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Indomita Pomezia, quotazioni in netto ribasso

5249 INDOMITA POMEZIA Seconda Categoria DI GIOVANNI

Un passo falso inatteso. L’Indomita Pomezia ancora non riesce ad avere quella continuità di rendimento necessaria per ricoprire, nel massimo rispetto dei programmi stilati ad inizio stagione, un ruolo da assoluta protagonista. La formazione pometina, al contrario dei pronostici della vigilia, si arrende in casa a un pratico Bravetta (0-2), lascia per strada ulteriori punti preziosi e, tra mille rammarichi, non può fare altro che continuare a ricoprire il classico ruolo di inseguitrice delle compagini che al momento stanno facendo la voce grossa nel raggruppamento. I ragazzi allenati da Leonardo Aiello, anche in questo caso, hanno sviluppato una notevole mole di gioco, ma hanno pagato a caro prezzo l’assenza nel proprio organico di un bomber di razza. La compagine capitolina, dal canto suo, ha disputato una prova collettiva senza sbavature, si è limitata a svolgere il classico compitino, ma a dispetto della squadra del presidente Padula ha avuto il merito di capitalizzare, con una percentuale impressionante, le occasioni da rete costruite durante l’arco dei novanta minuti. Passiamo alla cronaca. Pronti-via e, dopo appena tre giri di orologio, il Bravetta sblocca il punteggio. Bartomioli scodella un cross in area di rigore, la difesa pometina si lascia cogliere di sorpresa e permette a Siddu di trafiggere Grossi con un preciso rasoterra. Colpita a freddo, l’Indomita Pomezia prova a riorganizzare le idee. Sfruttando una maggiore caratura tecnica, capitan Messina e soci, nei minuti successivi, iniziano ad imporre il proprio gioco e sfiorano in più di un’occasione la marcatura. A portare il primo pericolo alla retroguardia capitolina è Martini, il quale prova la conclusione dalla distanza: la palla sorvola di un soffio la trasversale. Passa appena un minuto e la compagine di Aiello va di nuovo vicina al pareggio. Pelagalli lascia partire un pericoloso cross dall’out di destra, Capriati anticipa tutti, ma non centra il bersaglio grosso. Lo stesso cursore pometino, poco più tardi, si rende nuovamente protagonista. Mugnaioli lascia partire un traversone dalla fascia destra, il numero dieci pometino svetta di testa e costringe Cianferro a un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà. Costretta ad inseguire il risultato, l’Indomita Pomezia produce il maggior sforzo, nella fase centrale del tempo, per tentare di ristabilire la parità in campo. Poco prima della mezzora, l’estremo difensore capitolino, non a caso, deve fare gli straordinari per conservare inviolata la sua porta. Sugli sviluppi di un angolo dalla destra, capitan Messina, lasciato colpevolmente solo dai difensori rivali, stacca più in alto di tutti e indirizza la sfera nell’angolino basso: il numero uno Cianferro, con un gran colpo di reni, strozza in gola l’esultanza all’esperto difensore pometino. Nel momento di maggior pressione dei rossoverdi, il Bravetta, praticamente mai pericoloso dalle parti di Grossi ad eccezione dell’occasione del gol iniziale, va a segno per la seconda volta su calcio di punizione dal limite dell’area. Della battuta si incarica Bartomioli, il quale beffa con una parabola tagliata l’attonito Grossi e permette alla propria squadra di allungare nel punteggio. La gara, a quel punto, si complica notevolmente per la compagine allenata da Aiello, che inizia a mostrare un eccessivo nervosismo e una minore fluidità di manovra. Poco prima dell’intervallo, l’Indomita Pomezia, passata dal 4-3-3 al 3-5-2 nel tentativo di allargare maggiormente la difesa rivale, ben schierata a sua volta a protezione della propria porta, costruisce altre due nitide palle-gol. La prima al trentacinquesimo minuto. Il generoso Cortegiano serve con il contagiri Pelagalli, il quale si ritrova a tu per tu con Cianferro. L’estremo difensore avversario, con un’ottima scelta di tempo, vince l’uno contro uno con il centrocampista e salva la sua squadra dalla capitolazione. Poco prima del duplice fischio, invece, è nuovamente Capriati a mancare l’appuntamento con il gol a seguito di un corner dalla destra: il generoso Mugnaioli, da posizione più che favorevole, anziché tentare la conclusione di testa in porta rimette la sfera al centro per l’ex centrocampista dell’Unipomezia Virtus 1938, il quale non riesce ad avere la giusta freddezza e getta alle ortiche la possibilità di dimezzare lo svantaggio. Nella ripresa, come era lecito aspettarsi, il Bravetta tenta di congelare il punteggio e rinuncia a qualsiasi tentativo di ripartenza. L’Indomita Pomezia, pur mantenendo per quasi tutti i secondi quarantacinque minuti il possesso palla, si lascia frenare da un eccessivo nervosismo e non riesce quasi mai a trovare le giuste soluzioni per scardinare la difesa avversaria. Per tali motivi, di conseguenza, il poco pubblico presente al Selva dei Pini, a causa delle avverse condizioni climatiche, si ritrova ad assistere a un match molto frammentato e con poche occasioni di rilievo. L’unica palla-gol, forse la più nitida di tutto l’incontro, si verifica al quarto d’ora: Farhani pesca in area Martini, il centrocampista rossoverde controlla la sfera, prende la mira, ma da pochi passi calcia clamorosamente sopra la traversa. Le speranze di rimonta per la compagine del presidente Padula, alla resa dei conti, si esauriscono praticamente con questa azione. Nel finale, tuttavia, c’è spazio per un ultimo tentativo di Di Giovanni, che dalla lunga distanza centra in pieno la traversa sugli sviluppi di un calcio piazzato. Da segnalare, infine, per dovere di cronaca, l’espulsione del tutto ininfluente ai fini del risultato del capitolino Latini, allontanato dall’arbitro per proteste poco prima del triplice fischio. L’Indomita Pomezia, dunque, si arrende in casa a una compagine alla propria portata, si allontana dalle altre squadre tecnicamente più attrezzate del girone e, per forza di cose, si complica ulteriormente i propri piani in ottica promozione.

Luca Mugnaioli

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