Una grande visione di gioco, un’innata sagacia tattica e una buona confidenza con il gol. Sono queste le principali qualità di Stefano Falconieri, pedina inamovibile dell’Unipomezia Virtus 1938, compagine che sino a questo momento ha centrato l’en-plein di successi nelle prime cinque giornate del Campionato di Prima Categoria. Una bella fetta di primato, statistiche alla mano, è proprio merito del centrocampista cresciuto nelle giovanili del Pomezia Calcio che, oltre ad illuminare il gioco di squadra, nelle ultime tre gare si è tolto la soddisfazione di realizzare altrettante reti, due delle quali da un peso specifico rilevante. “Ho cominciato l’avventura all’Unipomezia Virtus 1938 con la giusta determinazione e con una grande voglia di fare bene – dichiara Stefano Falconieri – . Sono molto soddisfatto del mio inizio di stagione, ma ci tengo a precisare che il mio elevato rendimento è frutto di un gioco di squadra lineare e redditizio che si addice alla perfezione alle mie caratteristiche tecniche. Ho la fortuna, tra l’altro, di giocare con molti giocatori che vantano dei trascorsi nelle categorie superiori, mi riesce semplice, quindi, dettare i ritmi di gioco alla squadra”. Il centrocampista rossoblu ha segnato due delle tre reti su calcio di punizione. La prima contro il Dragona e la seconda, domenica scorsa, nel derby con l’Airone Ardea. “Nel primo caso ho calciato in maniera perfetta, lasciando praticamente sul posto il portiere lidense, mentre contro l’Airone Ardea sono stato piuttosto fortunato. Ho tentato di nuovo una conclusione a girare. La sfera, però, ha toccato un uomo posizionato in barriera, ha assunto una strana traiettoria e ha messo fuori causa Bergami – sottolinea Falconieri – . Mi auguro di proseguire il trend di inizio stagione anche in futuro. A volte incrociamo i tacchetti con squadre che si limitano a giocare come minimo con nove uomini sistematicamente dietro la linea della palla. Con questa tattica piuttosto prudente, diventa difficile trovare i varchi giusti per andare in gol. Una punizione dal limite, di conseguenza, può essere la chiave giusta per scardinare le difese avversarie e indirizzare la gara nei binari giusti…”.