Sfoderando una prova collettiva maiuscola per quantità e qualità, l’ambizioso Lavinio Campoverde vince e convince davanti ai propri sostenitori con l’Accademia Real Tuscolano (4-1), dà un ulteriore saggio della propria forza e, a seguito della concomitante sconfitta della capolista Città di Pomezia, balza in vetta alla classifica a pari merito con il Colle Oppio. La squadra guidata da Antonelli prende subito in mano le redini della gara e, dopo un quarto d’ora, legittima un marcato predominio territoriale al termine di una bella azione lineare. Il solito Della Milia, dalla trequarti campo, favorisce l’inserimento di Rubino, il quale si presenta minaccioso in area, ma si vede chiudere lo specchio della porta da Marcattili. Poco male. Sulla susseguente ribattuta dell’estremo difensore capitolino si avventa sul pallone come un falco sulla sua preda l’accorrente Fedeli, il quale fa centro nella porta sguarnita e indirizza il match in discesa. Il Lavinio Campoverde, nei minuti seguenti, continua a imporre il proprio ritmo di gioco agli avversari e, poco dopo la mezzora, consolida il vantaggio con l’ottimo Rubino, il quale addomestica alla perfezione uno splendido cambio di gioco di Santin, prende la mira e, dall’altezza del dischetto del rigore, non lascia alcuna via di scampo a Marcattili. La compagine neroniana, tutto sommato, si complica i propri piani nella prima parte della ripresa. Capitan Venturini subisce fallo sulla trequarti campo, ma ha un gesto di reazione ai danni dell’avversario e, di conseguenza, si vede sventagliare in faccia, come da regolamento, il cartellino rosso dall’arbitro. L’Accademia Real Tuscolano, a quel punto, prova a sfruttare al meglio la superiorità numerica e sfiora la marcatura con Ciotti, il quale costringe Papagna a una provvidenziale deviazione in corner. Ma si tratta del classico episodio. Il Lavinio Campoverde, pur giocando con un uomo in meno, continua a fare la partita e, alla mezzora esatta, mette in cassaforte la terza vittoria in campionato con Frezzotti, il quale capitalizza al massimo una rapida ripartenza e infila l’incolpevole Marcattili proteso in uscita con una chirurgica conclusione a incrociare. La squadra di Antonelli, a quel punto, gioca in pratica sul velluto e, poco prima del novantesimo, cala il poker con Rubino, il quale si inserisce abilmente tra i difensori capitolini, salta con un elegante dribbling anche il portiere e poi deposita la sfera in fondo al sacco per la sua doppietta personale. Il risultato cambia ancora una volta in pieno extra-time. L’Accademia Real Tuscolano si toglie la parziale soddisfazione di realizzare la rete della bandiera con Pieri, il quale trafigge Papagna con una splendida conclusione dal limite dell’area e consente alla sua squadra di uscire dal campo con un passivo meno pesante. Il Lavinio Campoverde, nel massimo rispetto dei pronostici della vigilia, ottiene in scioltezza il secondo successo consecutivo casalingo, conquista con piglio autoritario la vetta della classifica e si conferma una delle compagini di maggiore caratura tecnica del girone.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA