Tre squadre sorridono, una soltanto piange. E’ questo il bilancio dei sedicesimi di finale di Coppa Italia di Promozione. Dilettanti Falasche, Nettuno e Unipomezia Virtus 1938 proseguono l’avventura nella manifestazione tricolore, mentre il Cedial Lido dei Pini, semifinalista nella scorsa stagione, esce tra mille rammarichi di scena. La squadra allenata da Cassioli, galvanizzata nel morale per il prezioso pareggio conseguito in campionato nel derby con il Nettuno, corona il sogno nel cassetto di costringere alla resa il Calcio Sezze. Dopo aver vinto di misura tra le mura amiche del “Villa Claudia” (2-1), i biancoverdi si ripetono anche in terra setina (1-2) e superano a pieni voti anche il secondo turno. Anche il Nettuno si permette il lusso di centrare una fantastica accoppiata vincente. La formazione di Catanzani, agevolata nel proprio compito dalla netta affermazione conseguita in gara-1 (4-2), batte a domicilio l’Hermada (1-2), grazie alle segnature di Mariola e Di Gregorio, e si conferma una squadra tecnicamente attrezzata per fare bella figura su tutti e due i fronti. La terza compagine del territorio di nostro pertinenza a staccare il visto per la fase successiva è l’Unipomezia Virtus 1938. Forti della vittoria all’inglese maturata nei primi novanta minuti, i pometini gestiscono la situazione favorevole anche nella sfida di ritorno con il San Michele. La squadra del presidente Cerusico, decisa a non correre particolari rischi, ha un buon approccio alla gara e ipoteca la qualificazione grazie alla marcatura del bomber Celiani. La compagine borghigiana, in chiusura di match, ha una generosa reazione, si toglie la parziale soddisfazione di ribaltare il risultato a proprio favore, ma tale impennata d’orgoglio non è sufficiente per ottenere la qualificazione (2-1). Piange lacrime amare, invece, il Cedial Lido dei Pini. La squadra guidata da Panicci si impone con il punteggio di 2-1 al “Chimenti”, ma a seguito della sconfitta subita nel confronto diretto dell’andata (1-0), deve lasciare via libera al Sonnino esclusivamente per il fatto di aver segnato un minor numero di reti in trasferta.
Antonio Gravante
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