Un passaggio a vuoto inaspettato. La Città di Pomezia fa un sensibile passo indietro sotto il profilo del gioco rispetto alle prime due gare di campionato, incassa una sconfitta all’inglese per mano di un quadrato Alberone (2-0) e, in un solo colpo, perde sia l’imbattibilità stagionale che il primato in classifica generale. La formazione del presidente Maniscalco, a seguito di tale risultato, lascia via libera alla capolista Atletico Acilia e al binomio Time Sport Roma Garbatella-Tor de Cenci, che al momento si divide la seconda piazza. Capitan Chianese e compagni hanno lasciato a desiderare soprattutto nel primo tempo e, oltre a subire la rete del vantaggio capitolino, hanno rischiato grosso in un paio di occasioni. Animati da una grande voglia di riscatto, i rossoblu hanno provato a rientrare in partita nel corso della ripresa, ma non sono riusciti nel proprio intento. La seconda dell’Alberone, siglata in piene extratime, è servita più che altro per le statistiche e non ai fini del risultato. Ma andiamo con ordine. La formazione guidata da Centra scende in campo consapevole della propria forza e, dopo soltanto quattro minuti, spezza l’equilibrio per merito di Criselli, il quale calcia di collo pieno dalla media distanza e non lascia alcuna via di scampo all’attonito Crisafulli. La sfera bacia la faccia interna della traversa e si infila in fondo al sacco. L’Alberone, nella fase centrale del tempo, va vicinissimo al raddoppio con Parroni. Il numero undici capitolino, dopo uno scambio con Scarpa, prova la conclusione dai diciotto metri, ma Crisafulli, ben piazzato tra i pali, si rifugia con grande mestiere in corner. La squadra capitolina, poco dopo la mezz’ora, colleziona un’altra occasione nitida da gol sugli sviluppi di un calcio di punizione. Lo specialista Parroni serve al centro dell’area Messina, il quale calcia di prima intenzione, ma trova Crisafulli a negargli la gioia personale. Sotto di una rete, mister Castelluccio durante l’intervallo rivede lo starting eleven, effettua due cambi mirati e inserisce Lori e De Angelis rispettivamente al posto di De Paolis e Marchesano. Il trainer pometino, subito dopo il rientro in campo, getta nella mischia Lemmo al posto di Bergamo, autentico mattatore nel turno precedente nella sfida casalinga con la Virtus Divino Amore. La Città di Pomezia trae giovamento dalla mosse del proprio allenatore, guadagna metri preziosi nella zona nevralgica del campo e, intorno al quarto d’ora, sfiora due volte la rete del pareggio con Vallesi e Braccini. L’esterno non inquadra di poco lo specchio della porta dal limite dell’area, mente il centravanti si presenta minaccioso a tu per tu con Allegrini, prova a saltarlo con un tocco morbido, ma il numero uno capitolino capisce le sue intenzioni e sventa il pericolo. La squadra pometina, in ogni modo, continua a spingersi generosamente in avanti e sfiora la marcatura con Pettinari, il quale si vede chiudere lo specchio della porta dal numero uno rivale. Costretta a inseguire il risultato, la Città di Pomezia si spinge a pieno organico in avanti nella speranza di salvare il salvabile. Ma a trovare di nuovo la via del gol, nei minuti di recupero, è ancora l’Alberone direttamente su calcio di punizione. A mettere al sicuro il risultato per i capitolini è l’ottimo Parroni, il quale disegna una parabola perfetta, trafigge inesorabilmente Crisafulli e costringe la Città di Pomezia definitivamente alla resa.
Antonio Gravante
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