Una sconfitta inaspettata. Soprattutto nelle proporzioni. Il Nettuno fa un passo indietro sotto il profilo del gioco rispetto alla sfida della “Pineta dei Liberti” con la Virtus Ardea e issa bandiera bianca di fronte alla matricola Velletri (3-0), compagine che si è tolta la soddisfazione, in virtù di tale exploit, di fare un’altra vittima illustre dopo aver eliminato domenica scorsa la temuta Nuova Santa Maria delle Mole.
I castellani scendono in campo senza alcun timore reverenziale e, intorno al quarto d’ora, realizzano due reti in rapida successione e acquisiscono la giusta fiducia nei propri mezzi. A spezzare l’equilibrio è Bala, lesto a girare in rete, nei pressi del secondo palo, un corner calciato alla perfezione da Di Lelio. Trascorre soltanto un minuto e il Velletri concede il bis con Sampaolo, bravo a insaccare un cross dal vertice dell’area di Toma. La squadra di Panicci prova a reagire e, intorno alla mezzora, sfiora due volte la marcatura con i soliti Laghigna e Piro. Il centravanti indirizza la sfera sotto la traversa, ma l’esperto Remiddi si conferma all’altezza della situazione e si rifugia in corner, mentre il talentuoso esterno fallisce per una questione di centimetri il bersaglio grosso dal limite dell’area.
Il Velletri, al contrario, fa del cinismo la sua qualità migliore e capitalizza al massimo anche la terza occasione propizia con Di Lelio, il quale infila Scarsella con una splendida conclusione a giro. Il Nettuno non riesce a cambiare marcia dopo l’intervallo e mette in apprensione il pacchetto arretrato rivale soltanto a metà ripresa: Laghigna a tu per tu con Remiddi alza troppo la mira. Successivamente i castellani rimangono in dieci a causa dell’espulsione di Bala, il quale rimedia due cartellini gialli in pochi minuti e finisce anzitempo sotto la doccia.
Agevolato nel proprio compito dal fatto di giocare con un uomo in più, il Nettuno, poco più tardi, ha la possibilità di siglare su rigore la classica rete della bandiera con Trippa, il quale opta per un’esecuzione centrale e trova la risposta di Remiddi, bravo a bloccare con grande mestiere a sventare la minaccia. Successivamente anche il Nettuno rimane in dieci: Trippa viene espulso per gioco falloso. Successivamente non accade nulla di eclatante. La formazione di Panicci, di conseguenza, incassa una pesante sconfitta e finisce anzitempo la sua avventura nella manifestazione tricolore.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA