Fattore campo sfruttato al massimo. Animata dalla ferma volontà di fare bottino pieno nella seconda sfida consecutiva casalinga prevista dal calendario, la Città di Pomezia impartisce una severa lezione di gioco alla Vivace Grottaferrata (5-0), conquista tre punti di platino e si allontana ancora una volta dai bassifondi della classifica. Nonostante le importanti defezioni per squalifica dei centrali di difesa Fabio Sebastiani e Caldararu, il trainer pometino può finalmente proporre un undici di partenza di assoluto valore e piuttosto equilibrato in ogni zona del campo. A risolvere i problemi di organico sono i due importanti innesti dicembrini Matteo Faticanti, autentico cavallo di ritorno, e il centrocampista Mirko Mazza, schierati dal primo minuto insieme ai rientranti Fusco e Asetta. Mister Giuseppe Sebastiani, inoltre, può contare sulla piena disponibilità di Vatalaro, il quale si accomoda inizialmente in panchina, ma nella ripresa fa il suo debutto stagionale dopo il grave infortunio, dà manforte ai propri compagni e, di conseguenza, può essere definito anche lui un prezioso acquisto. L’allenatore pometino, anche in questa circostanza, si affida al collaudato 4-4-2 e propone in difesa Volpe a destra, Bellisai e Asetta centrali e Marinucci sulla sinistra, tutti a protezione della porta custodita dal confermatissimo Crisafulli. La linea mediana rossoblu, invece, viene formata dagli esterni Alessandro Caprioli e Lemmo e dalla coppia centrale composta dal debuttante Mazza e Fusco, chiamata sia a dettare i ritmi del gioco che ad arginare al meglio la costruzione della manovra castellana. Il possente De Gasperis e Faticanti, infine, compongono la coppia d’attacco. La gara comincia in sordina con le due contendenti che si fronteggiano prevalentemente nella zona nevralgica. Ci pensa, però, Faticanti, al minuto numero ventitre, a risvegliare il match e a tornare al gol dopo i fasti del campionato scorso. L’attaccante arpiona un passaggio in profondità dal centrocampo, si porta il pallone in avanti e dribbla il diretto avversario. Appena entrato in aria sulla sinistra, l’ex punta del Torvaianica lascia partire un missile in diagonale a mezza altezza che non dà scampo a Catanzani. La partita, a questo punto, si alza di tono. La compagine di mister Isoni cerca da subito di riequilibrare il risultato e si rende pericolosa con Pippo, il quale alza troppo la mira a seguito di un preciso assist di Testa. Cinque minuti dopo la mezzora, invece, i castellani sfiorano il gol con Testa, ma la punta sbaglia l’impatto con la sfera dentro l’area piccola e, suo malgrado, consente la ripartenza che permette a De Gasperis di timbrare il primo gol della sua stagione. L’arcigno attaccante, lanciato in piena area da Faticanti, fa sentire la sua potenza e, con una conclusione di collo pieno, non lascia via di scampo all’estremo difensore avversario. Le ultime fasi del primo tempo, tutto sommato, sono a corrente alternata. La Città di Pomezia, in ogni modo, poco prima del duplice fischio, fa centro per la terza volta con Lemmo, il quale sfrutta al meglio un passaggio con il contagiri di Mazza, controlla con classe il pallone e trafigge l’incolpevole Catanzani in uscita disperata. Al rientro dagli spogliatoi, la squadra pometina si presenta in campo con un’importante novità. Mister Sebastiani inserisce Vatalaro, uno dei principali artefici dei successi pometini in questi ultimi anni. L’esperto giocatore si va a collocare al centro della difesa e consente, in questo modo, a Bellisai di avanzare nella zona mediana e di tornare al ruolo più consono alle sue caratteristiche. Dopo pochi minuti, però, la Città di Pomezia rischia di subire gol. L’arbitro decreta un rigore a favore dei castellani per fallo di Marinucci sul centravanti Schiavi. Ad incaricarsi della trasformazione del penalty è capitan Pippo, il quale trova sulla sua strada un reattivo Crisafulli, che indovina l’angolo alla sua destra e respinge la sfera. Il numero uno pometino, letteralmente in trance agonistica, intercetta anche la conclusione in seconda battuta del rigorista avversario e, di conseguenza, impedisce alla Vivave Grottaferrata di rialzare la testa. La partita, nei minuti seguenti, continua ad essere bella e divertente. Le due sfidanti si affrontano a viso aperto, anche se i rossoblu dimostrano una discreta supremazia soprattutto sul piano tecnico. Le occasioni, in ogni modo, fioccano dall’una e dall’altra parte. Poco più tardi, il generoso Caprioli esalta i riflessi dell’attento Catanzani, bravo nella circostanza ad opporsi al perfetto diagonale dell’esterno basso pometino. Tre minuti più tardi, invece, è bravo Volpe a contrare, con una perfetta scelta di tempo, il grintoso Testa, pronto a battere in porta a colpo sicuro. A metà periodo, invece, il motivatissimo De Gasperis, direttamente su punizione, fa venire i brividi al portiere rivale: la sfera scheggia la base del palo di destra. Due giri di orologio più tardi, la Città di Pomezia si porta a più quattro. L’azione viene avviata dal solito Caprioli, il quale crossa, nei pressi della linea di fondo, per l’accorrente De Gasperis, che ruba il tempo al diretto marcatore, ma colpisce di testa il palo. Sulla susseguente ribattuta, però, l’attento Lemmo arriva per primo sul pallone, insacca da pochi passi e si toglie la soddisfazione di realizzare il secondo sigillo personale della gara. Sul risultato così eclatante, mister Sebastiani, come è nella sua mentalità, dà spazio ai giocatori partiti dalla panchina e opta per le sostituzioni di Lemmo con Appolloni e di Faticanti, ottimo l’esordio con i nuovi colori, con Metani. Sono proprio questi ultimi due calciatori a chiudere definitivamente i giochi con una bella azione cominciata dalla linea mediana. Metani, dal cerchio di centrocampo, serve Appolloni defilato sulla destra. L’attaccante, appena entrato in area, vede il movimento di Caprioli sul fronte opposto e lo serve in modo impeccabile. Il capitano, a sua volta, infila da pochi passi l’incolpevole Catanzani e, oltre a togliersi la soddisfazione della marcatura, spegne ogni forma di velleità di tutte e due le squadre. Nonostante il risultato ormai immutabile, l’arbitro decreta tre minuti di recupero, ma non accade più nulla di eclatante sino al triplice fischio. La Città di Pomezia, al termine della gara, esplode di gioia non solo per il risultato, ma soprattutto per aver ritrovato il bel gioco e conquistato tre punti importantissimi sia per la classifica che per il morale.
Luciano Risa
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