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JE-Il Pomezia Calcio fa festa nel derby: Unipomezia ko

5003 POMEZIA CALCIO Juniores Elite ABATE ANDREA

Davanti a una splendida cornice di pubblico, la Juniores Elite del Pomezia Calcio Selva dei Pini si aggiudica con pieno merito l’attesa stracittadina con i cugini dell’Unipomezia Virtus (2-1), mette in vetrina alcune individualità piuttosto interessanti in ottica futura e si stacca con piglio autoritario dalla griglia di partenza. La squadra allenata dal binomio Quercioli-Punzi, nel complesso, ha disputato una prova collettiva maiuscola e, in alcuni frangenti del match, ha deliziato gli sportivi presenti sulla tribuna del Comunale con una manovra corale lineare che lascia ben sperare per il prosieguo del campionato. L’undici allenato da Castelluccio, dal canto suo, dopo una prima frazione troppo timorosa e inferiore alle sue potenzialità, ha avuto una reazione piuttosto tardiva nella ripresa, ha accorciato le distanze, ma non è riuscita a completare la rimonta. Passiamo alla cronaca. Il Pomezia Calcio Selva dei Pini ha un buon impatto sulla gara e, nei primi otto minuti, mette due volte i brividi ai cugini. Prima D’Antimi di testa spedisce la sfera sopra la trasversale, poi Ventura calibra male il pallonetto con Vitali proteso in uscita. La squadra guidata da Quercioli-Punzi, al terzo tentativo, sblocca il punteggio per merito di Gaspari, il quale finalizza da distanza ravvicinata un pregevole spunto personale sulla corsia destra di D’Antimi. I ragazzi cari ai presidenti Spina e Coculo, sulle ali dell’entusiasmo, continuano a fare la partita e costringono Paglia e soci a replicare più che altro di rimessa. La formazione guidata da Castelluccio, presa per mano dagli elementi più rappresentativi, trova gradualmente un maggiore equilibrio tra i reparti, avanza il raggio d’azione e va pericolosamente al tiro con Prasti. L’ex difensore dell’Albalonga carica il destro dal limite dell’area, ma spedisce la sfera di poco a lato della porta custodita da Spina. Le due contendenti, in chiusura di primo tempo, tentano la conclusione da fuori area. Lombardi calcia troppo debolmente e consente una comoda presa a Spina, mentre Gaspari prova a concedere il bis dai venti metri, ma non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni. L’undici del binomio Quercioli-Punzi, tutto sommato, inizia la ripresa con piglio autoritario e, a riprova di un maggior predominio territoriale, consolida il vantaggio con il neoentrato Abate, il quale si accentra dalla corsia di sinistra, lascia sul posto un avversario e trafigge con un preciso rasoterra Vitali. Successivamente il Pomezia Calcio Selva dei Pini gestisce il risultato grazie all’ottima solidità del proprio pacchetto arretrato e, a metà periodo, ha due ghiotte opportunità per calare il tris di gol. Il generoso Pratelli calcia in porta dal limite dell’aria, ma trova puntuale alla presa il numero uno rivale, poi Ventura, a seguito di un cross di Abate, spedisce la sfera sopra la traversa. L’Unipomezia Virtus, con il passare dei minuti, cambia marcia e si crea i presupposti per dimezzare le distanze con il bomber Berardi, il quale si presenta minaccioso in area, favorito da una splendida sponda di Mazzarini, ma si vede chiudere lo specchio della porta dall’attento Spina, bravo nella circostanza a vincere il “face to face” con il temuto centravanti avversario e a rifugiarsi in corner. Trascorrono pochi minuti e la squadra di Castellucci usufruisce di un rigore per un contatto in area tra lo stesso Berardi e D’Antimi. Ad incaricarsi della trasformazione è lo specialista Lombardi, il quale si presenta sul dischetto con troppa superficialità e si vede respingere la conclusione dall’ottimo Spina. L’Unipomezia Virtus, in ogni modo, non molla la presa e accorcia le distanze sugli sviluppi di un calcio piazzato. Lo specialista Berardi indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali. Il numero uno Spina, con uno splendido intervento in tuffo, riesce ad evitare la marcatura, ma respinge la sfera proprio dalle parti dell’accorrente D’Angeli, il quale non ha alcuna difficoltà a fare centro da pochi passi e a rendere più incerto il finale di gara. La formazione del presidente Valle, non avendo in pratica alternative, si spinge a testa bassa in avanti, ma presta inevitabilmente il fianco alle ripartenze dei cugini. Il Pomezia Calcio Selva dei Pini, agevolato nel proprio compito dai maggiori spazi concessi dagli avversari, ha più volte la possibilità di arrotondare il punteggio. La prima occasione propizia capita ad Abate, il quale sbaglia l’impatto con il pallone dall’interno dell’area piccola, a seguito di un preciso passaggio dalla corsia sinistra di D’Antimi, e fallisce il bersaglio grosso. Poco più tardi, invece, lo stesso D’Antimi preferisce provare la giocata individuale. Il numero sette calcia di collo pieno dai venticinque metri, ma si vede negare la gioia del gol dal palo alla destra di Vitali. Successivamente l’Unipomezia Virtus mette i brividi agli avversari con il solito Berardi, il quale lambisce la traversa, sugli sviluppi di una rimessa laterale in fase offensiva, e fa scorrere un brivido lungo la schiena dei padroni di casa. L’ultimo episodio di rilievo del match è della squadra del binomio Coculo-Spina. Il generoso Zajza serve un assist al bacio per Fiascarelli, il quale colpisce clamorosamente la traversa a pochi passi dalla linea di porta. Sulla ribattuta Pratelli tira in pratica a botta sicura, ma Vitali compie un prodigioso intervento d’istinto, evita una marcatura che ai più appariva già fatta e consente alla sua squadra di limitare il passivo. Il risultato, infatti, non cambia sino al triplice fischio. Il Pomezia Calcio Selva dei Pini conduce con pieno merito in porto la prima vittoria stagionale, si toglie la soddisfazione di vincere l’attesa stracittadina con i cugini dell’Unipomezia Virtus e dimostra sul campo di avere le carte in regola per disputare una stagione da protagonista. La compagine allenata da Castelluccio, invece, non può fare altro che mordersi le mani per aver cominciato a giocare soltanto quando si è trovata sotto di due reti. Prasti e soci, comunque, hanno i mezzi per rispettare in pieno i programmi societari e per togliersi delle belle soddisfazioni nel massimo proscenio dilettantistico giovanile regionale.

Antonio Gravante

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