Nemmeno tre calci di rigore a favore sono sufficienti alla Città di Pomezia per dare una sferzata al proprio ruolino di marcia. La squadra del presidente Maniscalco, a causa delle polveri bagnate dei propri tiratori scelti, si arrende in casa a una cinica Aranova e, di conseguenza, rimane seriamente impantanata nelle acque torbide della classifica. I pometini nelle prime fasi del match usufruiscono di due penalty, ma Metani e Faticanti si fanno neutralizzare le conclusioni dall’ottimo Molon. La compagine fiumicinense, invece, ipoteca nel corso del primo tempo la vittoria grazie alla doppietta di Savelli ed alla marcatura di Stembock. Nella ripresa, tutto sommato, il tema tattico della gara non cambia. Agevolata dalla duplice superiorità numerica scaturita dai cartellini rossi rimediati da De Paolis (primo tempo) e Caprioli, l’Aranova cala il pokerissimo con Lavagnini e Famà, quest’ultimo a segno dal dischetto. La gara, da quel momento in poi, viene giocata soltanto per onor di firma. La Città di Pomezia, colpita nell’orgoglio, nelle battute conclusive, riesce a limitare almeno il passivo con Natoli e Toscano. Il primo fa centro con una splendida conclusione dal limite dell’area, mentre il capitano realizza il quarto penalty di giornata assegnato dal fischietto ciociaro. La squadra allenata da Sebastiani, dunque, esce dal campo con un pesante fardello di gol sul groppone, ma ancora una volta non può fare altro che recitare il “mea culpa” per aver facilitato il compito all’avversaria di turno.