Quattro punti all’attivo. E’ questo il bottino conquistato dalla Città di Pomezia nelle due gare interne previste dal calendario a cavallo del giro di boa. Dopo aver spartito la posta in palio, tra mille rammarichi, contro il Lanuvio Campoleone, la squadra del presidente Antonio Maniscalco piega di stretta misura la resistenza del fanalino di coda Time Sport Roma Garbatella (1-0), si conferma quinta forza del raggruppamento e comincia sotto i migliori auspici la seconda fase della stagione. Il verdetto del campo, comunque, non deve trarre in inganno. I rossoblu hanno sviluppato una notevole mole di gioco, ma non sono riusciti a chiudere la gara con un punteggio più ampio sia per mera sfortuna (tre legni colpiti n.d.d.) che per poco cinismo in fase di finalizzazione della manovra. La Città di Pomezia scende in campo con la giusta carica emotiva e, dopo dieci minuti, imbastisce la prima azione degna di nota con Pezzera, il quale si presenta minaccioso in area, elude l’intervento dell’estremo difensore rivale, ma poi non inquadra clamorosamente lo specchio della porta.
I ragazzi allenati da Castelluccio, decisi a far valere la maggiore caratura tecnica, continuano a spingersi a pieno organico in avanti e, poco più tardi, colpiscono una traversa sugli sviluppi di una punizione calciata dal solito Lombardi. Un giocatore capitolino, nel tentativo di sbrogliare un concitato batti e ribatti in area, sfiora la più classica delle autoreti. La formazione pometina non molla la presa e, tre minuti dopo la mezzora, passa a condurre per merito di Marchesano, abile a girare di testa sotto l’incrocio dei pali un corner calciato da Lombardi. Dopo l’intervallo, Vallo e compagni provano a mettere al sicuro la preziosa vittoria, ma non riescono a legittimare un marcato dominio territoriale.
Le occasioni più ghiotte capitano a Sammarco e Piccini. Il fantasista, al quarto d’ora, si vede negare la gioia del gol dalla traversa. Stessa sorte capita, a metà periodo, all’esperto attaccante, il quale lascia partire una staffilata di collo pieno dall’interno dell’area, ma coglie in pieno il legno della porta capitolina. Poco male. La Città di Pomezia, grazie a una solida compattezza tra i reparti, gestisce senza soverchie difficoltà il minimo vantaggio sino al triplice fischio, conquista tre punti preziosi e si conferma con pieno merito nella scia delle immediate inseguitrici della capolista Indomita Pomezia.
Antonio Gravante
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