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Costruzioni 2V e Orocapital conquistano la finale

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La seconda edizione del Trofeo Orocapital, kermesse calcettistica organizzata minuziosamente dal binomio Trobiani-Ambrosini, è arrivata al momento deciso. La prima due giorni di gare in Piazza Roma, infatti, ha designato le formazioni che disputeranno la finalissima e si contenderanno, oltre all’ambito Trofeo, il ricco montepremi messo in palio dagli organizzatori. A dispetto dei pronostici della vigilia, sono ancora in corsa per iscrivere il proprio nome nell’Albo d’Oro del Torneo apriliano la Costruzioni 2V e l’Orocapital Gioiellerie, le quali sono riuscite a coronare il sogno nel cassetto di conquistare il pass per l’atto conclusivo. Trascinata da un ottimo Gazzi, granitico difensore e inesauribile fonte di gioco, il quintetto di via Giustiniano ha avuto vita facile a mettere al tappeto il Self Garden (5-1). I gialloneri hanno indirizzato il match nei binari giusti, nei primi dieci minuti, grazie alle segnature di Triola e Buttazzoni. Sotto di due reti, la compagine di via Frassineto ha pigiato più a fondo il pedale dell’acceleratore e ha trovato lo spiraglio giusto per fare breccia nella solida retroguardia rivale, a seguito della stoccata vincente di Leoni. A trecento secondi dall’intervallo, però, la Costruzioni 2V ha allungato di nuovo nel punteggio con l’ottimo Gazzi, il quale ha iscritto anche il suo nome nel registro dei marcatori al termine di una perentoria azione personale. Nella ripresa, sulle ali dell’entusiasmo, i gialloneri hanno gestito con autorità la situazione favorevole e hanno legittimato l’accesso alla finalissima, rimpinguando il bottino di gol con i soliti Triola e Buttazzoni. La seconda semifinale, invece, è stata più spettacolare e ricca di emozioni. L’Orocapital Gioiellerie, a riprova di un match sostanzialmente equilibrato, ha battuto soltanto ai calci di rigore, nel classico remake della finale dello scorso anno, i campioni uscenti di Marco Er Nano (7-5). Il team capitanato da Trobiani ha avuto un ottimo approccio alla gara e, dopo sei giri di lancette, ha spezzato l’equilibrio per merito di Clavari, il quale non ha lasciato alcuna via di scampo al numero uno avversario con una conclusione di prima intenzione dal limite dell’area. Successivamente Marco Er Nano ha cambiato marcia e ha ribaltato la situazione a proprio favore con il talentuoso Seferi, che ha deliziato il folto pubblico presente a bordo campo con giocate degne di palcoscenici più importanti. L’attaccante dell’Unipomezia Virtus 1938 prima ha ristabilito la parità dopo una pregevole triangolazione con Cannariato, poi ha concesso il bis con un comodo tocco da distanza ravvicinata. Poco prima del riposo, per uno strano scherzo del destino, Marco Er Nano (nella foto) ha dovuto rinunciare al prezioso apporto dell’esperto Sandi, prezioso punto di riferimento per i propri compagni, costretto ad uscire dal campo per infortunio. Nella ripresa, non avendo in pratica alternative, l’Orocapital Gioiellerie ha avanzato il raggio d’azione e ha messo più volte in apprensione il pacchetto arretrato rivale. Dopo aver sfiorato ripetutamente la marcatura, negata nella maggior parte dei casi da uno strepitoso Rasori, l’Orocapital ha pareggiato i conti con Clavari, il quale ha firmato la doppietta personale con un elegante colpo ad effetto sugli sviluppi di una splendida azione corale. Tale marcatura, tutto sommato, ha galvanizzato sotto il profilo emotivo i “black”, i quali hanno continuato a fare la partita grazie a un perfetto sincronismo tra tutti gli effettivi. La formazione di via Mascagni, a due minuti dalla conclusione, ha trovato la forza per passare in vantaggio con Melai, il quale ha trafitto Rasera, coperto nella circostanza da un compagno di squadra, con una staffilata di rara potenza e precisione dalla zona mediana del campo. Pungolato nell’orgoglio, Marco er Nano si è spinto a pieno organico in avanti e, a sei secondi dalla conclusione, ha ristabilito in extremis l’equilibrio in campo con Zotti, il quale ha fatto centro con un preciso rasoterra dal limite dell’area. Per designare la seconda finalista, come da regolamento, è stata necessaria, dunque, la disputa dei calci di rigore. I primi cinque tiratori scelti hanno fatto centro con esecuzioni al limite della perfezione, poi il bomber Celiani, a dispetto della sua fama di cecchino infallibile, non ha inquadrato incredibilmente lo specchio della porta. La punta pometina, subito dopo, è stata imitata da Pintilie, il quale ha angolato troppo la mira, consentendo a Rasera di tirare un lungo sospiro di sollievo. Successivamente ad andare sul dischetto è stato Cannariato (Marco er Nano), il quale ha spedito la sfera sopra la traversa, regalando di fatto agli avversari la possibilità di chiudere i conti. Ad incaricarsi di trasformare il quinto e decisivo penalty è stato Clavari che, a riprova delle doti di bomber di razza, ha depositato la sfera in fondo al sacco, consentendo alla sua squadra di prendersi la rivincita della sconfitta subita lo scorso anno e di conquistare il lasciare per la finalissima. “Abbiamo disputato una grande gara – precisa capitan Cristian Trobiani – . Nella ripresa ci siamo espressi ai massimi livelli, stringendo d’assedio l’area di rigore avversaria. Un guizzo vincente di Zotti, a sei secondi dal triplice fischio, stava per infrangere il nostro sogno. Ai rigori, invece, siamo stati ineccepibili. Colgo l’occasione, infine, per fare un plauso a Marco Er Nano, che anche quest’anno si è confermato uno dei quintetti tecnicamente più attrezzati del Torneo”.

Antonio Gravante

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