Una chiusura di campionato in grande stile. La Città di Pomezia archivia le fatiche ufficiali con una roboante vittoria esterna sulla Virtus Ladispoli (1-5), dà un ulteriore saggio delle proprie qualità tecnico-tattiche e si toglie la soddisfazione di concludere la stagione con un più che onorevole sesto posto. Dopo i due stop consecutivi incassati nei derby con l’Airone Ardea e con la capolista Unipomezia Virtus 1938, la formazione guidata da Giuseppe Sebastiani, costretto a sua volta a seguire il match da oltre la rete di recinzione per squalifica, scende in campo con la giusta carica agonistica sia per dare una sferzata al proprio ruolino di marcia che per evitare una chiusura ingloriosa di campionato. Dopo una fase di studio, la compagine pometina rompe gli indugi e si rende pericolosa con Fusco. Il centrocampista rossoblu calcia alla perfezione una punizione dal limite dell’area, ma Giliberti si distende in tuffo, fa sua la sfera e si conferma a pieno titolo tra i migliori numeri uno della categoria. Poco più tardi, lo stesso Fusco, con un calcio d’angolo a rientrare, costringe ancora l’estremo difensore tirrenico a superarsi per togliere la sfera da sotto la traversa. Passano soltanto tre minuti e la Città di Pomezia trova il vantaggio grazie a Puxeddu, capitano di giornata, che sfrutta al meglio un cross dalla destra di Faticanti e, da autentico opportunista, un grossolano malinteso tra portiere e difensore centrale. Successivamente la Virtus Ladispoli cerca generosamente la rete del pareggio con Iacovella e Pistolesi. Il primo apre troppo il diagonale, mentre il centravanti, tra gli attaccanti più prolifici del campionato, trova sulla sua strada un reattivo De Paolis a negargli la gioia del gol. Poco dopo la mezzora, invece, la Città di Pomezia raddoppia per opera di Natoli, cinico a capitalizzare al massimo un cross di Puxeddu dalla corsia sinistra. Qualche giro di lancette più tardi, il generoso Faticanti, lanciato in profondità da Vallesi, dribbla anche il portiere, ma conclude debolmente, consentendo a Tondinelli di evitare il peggio alla propria squadra. Dopo un altro vano tentativo di Faticanti di apporre la propria firma nello score del giorno (diagonale da dimenticare n.d.c.), i padroni di casa riprendono in mano le redini del gioco e, in chiusura di tempo, vanno vicini alla segnatura, ma ancora il rientrante De Paolis si oppone in tuffo all’insidioso tiro di Cao. Al rientro sul rettangolo di gioco, tutto sommato, è ancora la Virtus Ladispoli a prendere l’iniziativa: Piscitelli ha sul piede la palla buona per accorciare le distanze e conclude sottomisura a botta sicura. Ancora una volta, però, l’ottimo De Paolis ci mette la classica pezza e conserva inviolata la sua porta. Nonostante le sostituzioni di Giovannelli con Gianfrancesco e di Faticanti con Toscano, la Virtus Ladispoli continua a esercitare una pressione costante, ma si vede voltare le spalle della dea bendata in occasione di uno splendido tiro a giro di Monaldi: la palla si stampa sull’incrocio dei pali alla sinistra di De Paolis. Poco dopo ci prova di nuovo Cao a trafiggere il portiere pometino con un bel diagonale, ma la sua conclusione va a spegnersi sul fondo. Così come si spegne, da questo momento, la squadra tirrenica. La Città di Pomezia, infatti, alza nuovamente il ritmo e trafigge per tre volte, nel giro di dieci minuti, il malcapitato Giliberti. A dare il via alla goleada è David, bravo a finalizzare, con una splendida mezza rovesciata, un’azione corale sulla corsia sinistra. Un giro di lancette dopo, invece, ci pensa Toscano a rimpinguare il bottino di gol con un preciso tocco sottomisura. A ridosso della mezzora, invece, sale in cattedra Fusco, il quale realizza una rete da incorniciare per proprietà di palleggio e sagacia tattica. Il bravo centrocampista rossoblu cattura la palla al limite della propria area, si esibisce in un splendido “coast to coast”, scorge il portiere fuori dai pali e lo beffa con un sontuoso “cucchiaio” a lunga gittata. Forte di un rassicurante margine di vantaggio, mister Giuseppe Sebastiani ordina al suo vice Bruni di fare entrare, nei restanti spiccioli di partita, il secondo portiere Risa, il quale non fa neanche in tempo a prendere posizione tra i pali che Pistolesi, dai diciotto metri, lo trafigge con una staffilata a fil di palo. Ma lo stesso estremo difensore pometino, nei minuti successivi, trova le occasioni giuste per rifarsi, intervenendo prima di pugno su una conclusione ravvicinata di Bernardini e, poi, con due interventi a terra dal medio coefficiente di difficoltà. La Città di Pomezia, dunque, archivia la stagione con una goleada e, dall’alto dei cinquanta punti totalizzati nell’arco della stagione, si conferma una delle principali realtà della categoria.
L.R.
