Un’altra occasione sciupata. Il Lido dei Pini paga a caro prezzo il solito calo fisico nel momento topico della ripresa, conquista soltanto un punto contro la blasonata Almas Roma (1-1) e rimanda a data da destinarsi l’ascesa verso una posizione di classifica più consona alle proprie reali potenzialità. Motivati a riprendere la via maestra, dopo la brusca frenata accusata nelle ultime tre giornate (un pareggio e due sconfitte n.d.r.), la squadra allenata da Panicci comincia la gara con la giusta carica emotiva e al primo affondo sblocca il risultato. Il generoso Del Grosso, schierato come centravanti a seguito dell’indisponibilità del bomber Cristofari, aggredisce lo spazio vuoto, entra in area e viene steso da un avversario. L’arbitro non ha dubbi e assegna il penalty. Ad incaricarsi della trasformazione è Viviano, il quale trasforma in tutta tranquillità. Galvanizzato nel morale, il Lido dei Pini continua a fare la partita e, pochi minuti più tardi, si presenta nuovamente minaccioso in area di rigore capitolina: Greco salta anche l’estremo difensore Pensa e, da posizione defilata, appoggia la sfera a Del Grosso, il quale pecca dell’istinto del classico “serial-killer” e manda a lato. Nonostante il morale sotto i tacchi per aver fallito una ghiotta occasione per raddoppiare, i gialloroyal controllano la situazione favorevole senza particolari patemi d’animo: Bernardi si fa valere nella sua zona di competenza, mentre Franco e Bolletta non fanno rimpiangere gli assenti Flamini e Francavillese. L’Almas Roma, malgrado il suo notevole potenziale offensivo, si rende pericoloso soltanto dopo la mezzora: punizione di Colasanti dalla trequarti, Gagliardi in spaccata tenta la deviazione vincente, ma colpisce il palo. La ripresa, invece, si apre con Recupero al posto di Amaranto, Del Grosso torna nel suo naturale ruolo di esterno, mentre la squadra ardeatina si schiera di nuovo con il 4-3-3. Nei primi minuti, alla resa dei conti, non succede quasi nulla, ma i capitolini avanzano lentamente il baricentro e costringono gli uomini di Panicci ad agire più che altro di rimessa. A riprova di una leggera supremazia territoriale, l’Almas Roma, a metà frazione, perviene al pareggio: Di Francesco, appena subentrato al posto di Proia, sorprende Glicinetti con un beffardo tiro-cross: la sfera si insacca nei pressi del secondo palo tra lo sconforto dei sostenitori litoranei presenti al “Chimenti”. La formazione di Panicci, pungolata nell’orgoglio, ha una rabbiosa reazione e si riversa con regolarità nella metà campo avversaria, ma a parte un tiro impreciso di Tomassi non riesce a pungere in avanti. I minuti scorrono inesorabili e il pacchetto arretrato biancoverde non corre alcun rischio. In piena zona Cesarini, invece, l’Almas Roma, come è capitato qualche settimana fa al Comunale di via Varrone contro la matricola Unipomezia Virtus 1938, rischia addirittura di fare il colpaccio: Colasanti approfitta di un errore di Morini in fase di rilancio e si presenta a tu per tu con Glicinetti. La punta capitolina, per fortuna dei gialloroyal, spedisce clamorosamente la sfera sopra la traversa e lascia il risultato in perfetto equilibrio. Il signor Perri della sezione di Roma, poco più tardi, decreta la fine delle ostilità. Il dato positivo per il Lido dei Pini è senz’altro costituito dalla buona prova dei giocatori meno impiegati, ma resta fortissimo il rimpianto per non aver portato a casa tre punti ampiamente alla propria portata. Per occupare un posto di alta classifica occorrerà giocare, per l’intero arco della gara, con la stessa intensità mostrata nei primi minuti del match. Questa è l’unica soluzione per cambiare marcia e scalare la classifica.
Pietro Secchi
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