Trascinato dall’ottimo Giannone, autore di un gol e un assist, il Lavinio Campoverde piega di stretta misura la resistenza dell’Audace (2-1), torna a riassaporare il dolce gusto della vittoria a distanza di quasi un mese e incrementa con tre punti di platino il margine di vantaggio dalla zona calda della graduatoria. Il primo quarto di gara risulta in prevalenza di studio: le due squadre provano a sfruttare al meglio le proprie caratteristiche tecniche, ma non chiamano mai seriamente in causa i rispettivi estremi difensori rivali. La formazione di Antonelli, a metà periodo, ha una buona chance con Giannone. L’ex centrocampista del Pomezia Calcio tenta la conclusione di destro al volo dal limite dell’area, a seguito di una corta respinta della difesa rivale, ma Cardoso non si lascia sorprendere e blocca la sfera con sicurezza. La squadra di Genazzano replica ai granata, poco dopo la mezzora, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Il generoso Dioletta crossa dalla destra per la testa di Benedetti, il quale trova la risposta di Scarsella. Sulla susseguente respinta del portiere di casa, Boninsegna ha la possibilità di spezzare l’equilibrio, ma da due passi calcia clamorosamente sopra la traversa e consente a Ugolini e soci di tirare un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. Dopo l’intervallo, il Lavinio Campoverde forza ulteriormente il ritmo e, al quarto d’ora, passa a condurre per merito del neoacquisto Trippa, bravo a girare di testa in fondo al sacco una punizione calciata con il classico contagiri, dalla corsia destra, dallo specialista Giannone. L’Audace si imbocca con umiltà le maniche e, al minuto numero trentatre, rimette le cose a posto con Demofonti, il quale gira in fondo al sacco un preciso cross di Falcone. La squadra di Antonelli, a quel punto, ha una rabbiosa reazione, cambia subito marcia e passa di nuovo a condurre su calcio piazzato, decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Alongi ai danni di Regolanti. Lo specialista Giannone, dalla sua mattonella preferita, si conferma un cecchino infallibile, disegna una parabola perfetta a scavalcare la barriera, sorprende l’attonito Cardoso e firma la rete del sorpasso. Il Lavinio Campoverde, sulle ali dell’entusiasmo, gestisce il risultato nelle battute finali della gara, passa alla cassa a riscuotere il massimo della posta in palio e rialza prepotentemente le proprie quotazioni stagionali.
Antonio Gravante
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