Vittoria e primato solitario in classifica. Tutte e due le cose proprio sul filo di lana. La Clembofal sfrutta al meglio, in pieno extra-time, il turno casalingo nel recupero con il Real Sabaudia (3-2), gara rinviata a metà novembre per impraticabilità di campo, prolunga la striscia vincente e corona il sogno nel cassetto di archiviare le fatiche ufficiali dell’anno solare da prima della classe. La formazione apriliana, a seguito di tale risultato, opera il sorpasso in classifica nei confronti dell’ambiziosa Aerklima Anziolavinio e balza in perfetta solitudine in vetta alla graduatoria con due lunghezze di vantaggio proprio nei confronti dei neroniani e ben tre sul Comprensorio Lepino Prossedi. Mister Siracusa, anche in questo caso, si affida al 4-2-3-1 e, dopo l’ottima prova del turno precedente con l’Enea Pomezia, conferma nella zona nevralgica la collaudata coppia composta da Libernini-Salvatore. Il trainer apriliano, non avendo a disposizione una vera e propria punta di ruolo, impiega in avanti come terminale offensivo De Marco, assistito sulla trequarti campo da Quinzi e dagli esterni alti Serafinelli e Mastroianni. Il Real Sabaudia, invece, risponde con un equilibrato 4-4-2 con il binomio Dell’Amura-Bergamo a spaziare su tutto il fronte offensivo. La prima parte della gara, tutto sommato, non riserva particolari emozioni. La squadra apriliana prova a fare la partita, ma il pacchetto arretrato tirrenico fa buona guardia e permette a Del Giudice di non correre particolari pericoli. Poco prima della mezzora, invece, la Clembofal rompe gli indugi e sfiora la marcatura con il sempre positivo Salvatore, il quale si coordina alla perfezione nei pressi del limite dell’area, ma si vede negare la gioia del gol dal palo. Poco più tardi, il Real Sabaudia risponde ai ragazzi di Siracusa sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina: Macciacchera e Dell’Amura, in rapida successione l’uno dall’altro, si vedono respingere la conclusione dai difensori avversari. Scampato il pericolo, il trainer apriliano cambia modulo di gioco e passa al 4-4-2 per avere maggior peso a metà campo. Tale mossa, alla resa dei conti, si rivela azzeccata. La Clembofal, cinque minuti prima dell’intervallo, sblocca il risultato con l’esterno basso Lumia, il quale sfrutta da autentico opportunista un chirurgico cambio di gioco di Raponi, addomestica alla perfezione il pallone e, con un gran destro da distanza ravvicinata, trafigge l’incolpevole Del Giudice. Alla ripresa delle ostilità, il Real Sabaudia moltiplica gli sforzi e perviene al pareggio con Amato, abile a trasformare un penalty piuttosto contestato dagli apriliani. La formazione allenata da Siracusa, consapevole dell’importanza della posta in palio, schiaccia subito a fondo il pedale del’acceleratore e ha tre volte, nell’arco di dieci minuti, la possibilità di raddoppiare con De Marco, il quale pecca di cinismo e lascia il punteggio in perfetto equilibrio. L’incontro, a metà tempo, sembra incanalarsi nei binari giusti per Salvatore e compagni. Il grintoso De Marco si avventa su un pallone vagante e prova a saltare Del Giudice proteso in uscita. Il numero uno tirrenico, per evitare la marcatura, tocca la sfera con la mano fuori dall’area di rigore e, come da regolamento, si vede sventagliare in faccia il cartellino rosso dall’arbitro. Non avendo a disposizione un secondo portiere di ruolo, il tecnico del Real Sabaudia schiera tra i pali Amato. Nonostante la superiorità numerica, la compagine apriliana non riesce a pungere in avanti. A trovare la via del gol, invece, sono i tirrenici con Macciacchera, il quale approfitta di un’ingenuità difensiva dei gialloverdi e trafigge con un preciso pallonetto l’attonito Stradaioli. Pungolata nell’orgoglio, la Clembofal ha una rabbiosa reazione e, dopo pochi minuti, pareggia i conti per merito di Lumia, il quale capitalizza al meglio un passaggio per vie verticali di Salvatore, infila Del Giudice e si toglie la soddisfazione personale di iscrivere per la seconda il proprio nome nel registro dei marcatori. La squadra di Siracusa, a quel punto, si spinge a pieno organico in avanti e, poco prima del triplice fischio, realizza la rete della vittoria con il solito Mastroianni, il quale risolve da autentico opportunista una concitata mischia in area di rigore tirrenica, indossa ancora una volta le classiche vesti di match-winner e regala alla propria squadra il primato solitario in classifica generale.
Antonio Gravante
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