La Città di Pomezia riesce a rompere il ghiaccio al quarto tentativo. Grazie a un primo tempo giocato ai limiti della perfezione, la squadra del presidente Antonio Maniscalco sfrutta al meglio il fattore campo contro una coriacea Junior Portuense (2-1), incamera i primi tre punti stagionali e lascia l’ultimo posto della graduatoria. Marinucci e compagni, in virtù di tale risultato, scavalcano in un solo colpo la Città di Aprilia e l’Atletico Torbellamonaca, le quali hanno mandato giù, in questo turno, il boccone amaro della terza sconfitta in campionato. Motivata a cancellare lo zero della casella dei punti all’attivo, la formazione allenata da Sebastiani ha un ottimo approccio alla gara e, dopo tredici minuti, sfiora la marcatura con De Gasperis, il quale spedisce la sfera di poco a lato con un perentorio colpo di testa. Tale episodio, alla resa dei conti, fa da preludio al vantaggio rossoblu. La Città di Pomezia, un giro di orologio più tardi, scardina il bunker difensivo avversario. Lo specialista Fusco crossa una punizione dalla trequarti campo nel cuore dell’area: attaccanti pometini e difensori capitolini si ostacolano a vicenda, ma il primo ad arrivare sul pallone è Fois che, nel tentativo di anticipare Simone Caprioli, colpisce malamente di testa la sfera, beffa il proprio portiere e realizza la più classica delle autoreti. La Junior Portuense, nei minuti seguenti, palesa evidenti difficoltà nel riorganizzare il proprio gioco. La squadra rossoblu, di conseguenza, continua a fare la partita e sfiora il raddoppio con De Gasperis. L’attaccante pometino, però, viene anticipato in uscita dal numero uno rivale, che suo malgrado favorisce la conclusione di Gianfrancesco, il quale pecca di cinismo, non trova il bersaglio grosso e getta alle ortiche una ghiotta opportunità per raddoppiare. Dopo aver perso per infortunio Iurilli, sostituito degnamente dal giovane Berardi, la Città di Pomezia fa centro ancora una volta su calcio piazzato. Il solito Fusco costringe Battilana alla respinta corta sulla quale il più lesto ad intervenire é Gianfrancesco, che brucia per la seconda volta l’incerto portiere romano. Colpita nell’orgoglio, la Junior Portuense, nei restanti minuti del primo tempo, mette sotto assedio l’area di rigore pometina. Arrivano alla conclusione, in rapida successione, prima Pascoli, che spedisce la sfera a lato, e poi Codilupi, il quale trova Crisafulli ben piazzato e pronto alla presa. L’estremo difensore pontino, a cinque minuti dall’intervallo, si supera e, con un riflesso straordinario, nega la gioia del gol a Focaroli. Il portiere rossoblu, tutto sommato, non fa in tempo a godersi gli applausi di pubblico, compagni ed avversari che deve raccogliere la sfera in fondo al proprio sacco. E’ bravo, nella circostanza, il grintoso Mottola, che capitalizza al massimo un lancio in profondità di un compagno, anticipa Crisafulli in uscita e depone il pallone nella porta sguarnita. Dimezzato lo svantaggio, la squadra guidata da Pavone continua la pressione e si rende pericolosa con lo stesso autore del gol: Crisafulli è attento e para a terra. Soltanto in conclusione di tempo, la Città di Pomezia trova la conclusione con il solito De Gasperi sugli sviluppi di un rapido contropiede. Il diagonale del centravanti pometino, però, termina distante dalla porta avversaria. La ripresa, invece, si apre con un’azione da rete per parte: Simone Caprioli e Ricciardi sfiorano, in fotocopia, la traversa. Successivamente le due squadre si lasciano prendere da un eccessivo nervosismo. Ne fanno le spese Belardi e Bellisai della Città di Pomezia e Cafarelli e Mottola per i capitolini, i quali finiscono nella lista dei cattivi del direttore di gara. Nonostante tutto, il ritmo rimane piuttosto elevato. Animata da una grande voglia di rivalsa, la Junior Portuense sfiora la marcatura con Focaroli, il quale calcia in porta di prima intenzione dall’interno dell’area, ma Crisafulli disinnesca la bomba con una provvidenziale parata nei pressi del primo palo. Altrettanto pronto si fa trovare Battilana, bravo ad uscire sui piedi del lanciatissimo De Gasperis. Un giro di lancette più tardi, invece, il portiere di mister Sebastiani balza sugli scudi salvando in uscita bassa su Ricciardi lanciato a rete, dopo un errore dei centrocampisti rossoblu in fase di ripartenza. Nell’ultimo quarto d’ora, invece, la gara cala di tono a causa di un’eccessiva inquietudine nelle fila di entrambe le squadre. Il severo direttore di gara, di conseguenza, preferisce usare le maniere forti e sventola cartellini gialli e rossi a ripetizione. Alessandro Caprioli e Fusco allungano la lista degli ammoniti, mentre Fois e Monopoli finiscono anzitempo sotto la doccia. Nonostante la duplice superiorità numerica, la formazione pometina rischia grosso in pieno recupero: il neoentrato Acerbi fa venire i brividi a Caldararu e compagni. L’attaccante capitolino si inventa una serie di dribbling, si fa largo nella distratta difesa rossoblu e, da posizione defilata, prova la conclusione in porta. La sfera va ad impattare sul palo e rientra in campo. Nessun giocatore della Junior Portuense, però, si fa trovare pronto alla ribattuta. Il fischio finale dell’arbitro, di conseguenza, fa tirare un lungo sospiro di sollievo alla squadra di Sebastiani, che passa alla cassa a riscuotere i tre punti in palio, prende una consistente boccata d’ossigeno e comincia la scalata verso una posizione di classifica più consona al proprio valore e blasone.
Luciano Risa
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