La capolista Nettuno sbriga con una rete per tempo la pratica Santa Marinella (2-0), supera con il massimo dei voti un altro esame dal medio coefficiente di difficoltà e ribadisce di avere le credenziali per gestire, sino alla fine, il discreto margine di vantaggio accumulato nei mesi di febbraio e marzo. La formazione verdeblu, grazie al successo su una delle compagini più blasonate del raggruppamento, rimane inalterato a dieci lunghezze il divario sulla Città di Fiumicino e sull’Almas Roma, corsare rispettivamente sui terreni di gioco del Tolfa e della Vis Aurelia, e continua ad avere un bel gruzzolo di punti da amministrare negli ultimi due mesi di gare ufficiali. Mister Catanzani conferma il suo collaudato 4-3-3, ma schiera Cardoni nel tridente d’attacco al fianco di Paolo Loria e del prolifico Laghigna. Il Nettuno scende in campo con la massima carica agonistica e, dopo soltanto due minuti, crea il primo grattacapo ai rivali di turno con un’azione per vie verticali. L’esperto Porcari recupera palla a centrocampo e serve in profondità Laghigna, il quale vince il duello in velocità con un difensore, entra in area, ma trova puntuale alla presa l’attento Sanfilippo. Dieci minuti più tardi, la capolista reclama un penalty per un vistoso tocco di mano di Tamalio su tiro Laghigna. Il signor Mattera della sezione di Roma, nonostante le vibranti proteste dei giocatori nettunesi, non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. Il Santa Marinella, dal canto suo, imbastisce la prima azione degna di nota della gara con Ferro, il quale alza troppo la mira dalla media distanza e spedisce la sfera sopra la traversa. Ma si tratta del classico episodio. Il Nettuno, alla mezzora, sfiora la marcatura su calcio da fermo. Capitan Frasca disegna una parabola perfetta, ma Sanfilippo si conferma all’altezza della sua fama e blocca la sfera con un intervento in due tempi. A sei minuti dall’intervallo, invece, la squadra allenata da Dominici mette i brividi alla regina del girone con il solito Ferro, il quale entra minaccioso in area, ma al momento della conclusione viene anticipato dall’attento Giudice. Scampato il pericolo, il Nettuno sblocca il punteggio, poco prima del duplice fischio, con il solito Laghigna, abile a finalizzare dall’interno dell’area, con un comodo tap-in, una pregevole azione personale di Paolo Loria. La punta verdeblu, a seguito di tale guizzo vincente, raggiunge quota ventuno centri stagionali (sei reti realizzate con il Dilettanti Falasche n.d.d.) e si conferma una degli attaccanti più prolifici dell’intera categoria. Galvanizzata nel morale, la formazione allenata da Catanzani continua a spingersi generosamente in avanti nelle battute iniziali della ripresa e va in rete con Paolo Loria. Il direttore di gara, però, annulla tale segnatura, tra le proteste dei giocatori del Nettuno, per fuorigioco dello stesso attaccante verdeblu. Piuttosto contrariata per la decisione presa dall’arbitro, la capolista continua a spingersi a pieno organico in avanti e va vicina al raddoppio con Frasca, il quale colpisce in pieno la traversa dal limite dell’area. Lo stesso capitano pontino, al quarto d’ora, prova a iscrivere anche il suo nome a referto, tenta la conclusione dai diciotto metri, ma trova puntuale alla deviazione in corner l’attento Sanfilippo. Porcari e soci, in ogni modo, non mollano la presa e, alla mezzora, collezionano l’ennesima occasione di rilievo della gara con Laghigna, il quale gira in porta un preciso cross di Borostean, subentrato poco prima a Cardoni, ma il numero biancorosso si rifugia in angolo. Sul susseguente tiro dalla bandierina, il Nettuno va in rete con Dell’Aguzzo, bravo ad anticipare un difensore e a non lasciare alcuna via di scampo a Sanfilippo. Il signor Mattera della sezione di Roma, anche in questo caso, non convalida la segnatura per un presunto fallo commesso dallo stesso cursore verdeblu ai danni di un avversario. La formazione di Catanzani, malgrado il morale sotto i tacchi e in totale disaccordo con il fischietto capitolino, gestisce con autorità la situazione favorevole e, a cinque minuti dalla fine del match, mette in cassaforte l’intero bottino con il neoentrato Romano, bravo a finalizzare, con splendida conclusione dal basso in alto, una perentoria progressione del bomber Laghigna. Il Nettuno, forte del duplice vantaggio, amministra nel finale di gara la situazione favorevole, risponde con una vittoria più che convincente ai successi delle immediate inseguitrici e prosegue a gonfie vele la marcia verso l’agognato ritorno in Eccellenza.
Antonio Gravante
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