capolista prova di rimessa a rompere gli equilibri con Cichella, ma la punta corese pecca di cinismo e conclude malamente a lato. La Città di Pomezia, nei minuti seguenti, tiene bene il confronto soprattutto per merito dell’ottimo apporto del sempre positivo Bellisai, dell’esperto Fusco e del nuovo entrato Metani, bravi a farsi valere nella zona nevralgica del campo. Il Cori, dal canto suo, chiude bene tutti gli spazi, limita le offensive degli attaccanti rossoblu e rischia soltanto su una conclusione di Lemmo, il quale sbaglia la mira e non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni. L’episodio chiave della gara, alla resa dei conti, si registra alla mezzora: la capolista trova il varco giusto per realizzare la rete decisiva ai fini del verdetto finale. L’azione parte dal solito Cichella, che si fa valere sulla fascia destra e crossa al centro dell’area per l’accorrente Triola, il quale non dà scampo a Crisafulli con una conclusione forte e centrale. La squadra di Sebastiani contesta vivacemente tale segnatura per un fallo commesso ai danni di Asetta da parte di un giocatore avversario, ma l’arbitro non torna sui suoi passi e fa riprendere il gioco dal centro del campo. Sotto di una rete, la formazione del presidente Maniscalco prova generosamente a rientrare in partita, ma non riesce a raddrizzare le sorti della gara per un ostruzionismo calcolato da parte degli esperti giocatori coresi, bravi a gestire il minimo vantaggio con una lunga serie di falli tattici sui portatori di palla pometini. Nel concitato finale di gara, di conseguenza, ne fa le spese Vignaroli, che viene allontanato dalla panchina per proteste dal direttore di gara. La Città di Pomezia, tra mille rammarichi, esce dal campo a mani vuote. L’unica cosa negativa, però, è stato il risultato del campo. Bellisai e compagni, malgrado le assenze di molte pedine importanti del suo scacchiere, non ha assolutamente sfigurato di fronte alla principale candidata alla vittoria del campionato. I rossoblu, di conseguenza, hanno validi motivi per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. I ragazzi di Sebastiani devono soltanto credere maggiormente nei propri mezzi poiché hanno tutte le carte in regola per disputare, come è capitato nei primi sei mesi del 2013, una seconda parte di campionato da assoluti protagonisti.

Luciano Risa

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