Un pareggio sostanzialmente giusto. Davanti a una splendida cornice di pubblico, Indomita Pomezia e Città di Pomezia si spartiscono la posta in palio nell’attesa stracittadina del Comunale di via Zara (2-2), si fanno apprezzare per una solida compattezza tra i reparti e si confermano due delle squadre tecnicamente più attrezzate dell’intera categoria. Il verdetto del campo, tutto sommato, fa scattare il campanello di allarme alla compagine cara al binomio Padula-Spina, che si conferma in vetta alla classifica, ma si vede assottigliare a una sola lunghezza il margine di vantaggio nei confronti del lanciatissimo C.S. Primavera, che a sua volta ha totalizzato contro il Real Velletri la nona vittoria consecutiva in campionato. La formazione del presidente Antonio Maniscalco, dal canto suo, inanella un altro risultato di assoluto prestigio, ma nel contempo non può fare altro che mordersi le mani per essere uscita, soprattutto per propri demeriti, anzitempo dalla lotta al vertice.
La capolista ha un ottimo approccio alla gara e impiega soltanto sei minuti per spezzare l’equilibrio con Giacoia. L’esperto difensore sfrutta al meglio un calcio piazzato battuto dalla trequarti campo dal solito Bacchiocchi, infila l’incolpevole Rotatori e si conferma una pedina importante dello scacchiere di mister Aiello. Successivamente la formazione rossoverde prova a consolidare il vantaggio con i vari Seferi, Mariani e Damanzo, ma De Paolis e soci si confermano all’altezza della situazione e reggono al meglio il confronto con i temuti rivali. La Città di Pomezia, in ogni modo, non sta soltanto a guardare e ha due ghiotte chance per pareggiare i conti con De Carolis. L’ex punta dell’Atletico Enea Pomezia, nel primo caso, si vede anticipare al momento della conclusione da Spina, mentre nel secondo pecca di cinismo e si vede chiudere lo specchio della porta dall’attento numero uno padrone di casa. Animata da una grande voglia di riscatto, la squadra allenata da Castelluccio comincia la ripresa con la giusta determinazione e, dopo quattro minuti, pareggia i conti per merito di Schiumarini, il quale incastra la sfera sotto la traversa con una splendida conclusione dall’interno dell’area.
I rossoblu continuano a spingersi in avanti e, poco più tardi, sfiorano il raddoppio con Castrogiovanni, il quale colpisce in pieno il palo da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Scampato il pericolo, l’Indomita Pomezia va vicinissima al raddoppio con l’ottimo Seferi, il quale scatta abilmente in contropiede, vince il duello in velocità con un avversario e tenta la conclusione in corsa dal limite dell’area. La punta rossoverde, però, non inquadra di pochissimo lo specchio della porta. La sfera termina sul fondo per una questione di centimetri. Trascorrono pochi minuti e si registra la terza rete. La Città di Pomezia capovolge la situazione a suo favore per merito di Lombardi, il quale trasforma magistralmente un calcio piazzato e si conferma una freccia importante a disposizione dell’arco di mister Castelluccio. La capolista, a quel punto, moltiplica gli sforzi, si spinge a testa bassa in avanti e, alla mezzora esatta, rimette le cose a posto con Mariani, abile a girare di testa in rete una punizione calciata con il classico contagiri dal neoentrato Cristofari. Le due contendenti, nei restanti minuti di gioco, provano a mettere le mani sull’intero bottino, ma non riescono a trovare la via del gol e, al triplice fischio dell’arbitro, si devono accontentare di una salomonica divisione dei punti.
Antonio Gravante
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