La Città di Pomezia riesce per il classico rotto della cuffia a salutare i propri tifosi con un risultato positivo. La formazione del binomio Maniscalco-Castelluccio, nel sesto e ultimo minuto di recupero, acciuffa il pareggio contro l’Atletico Acilia (3-3), ottiene il diciassettesimo risultato utile in campionato e si conferma al settimo posto in classifica generale. La compagine pometina, statistiche alla mano, è stata protagonista di una fantastica rimonta. Sotto di tre reti, dopo soltanto un quarto di gara, Marchesano e compagni hanno gettato il cuore l’ostacolo e, quando ormai anche il più ottimista aveva perso le speranze di aggancio ai capitolini, sono riusciti ad evitare la sconfitta nell’ultima azione utile dell’incontro . La Città di Pomezia ha un buon approccio alla gara e, nei primi giri di lancette, mette i brividi ai rivali di turno con Pezzera e Natoli, ma i due attaccanti peccano di cinismo al momento della conclusione in porta. Scampato il pericolo, l’Atletico Acilia, alla prima vera sortita offensiva, passa a condurre con A. Morganti, il quale finalizza dall’interno dell’area un preciso cross dalla corsia sinistra di Barbato. La compagine allenata da Matrullo continua a fare la partita e, poco più tardi, consolida il vantaggio con Colluccini, abile a incastrare la sfera imparabilmente sotto l’incrocio dei pali con una conclusione di rara potenza e precisione dai venticinque metri. L’Atletico Acilia, sulle ali dell’entusiasmo, cala il tris nella fase centrale del tempo con Zanni, che infila con una precisa conclusione a fil di palo l’incolpevole Crisafulli e indirizza la gara ulteriormente nei binari più congeniali. Animata da una grande voglia di rivalsa, la Città di Pomezia ha una generosa reazione e, poco dopo la mezzora, accorcia le distanze con Pezzera, il quale si accentra dalla corsia destra e, appena arrivato nei pressi del vertice dell’area, lascia partire una splendida conclusione a giro che si insacca imparabilmente a fil di palo. La squadra pometina, richiamata a un maggior spirito di sacrificio da mister Castelluccio durante l’intervallo, si spinge nella ripresa in avanti con maggiore regolarità e, a metà periodo, dimezza le distanze al termine di una lineare azione corale. Il generoso Alessandro Caprioli, dalla fascia di sua competenza, crossa al centro dell’area per la testa di Marchesano, il quale si vede respingere la conclusione dal montante della porta custodita da Clementi. Poco male. Sulla susseguente ribattuta, il bomber Natoli sfugge abilmente alle grinfie del suo marcatore, fa centro da pochi passi e infonde la giusta carica emotiva nei propri compagni. La squadra rossoblu, a quel punto, crede nella rimonta, moltiplica gli sforzi e, quando stava per terminare l’extra-time accordato dall’arbitro, rimette le cose a posto con Bellisai. Il duttile centrocampista risolve da autentico opportunista un concitato batti e ribatti in piena area capitolina e permette alla Città di Pomezia di archiviare con un pareggio le fatiche ufficiali casalinghe stagionali.
Antonio Gravante
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