Animato dalla ferma volontà di farsi perdonare dai propri tifosi la cocente sconfitta all’inglese incassata per mano dell’Aprilia nella gara di andata dei sedicesimi di finale di Coppa Italia, il Pomezia Calcio vince e convince contro il modesto fanalino di coda Nuova Itri (4-0), inanella il terzo successo consecutivo in campionato e prosegue con piglio autoritario l’ascesa in classifica generale. I ragazzi del presidente Cerusico, a seguito di tale risultato, operano il sorpasso ai danni dell’Audace Sanvito Empolitana, balzano al quinto posto e, a seguito dei concomitanti pareggi ottenuti dalla Vis Artena e dal Colleferro, riducono soltanto a cinque lunghezze il gap dalla vetta. La prima parte della gara risulta di studio: le due contendenti si annullano a vicenda nella zona mediana del campo. La squadra di Persia, con il passare dei minuti, passa gradualmente alle vie di fatto e sfiora la marcatura con Gamboni. L’esterno pometino, dall’alto della sua notevole proprietà di palleggio, controlla alla perfezione un lungo lancio dalle retrovie, si libera di un difensore rivale con un elegante sombrero e opta per una conclusione al volo a incrociare. L’ex giocatore dell’Aprilia, però, non è fortunato nella circostanza: la sfera si stampa sulla traversa a portiere battuto. Tale episodio, in ogni modo, fa da preludio al vantaggio dei rossoblu firmato da Ippoliti, il quale apre le danze dai venticinque metri, indovina l’angolo basso alla sinistra di Fiorenza e indirizza il match in discesa per la sua squadra. Pungolata nell’orgoglio, la Nuova Itri ha un’immediata reazione e, sul susseguente ribaltamento di fronte, sfiora la parità con Rossini, il quale carica il destro dal limite dell’area e fallisce per una questione di centimetri il bersaglio grande. Ma si tratta del classico episodio. Il Pomezia Calcio, in chiusura di primo tempo, consolida il vantaggio con Di Fiandra. L’esperto attaccante, favorito da una deliziosa sponda di testa sulla trequarti campo di Gamboni, avanza indisturbato palla al piede verso l’area di rigore avversaria e, appena arrivato in zona di tiro, infila l’incolpevole Fiorenza con un preciso rasoterra che si insacca imparabilmente a fil di palo. La ripresa, tutto sommato, si rivela una pura e semplice formalità per i pometini, i quali beneficiano anche della superiorità numerica, a partire dal dodicesimo minuto, per l’espulsione di Truppo, allontanato dall’arbitro per doppia ammonizione. Il Pomezia Calcio, di conseguenza, ha vita facile a fare assumere alla gara i toni della goleada. A griffare la terza rete ci pensa D’Andrea, abile a girare di testa in fondo al sacco una punizione calciata dal lato corto dell’area dal solito Gamboni. I rossoblu, non trovando particolare opposizione da parte degli avversari, sfiorano il poker con Buccioni, il quale calcia in porta dopo un batti e ribatti in area di rigore, a seguito di un tiro dalla bandierina, ma si vede negare la gioia del gol dalla traversa. La squadra di Persia, appagata dall’ampio margine di vantaggio, abbassa leggermente il ritmo, gioca in scioltezza e chiude definitivamente conti cinque minuti prima del novantesimo con il baby D’Antimi. Il promettente attaccante, subentrato in precedenza a Igliozzi, fa centro da pochi passi e mette la classica ciliegina sulla torta su una prestazione collettiva maiuscola e su una vittoria piuttosto convincente.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
