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La Città di Pomezia ingrana la marcia giusta

CITTA' DI POMEZIA Prima Categoria SQUADRA

Seconda vittoria consecutiva, la prima lontano dalle mura amiche, per la motivatissima Città di Pomezia, che espugna di misura il rettangolo di gioco della Fonte Meravigliosa (1-2), prende una consistente boccata di ossigeno e rialza in maniera esponenziale le proprie quotazioni stagionali. La squadra del presidente Maniscalco, tutto sommato, ha denotato notevoli progressi sul piano del gioco e ha gestito con autorità nella ripresa il vantaggio maturato nel corso del primo tempo, ma aspetto importante da considerare ha dimostrato per lunghi tratti del match, contro una rivale da prendere con le classiche molle, di aver appreso i dettami tattici del proprio allenatore. Ma ancora più confortante, tutto sommato, è stata la grinta e la determinazione gettata in campo da tutti gli effettivi per riportare a casa i tre preziosissimi punti in palio: Marinucci e soci hanno vanificato il veemente forcing degli avversari con una condotta di gara ai limiti della perfezione. Il match si mette subito sui binari giusti per la Città di Pomezia, che ottiene il gol del vantaggio dopo soltanto sette giri di lancette. Tutto nasce da un calcio da fermo tirato ottimamente dallo specialista Fusco sul quale il portiere di casa è costretto alla deviazione in corner. Dalla lunetta ancora Fusco fa valere le sue qualità balistiche e, con una traiettoria imprendibile per il numero uno capitolino, manda la sfera ad impattare sul palo opposto rispetto all’angolo di battuta. Il pallone, dopo essere stato rispedito dal montante in mezzo all’area, viene ribattuto in fondo al sacco da Appolloni, bravo ad anticipare tutti i difensori avversari e a griffare la prima rete ufficiale con la sua nuova squadra. La gioia del vantaggio, in ogni modo, dura soltanto tre minuti per i ragazzi di mister Sebastiani. La Fonte Meravigliosa, pungolata nell’orgoglio, comincia da subito a premere e a schiacciare la Città di Pomezia nella propria metà campo. Da una percussione centrale di Cirillo, la difesa rossoblu non riesce a chiudere bene gli spazi e consente al giocatore capitolino di battere a rete, ma trova Crisafulli prontissimo alla respinta. Sulla susseguente ribattuta del portiere pometino, tutto sommato, si avventano Berardi, Caldara, Aruta e Marinucci. Ne viene fuori un batti e ribatti che fa terminare il pallone sui piedi di Guagliarello. Il centrocampista legge bene la situazione ed effettua un traversone sull’altro fronte per Cece, lasciato colpevolmente solo dai difensori pometini, il quale non ha alcuna difficoltà a ristabilire temporaneamente la parità in campo. La Città di Pomezia, poco dopo il quarto d’ora, si fa apprezzare per una bella iniziativa di Alessandro Caprioli, responsabilizzato tra l’altro nella circostanza con i gradi di capitano, che decide di fare tutto da solo, dribbla anche l’estremo difensore in velocità, ma al momento di calciare il pallone nella porta sguarnita viene contrastato da un avversario e non riesce a raddoppiare. Ma è solo una questione di tempo. I ragazzi di Sebastiani vanno a segno per la seconda volta a metà frazione. Sembra di assistere alla prima marcatura per sviluppo e conclusione. Stavolta è Bellisai a costringere Calabresi a una provvidenziale deviazione in corner per disinnescare una bomba dalla lunga distanza che stava per infilarsi sotto l’incrocio dei pali alla sua sinistra. Come al solito, lo specialista Fusco si incarica della battuta del tiro dalla bandierina e mette la sfera in area per la testa di De Gasperis. Al momento di colpire il pallone, il centravanti rossoblu viene “affondato” dal suo diretto marcatore. L’arbitro, molto vicino all’azione, non ha dubbi e assegna il penalty tra le vibranti proteste dei capitolini. Sul dischetto si presenta il “cecchino” Fusco, che angola bene la conclusione e batte per la seconda volta Calabresi, nonostante quest’ultimo avesse intuito l’angolo di tiro del giocatore pometino. Anche in questa circostanza, la Fonte Meravigliosa si riorganizza e riprende a spingere, ma stavolta trova a centrocampo e difesa rossoblu che fanno corpo unico, impediscono agli avversari di arrivare al tiro e consentono a Crisafulli di non essere mai chiamato seriamente in causa. E quando, come al trentaduesimo minuto, i capitolini arrivano pericolosamente in area con il funambolo Ceci, ci pensa Berardi, con una scivolata al limite della perfezione, a ribattere il tiro e a scacciare lontano il pericolo. In chiusura di tempo, invece, la Città di Pomezia ha una ghiotta opportunità per raddoppiare con De Gasperis. La punta rossoblu, lanciata in profondità da Metani, si libera di un paio di difensori e, appena entrato in area, opta per una conclusione ad aggirare il portiere in uscita: la palla termina la sua corsa sulla rete di fondocampo. All’inizio della seconda frazione, la Fonte Meravigliosa non vuole perdere tempo e riparte da subito alla disperata ricerca almeno del pareggio. I capitolini, non a caso, sfiorano la marcatura dopo soltanto due minuti dal rientro in campo, a seguito di una bella giocata sull’asse Ceci-Cirillo. Il primo costringe Crisafulli a una provvidenziale respinta. Sul pallone vagante arriva come un falco il centravanti, che non si coordina alla perfezione e, da posizione più che favorevole, tira oltre la trasversale. A questo punto, la gara viene condizionata da un nervosismo esagerato. L’arbitro per calmare gli animi si vede costretto a fare uso frequente dei cartellini gialli dall’una e dall’altra parte. Mister Sebastiani, di conseguenza, decide di togliere Marinucci, preso di mira dagli avversari, e al suo posto fa entrare Dabovic senza cambiare l’assetto tattico. A metà periodo, ancora Cirillo ha una ghiotta occasione per pareggiare, ma il suo colpo di testa da distanza ravvicinata non spaventa Crisafulli, che para con estrema disinvoltura. Non trovando particolari sbocchi in avanti, mister Corrado getta nella mischia prima Dominicis al posto di Salvata e, poi, De Gregorio per Sabbatini con il chiaro intento di forzare la ferrea difesa pometina. L’esperto Sebastiani, poco più tardi, risponde al collega rivale con le stesse armi e inserisce Lemmo e Gianfrancesco, rispettivamente per Appolloni e De Gasperis, per dare linfa fresca e tenere alta la squadra. A dieci minuti dalla fine, però, Crisafulli e compagni rischiano grosso in due circostanze. Il generoso Novelli, subentrato ad inizio ripresa a Giovampietro, non centra lo specchio della porta da distanza più che favorevole. Nei minuti finali, invece, diventa protagonista in negativo Dominicis, che per due volte, nel giro di tre giri di lancette, simula in area di rigore pometina. L’arbitro, in entrambi i casi, gli mostra in faccia il cartellino giallo e, di conseguenza, lo manda anzitempo sotto la doccia. Dopo quattro minuti di recupero, infine, arriva il triplice del direttore di gara. La Città di Pomezia, a riprova di una discreta condizione atletica e un crescente inserimento dei nuovi arrivati nel gruppo confermato della passata stagione, fa bottino pieno su un campo tradizionalmente ostico, si attesta a quota nove punti in classifica e, alla luce dell’accoppiata vincente conseguita nelle prime due gare del mese di novembre, ha validi motivi per guardare al futuro con rinnovato ottimismo.

Luciano Risa

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