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La Città di Pomezia cade di nuovo sui Castelli Romani

8328 CITTA' DI POMEZIA Prima Categoria ASETTA ANDREA

Continua a soffrire il mal d’altitudine la Città di Pomezia. Questo l’inappellabile verdetto della decima giornata del Campionato di Prima Categoria. La formazione del presidente Antonio Maniscalco, ancora una volta, issa bandiera bianca al cospetto di una compagine dei Castelli Romani e, dopo aver ottenuto quattro punti contro la matricola Racing Tsl e l’Atletico Bainsizza, accusa il primo passaggio a vuoto della gestione Felici. Capitan Crisafulli e soci, pur animati di tanta buona volontà, pagano dazio sul rettangolo di gioco dello Sporting Genzano (2-0), principale antagonista delle tre battistrada, e archiviano nel peggiore dei modi gli impegni esterni dell’anno solare. I rossoblu, alla resa dei conti, hanno compromesso le sorti della gara con un primo tempo nettamente inferiore alle proprie potenzialità tecnico-tattiche, poi nella ripresa hanno provato a salvare il salvabile, ma i castellani, presi per mano dagli elementi più esperti, sono stati abili a gestire con piglio autoritario la situazione favorevole e a conquistare tre punti molto importanti in ottica promozione. Mister Felici, per l’occasione, si affida al 4-3-3, conferma tra i pali l’esperto Crisafulli e propone un pacchetto arretrato formato dai centrali Asetta e Gentile e dagli esterni bassi Alessandro Caprioli e Puxeddu. La principale novità dello schieramento iniziale, tutto sommato, è nella zona nevralgica del campo. Il successore di Vignaroli getta subito nella mischia il neoacquisto Daniele Stecca, proveniente dalla Nuova Florida, il quale si sistema accanto al centrale Bellisai e all’intermedio di sinistra Fusco. A seguito dell’indisponibilità del bomber Natoli, invece, il tridente offensivo è formato da Faticanti, Guglielmi e Miresse. Fermamente intenzionato a non fare sconti, lo Sporting Genzano comincia la gara a spron battuto e, dopo soltanto tre giri di orologio, mette per la prima volta in apprensione la retroguardia pometina con una staffilata da fuori area di Cinciarelli. L’attento Crisafulli, però, non si lascia cogliere di sorpresa, si distende in tuffo sulla destra e si rifugia in angolo. Trascorrono pochi minuti e l’estremo difensore rossoblu si trova nuovamente costretto a far leva su tutto il suo bagaglio di esperienza per conservare inviolata la propria porta. Prima prolunga con una perfetta uscita aerea un cross susseguente a un tiro dalla bandierina, poi devia con uno scatto felino la conclusione a botta sicura dello sgusciante Tetti. La compagine castellana, però, non molla la presa e sessanta secondi più tardi si rende pericolosa con il solito Cinciarelli, il quale prova a sorprendere Crisafulli con un diagonale da posizione defilata. La sfera termina sul fondo per una questione di centimetri. A riprova di un maggior predominio territoriale, la formazione allenata dall’esperto Pietropaoli, il quale vanta degli illustri trascorsi in Eccellenza alla guida dell’Albalonga, passa con pieno merito in vantaggio al minuto numero diciotto. L’azione prende vita dal centro del campo, poi la palla arriva dalle parti dell’esterno sinistro Gocaj, che a sua volta approfitta di un mancato intervento di Asetta in scivolata per pennellare un cross nel cuore dell’area all’accorrente Marucci. L’ex centrocampista di Airone Ardea e Unipomezia Virtus, con grande abilità, anticipa i difensori rossoblu e, con un tiro di prima intenzione, non lascia alcuna via di scampo a Crisafulli. La squadra di Felici accusa il colpo sotto il profilo emotivo, non riesce a trovare il bandolo della matassa e continua a subire le folate offensive degli avversari di turno. A metà frazione è ancora l’ottimo portiere della Città di Pomezia a togliere le castagne dal fuoco. Il numero uno rossoblu si esibisce in uno spettacolare intervento in tuffo, a seguito di una conclusione ravvicinata di Gocaj, e consente alla propria squadra di rimanere in svantaggio di una sola rete. Alla mezzora esatta, invece, si abbatte una brutta tegola nei confronti dei pometini. Mister Felici perde una pedina importante della suo scacchiere difensivo come Puxeddu, il quale ha la peggio in un contrasto con un avversario e non riesce a proseguire la gara. Tale inconveniente costringe Miresse a retrocedere sulla linea di difesa per lasciare il fronte di sinistra al nuovo entrato Lemmo. La Città di Pomezia, tutto sommato, non ha neanche tempo di ritrovare i giusti equilibri tra i reparti che incassa la seconda rete. Lo Sporting Genzano, infatti, trova il raddoppio per merito dell’esterno alto Tetti, che sfrutta al meglio un cross teso proveniente dall’out di destra e, con un preciso colpo di testa, spedisce la sfera sotto la traversa. Sotto di due reti, i pometini provano a reagire, ma tutte le azioni vengono sistematicamente fermate da Marucci e soci nella zona mediana del campo. A complicare i piani di rimonta dei rossoblu, alla resa dei conti, ci si mette anche il centrocampista Fusco, che prima rimedia il cartellino giallo, poi si fa espellere dopo reiterate proteste e lascia i suoi compagni in dieci e sotto di due reti per oltre un tempo di gioco. Negli ultimi minuti della prima frazione, invece, si assiste a un avvincente duello tra Viglietti e Crisafulli. Ad avere la meglio è il portiere rossoblu, il quale prima respinge di pugno una girata dell’ex giocatore della Virtus Pomezia, poi si salva con il piedone sinistro deviando un tiro dell’esperto attaccante che passa tra una selva di gambe. Richiamata da mister Felici a una maggior spirito di sacrificio durante l’intervallo, la Città di Pomezia riprende la gara con la giusta carica emotiva e, dopo un minuto, sfiora la marcatura con Stecca. Il neoacquisto rossoblu trova lo spazio per il tiro da fuori area, ma la sua mira è leggermente imprecisa: la sfera termina di poco a lato della porta difesa da Protani. Successivamente si registra un maggior equilibrio in campo e si assiste a una partita a due. Bellisai e soci si mostrano più intraprendenti e interrompono il lungo monologo dello Sporting Genzano. Dopo dieci minuti dalla ripresa delle ostilità, per uno strano scherzo del destino, i pometini si vedono nuovamente voltare le spalle dalla dea bendata e si trovano costretti ad effettuare il secondo cambio forzato: Guglielmi deve lasciare il campo per infortunio e viene sostituito Guardigli, che va a posizionarsi basso a destra, consentendo ad Alessandro Caprioli di avanzare il proprio raggio d’azione. Dopo una spettacolare sforbiciata di Marucci da fuori area, controllata con autorità da Crisafulli, la Città di Pomezia imbastisce la prima azione degna di nota della gara con lo stesso Alessandro Caprioli che, libero da compiti di marcatura, si presenta a tu per tu con Protani. Il cursore di fascia rossoblu prima conclude addosso al portiere proteso in uscita, poi sulla susseguente respinta non è cinico e si fa bloccare il tiro in seconda battuta dal numero uno genzanese. A metà frazione, invece, Stecca chiede il cambio per affaticamento e lascia il posto a Claudio De Sanctis, esperto centrocampista ingaggiato nei giorni scorsi dalla Città di Aprilia. Successivamente la Città di Pomezia, nonostante l’inferiorità numerica, si spinge in avanti e, poco prima della mezzora, mette i brividi agli avversari sempre con Alessandro Caprioli. A seguito di un lungo lancio di Bellisai da centrocampo, l’esterno pometino opta per un pallonetto con Protani proteso in uscita, ma sbaglia l’impatto con il pallone e consente una comoda presa all’estremo difensore rivale. Animata da una grande voglia di rivalsa, la Città di Pomezia continua a fare la partita, schiaccia i quotati rivali di turno nella propria metà campo e sfiora la marcatura con Lemmo. Il centrocampista effettua un bel tiro a giro da sinistra verso destra: la palla sfiora il palo e si spegne inesorabilmente sul fondo. A dieci minuti dalla conclusione, la compagine rossoblu rimane addirittura in nove per il cartellino rosso rimediato da Guardigli, il quale protesta vivacemente contro l’arbitro, reo secondo il suo parere di aver assegnato un angolo per una probabile deviazione di Crisafulli su un tiro scaturito da un contropiede di Milordi. Con la vittoria nel carniere, lo Sporting Genzano tira i classici remi in barca nelle battute conclusive della gara. La Città di Pomezia, ridotta in nove, però, non ha più le energie per reagire e non riesce a togliersi nemmeno la parziale soddisfazione di siglare la classica rete della bandiera. La squadra di Pietropaoli, a seguito di tale risultato, archivia le fatiche casalinghe dell’anno solare nel migliore dei modi e si conferma, con pieno merito, nella scia delle tre corazzate del girone. La Città di Pomezia, al contrario, manda giù l’ennesimo boccone amaro e continua a navigare nelle acque medio-basse della classifica.

Luciano Risa

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