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Il Nettuno cede lo scettro: pari-beffa con l’Unipomezia

8120 NETTUNO Promozione LAGHIGNA ERIK

La solita storia. Quando ormai non aspettava altro che il triplice fischio dell’arbitro per passare alla cassa a riscuotere l’intero bottino, dare una netta sferzata al ruolino di marcia casalingo e archiviare l’anno solare in vetta alla classifica, la capolista Nettuno subisce proprio allo scadere la rimonta da una coriacea Unipomezia Virtus 1938 (1-1), consegue il quinto pari consecutivo davanti ai propri tifosi e, per forza di cose, arriva alla lunga pausa natalizia con il morale sotto i tacchi. La formazione verdeblu, a seguito di tale risultato, dilapida del tutto il vantaggio nei confronti dell’immediata inseguitrice, subisce il sorpasso in classifica dalla blasonata Almas Roma, vittoriosa a sua volta di misura nel big-match con la Città di Fiumicino, e archivia le prime quindici giornate di campionato come seconda forza del girone. Mister Catanzani, anche in questo caso, si affida al 4-3-3 e protegge la porta di Giudice con una linea difensiva composta dai centrali Luca Loria-Mariola e dagli esterni bassi Girometta e Dell’Aguzzo. Il tecnico verdeblu, come preventivato alla vigilia, propone a centrocampo il terzetto composto da Leoni, Pestrin e capitan Frasca. Il compito di finalizzare la manovra, invece, spetta al tridente formato dal bomber Laghigna, autore di una tripletta nel turno precedente con il Tolfa, e dagli esterni alti Cianfriglia e Cardoni. Il player-manager Alì Lolli, invece, risponde con un modulo speculare, ma si trova costretto, a seguito della costante proiezione offensiva della capolista, ad attuare nella maggior parte dei casi un 4-5-1. La formazione rossoblu presenta un quartetto inedito a protezione della porta difesa da Santi. Completano il pacchetto arretrato al fianco di Izzo, proposto come esterno basso di destra, ed Alì Lolli gli ex Nuova Florida Esposito e Marro. Il primo si posiziona accanto al suo nuovo tecnico, mentre il secondo ha il compito di presidiare la corsia di sinistra. Le redini del centrocampo, come al solito, sono affidate ad Alessandro Lolli che, dall’alto dei suoi illustri trascorsi tra i professionisti, ha il dovere, grazie alla fattiva collaborazione degli intermedi Marchesano e De Carolis, di fare da principale punto di riferimento per i propri compagni di squadra. Gli esterni alti Lupi e Italiano, invece, hanno il dovere di provare a contrastare per primi la manovra rivale e sfruttare al meglio le doti del baby Martinoia, schierato anche in questa circostanza al centro dell’attacco. La prima fase del match risulta piuttosto tattica. Le due contendenti si annullano a vicenda nella zona nevralgica. Dopo dieci minuti in prevalenza di studio, i verdeblu rompono gli indugi con Laghigna, il quale intercetta una conclusione da fuori area di Paolo Loria, ma da distanza più che favorevole pecca di lucidità e spedisce la sfera sul fondo. I tirrenici, poco più tardi, si rendono pericolosi su palla inattiva. Il solito Frasca scodella al centro dell’area un invitante pallone per Paolo Loria, il quale colpisce di testa, ma angola troppo la conclusione e non centra il bersaglio grosso. A metà frazione, invece, la compagine pometina si trova costretta a effettuare un cambio forzato: Izzo, infortunato, deve lasciare il posto a Giacoia, autore di un’ottima prova, come centrale di difesa, nel turno precedente con il Cedial Lido dei Pini. La capolista impernia il suo gioco offensivo soprattutto sulla corsia di sinistra con Dell’Aguzzo che gioca in pratica come centrocampista aggiunto. La retroguardia rossoblu, diretta alla perfezione da Alì Lolli, si conferma all’altezza della situazione e non corre particolari pericoli. I pometini, comunque, non stanno soltanto a guardare e provano due volte a scardinare il bunker difensivo avversario dalla lunga distanza: Marchesano e De Carolis non centrano lo spazio delimitato dai tre legni. L’ultima occasione degna di nota della frazione d’apertura è del Nettuno: Cardone vince un contrasto a centrocampo e, con un delizioso colpo di tacco, favorisce l’inserimento di Pestrin, che a sua volta serve in profondità Laghigna, il quale entra minaccioso in area, ma al momento della conclusione in porta viene contrato in angolo da un provvidenziale recupero di Esposito. Dopo l’intervallo, la squadra di Catanzani alza ulteriormente il ritmo e costringe i ragazzi del presidente Cerusico a replicare esclusivamente di rimessa. I verdeblu hanno una buona chance, al settimo giro di orologio, con capitan Frasca, il quale intercetta un corto rinvio di un difensore, a seguito di una conclusione dal vertice sinistro dell’area di Cardoni, e calcia in porta dai venti metri. Buona l’intenzione, imprecisa la mira. La sfera termina a lato della porta difesa da Santi. Trascorrono pochi minuti e il Nettuno mette nuovamente i brividi ai pometini. Il bomber Laghigna difende al meglio il pallone nei pressi del lato corto dell’area e crossa per i propri compagni di reparto, Esposito sbaglia l’impatto con il pallone e, suo malgrado, serve un assist al bacio per Cianfriglia, il quale ha la possibilità di usufruire del classico rigore in movimento. Il numero sette tirrenico, però, pecca di cinismo e calcia clamorosamente sopra la traversa tra lo sconforto del discreto pubblico di fede verdeblu presente in tribuna al “Masin”. La formazione allenata da Catanzani, però, non molla la presa e, nella fase centrale del tempo, sblocca il punteggio per merito di una giocata da autentico bomber di razza di Laghigna. L’ex punta del Dilettanti Falasche si esibisce in una perentoria progressione sulla corsia si sinistra, lascia sul posto Alì Lolli e, con un chirurgico diagonale, infila la sfera nei pressi dell’angolino basso più lontano. L’acquisto dicembrino verdeblu, a seguito di tale sontuosa giocata, si toglie la soddisfazione di siglare la quarta rete in due gare con la sua nuova squadra. Sotto nel punteggio, la compagine del presidente Cerusico cambia marcia, diventa più intraprendente e sfiora la marcatura al termine di una bella azione in velocità. Il generoso Lupi si fa valere sulla corsia di destra e crossa al centro dell’area per Martinoia, il quale vince il duello con il diretto marcatore, ma angola troppo la conclusione da distanza più che favorevole. La sfera attraversa tutto lo specchio della porta e termina di poco sul fondo. Trascorrono pochi giri di lancette e l’Unipomezia Virtus 1938 mette nuovamente i brividi alla prima della classe: il generoso Marro, dall’out di sinistra, costringe Giudice alla respinta con i pugni. Sulla susseguente ribattuta del numero uno tirrenico, Italiano opta per la conclusione al volo, ma non riesce a coordinarsi al meglio, alza la mira e fallisce una ghiotta opportunità per rimettere le cose a posto. Alla mezzora esatta, invece, il Nettuno si complica i propri piani: Girometta proferisce un’espressione blasfema e finisce anzitempo sotto la doccia. Successivamente i ragazzi di Catanzani, complice un lieve calo di natura fisica, dovuto all’impegno infrasettimanale di Coppa Italia, lasciano metri preziosi agli avversari nella zona mediana del campo. L’Unipomezia Virtus 1938, non avendo in pratica nulla da perdere, moltiplica gli sforzi e allo scadere riesce ad acciuffare il pareggio con il solito Italiano, il quale capitalizza al massimo uno spiovente nel cuore dell’area di Marro, trafigge Giudice con un preciso colpo di testa, regala alla propria squadra il quarto punto nelle ultime due giornate di campionato e si toglie la soddisfazione personale di continuare ad avere una media di un gol a partita con il sodalizio rossoblu. Oltre alle due reti siglate in campionato, l’ex attaccante dell’Ostiamare vanta all’attivo anche una segnatura nel return-match di Coppa Italia con la Crecas Palombara. Il Nettuno, di conseguenza, tra mille recriminazioni inanella il quinto pareggio consecutivo casalingo e, a seguito della concomitante vittoria dell’Almas Roma sulla Città di Fiumicino, si trova costretto a salutare il 2013 come seconda forza del raggruppamento.

Antonio Gravante

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