La vicecapolista Real Pomezia si ferma nel momento meno opportuno della stagione. A dispetto dei buoni propositi della vigilia, la formazione pometina si arrende, tra le mura amiche del Comunale, a un cinico Real Monterosi (0-1), subisce l’allungo in classifica del Fregene, vittorioso a sua volta in extremis con l’Albalonga, e si complica notevolmente i propri piani di accesso ai play-off. Capitan Volante e soci, a duecentosettanta minuti dalla conclusione della stagione regolare, accusano tre punti di ritardo nei confronti dell’undici allenato da Vigna e, di conseguenza, non sono più padroni del proprio destino. I rossoblu, per continuare a cullare il sogno promozione, devono soltanto sperare in una brusca frenata dei fiumicinensi. Passiamo alla cronaca. La compagine viterbese, decisa a conquistare punti preziosi in ottica salvezza, ha un buon impatto sulla gara e, dopo quattro giri di orologio, sblocca il punteggio su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un netto fallo di Ciurluini su Minelli lanciato a rete. Ad incaricarsi della trasformazione del tiro dagli undici metri è lo specialista Di Fiandra, il quale spiazza l’estremo difensore rossoblu e indirizza il match nei binari più congeniali per la sua squadra. Dopo alcuni minuti di sbandamento, la formazione di Punzi riorganizza le idee e sfiora il pareggio con Manganelli, il quale impegna alla presa a terra l’attento Patano. Non trovando particolari sbocchi per finalizzare la manovra offensiva, il Real Pomezia prova a raddrizzare le sorti della gara dalla lunga distanza, ma i vari Pascucci, Cardella e Volante trovano sempre ben piazzato tra i pali il numero uno viterbese. A metà frazione, invece, la compagine cara ai presidenti Coculo e Boeri getta alle ortiche una nitida opportunità per pareggiare i conti. L’esperto Volante intercetta a trequarti campo una corta respinta della difesa rivale e crossa al centro dell’area per Gelonese, il quale colpisce di testa, ma spedisce la sfera sopra la traversa tra lo sconforto del discreto pubblico di fede rossoblu presente in tribuna. In chiusura di tempo, i pometini continuano a fare la partita, ma non sfruttano al meglio la mole di gioco prodotta e, per forza di cose, guadagnano la via degli spogliatoi sotto di una rete. Il copione della gara non cambia neanche nella ripresa. Il Real Pomezia continua ad esercitare un marcato dominio territoriale, mentre la squadra di Lauretti, spesso e volentieri con ben dieci giocatori dietro la linea della palla, si limita a replicare con veloci ripartenze grazie alla prestanza fisica del bomber Di Fiandra e Lazzaroni, bravi entrambi a guadagnare un’infinità di punizioni, fondamentali per spezzare il ritmo di gioco dei pometini. La squadra allenata da Punzi, animata da una grande voglia di rivalsa, a metà frazione, va due volte vicina al pareggio con Cardella. La punta pometina prima non centra di testa lo specchio della porta da distanza favorevole, poi calcia clamorosamente a lato, a seguito di un assist al bacio di Pascucci, un classico rigore in movimento. La formazione rossoblu, malgrado il morale sotto i tacchi, non molla la presa, ma si complica i propri piani di rimonta poco dopo la mezzora. Il difensore Pantaleoni rimedia il cartellino rosso per un brutto fallo ai danni di Di Fiandra, mentre mister Francesco Punzi viene allontanato per proteste. Il Real Pomezia, non avendo in pratica alternative, getta con grande umiltà il cuore oltre l’ostacolo sino al termine, ma nonostante gli sforzi profusi non riesce a fare risultato e, a seguito della concomitante vittoria del Fregene nel big-match con l’Albalonga, compromette seriamente le proprie chance di accesso ai play-off.
