Sfoderando una prestazione collettiva maiuscola per quantità e qualità, il FalascheLavinio si aggiudica di stretta misura, tra le mura amiche del Villa Claudia, l’atteso derby con i cugini della Virtus Nettuno (2-1), torna a muovere la classifica dopo quattro sconfitte consecutive e rialza le proprie quotazioni stagionali. La sfida comincia su ritmi elevati. Le due contendenti, nei primi dieci minuti, imbastiscono un’azione degna di nota a testa. A rompere gli indugi sono i padroni di casa con Neroni, il quale tenta la conclusione dal limite dell’area, ma Scarsella risponde presente e si rifugia in corner. Sul fronte opposto, invece, Francesco Mauro calcia di collo pieno dai diciotto metri, ma la sua mira è leggermente imprecisa. La sfera termina poco distante del palo alla sinistra di Barrago.
Il FalascheLavinio cresce gradualmente per intensità di gioco e sfiora la marcatura con Neroni, il quale colpisce il palo dalla media distanza. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al vantaggio dei neroniani firmato da Taviani, il quale intercetta una corta respinta di Di Dionisio, prende la mira dal limite dell’area e, con un chirurgico sinistro, infila la sfera nell’angolino basso. La squadra allenata da Sgarra legittima la rete di vantaggio con un buon finale di primo tempo. I padroni di casa, infatti, si fanno apprezzare per un’ottima compattezza tra i reparti e mettono i brividi ai cugini con lo stesso Taviani, il quale aggredisce abilmente lo spazio vuoto, prova il destro da posizione defilata, ma Scarsella blocca a terra.
Galvanizzato dalla rete di vantaggio, il FalascheLavinio inizia la ripresa con la giusta carica emotiva e, al settimo minuto, consolida il vantaggio al termine di una lineare azione per vie verticali. L’esperto Battaglia, dalla zona mediana del campo, serve sulla corsia destra Neroni, abile a sua volta a favorire l’inserimento di Taviani. L’esterno scatta abilmente sul filo del fuorigioco, infila Scarsella di giustezza e indirizza la sfida del Villa Claudia ulteriormente in discesa. La Virtus Nettuno, al quarto d’ora, si complica i propri piani di rimonta a causa dell’espulsione di Francesco Mauro, il quale si trova costretto a fermare con le brutte maniere Taviani, rimedia il secondo cartellino giallo e finisce anzitempo sotto la doccia.
La compagine di Sgarra, a metà periodo, sfiora il tris con Lopez, il quale si presenta a tu per tu con Scarsella, favorito da un assist di Taviani, ma si fa ribattere la conclusione ravvicinata dall’esperto portiere rivale. La Virtus Nettuno, catechizzata a un maggior spirito di sacrificio dalla panchina, prova a reagire e mette i brividi ai padroni di casa con Vantaggiato, il quale calcia da posizione leggermente defilata, al termine di un pregevole spunto personale, ma spedisce la sfera di poco sul fondo. La squadra di Panicci non molla la presa e, alla mezzora esatta, riapre le sorti della gara con Nardini, il quale trafigge Barrago con una splendida conclusione di prima intenzione dai venticinque metri. Il finale di gara, di conseguenza, è ancora più avvincente. L
a Virtus Nettuno prova a completare la rimonta con lo stesso Nardini, il quale tenta di nuovo la soluzione da fuori area, ma in questo caso non riesce a centrare il bersaglio grosso. Agevolata nel proprio compito dai maggiori spazi concessi dai cugini, protesi in avanti alla ricerca del pareggio, la squadra di Sgarra, in piena zona Cesarini, sfiora il tris con il neoentrato Zimbardi, il quale semina il panico sulla fascia sinistra, entra minaccioso in area e calcia in porta da distanza ravvicinata, ma Scarsella si supera e si rifugia in corner. Successivamente non accade più nulla di eclatante.
Il FalascheLavinio si aggiudica con pieno merito il derby, dà una netta sferzata al proprio ruolino di marcia e ritrova la giusta fiducia nei propri mezzi per risalire in una posizione di classifica più consona al proprio valore. La squadra di Panicci, di riflesso, esce dal campo a mani vuote, ma deve accettare il verdetto del campo per aver disputato una gara di gran lunga inferiore alle proprie potenzialità tecnico-tattiche.
Antonio Gravante
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