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La Città di Pomezia scivola anche a Frascati

9257 CITTA' DI POMEZIA Prima Categoria VATALARO DANIELE

Non è stato sufficiente alla Città di Pomezia gettare il cuore oltre l’ostacolo, affrontare ad armi pari sotto il profilo agonistico il Frascati, seconda della classe, e una prova superlativa del proprio portiere, Giorgio Crisafulli, per racimolare almeno un prezioso punto (2-1), buono per la classifica e soprattutto per il morale, in una delle trasferte più insidiose del campionato. Priva di mister Sebastiani, relegato in tribuna a causa della squalifica di due giornate comminategli dal Giudice Sportivo, e con Vignaroli in panchina nella duplice veste di player-manager, la squadra pometina ha giocato ugualmente alla pari, per gran parte dell’incontro, con i più quotati avversari di turno e ha issato bandiera bianca soltanto a causa di un dubbio calcio di rigore trasformato, a venti minuti dalla fine del match, dal talentuoso Libertini. Prima fase della gara caratterizzata da un gioco ordinato dei castellani, ma ben rintuzzato con intelligenza tattica dai rossoblu, bravi a fronteggiare al meglio le squalifiche dei due di centrocampo Fusco e Metani e l’indisponibilità dei due Caprioli e di Marinucci. Ritorna fin dal primo minuto, però, Daniele Vatalaro, uno dei cardini degli schemi di mister Sebastiani, che negli ultimi incontri aveva giocato soltanto spezzoni di partite principalmente per sondare il proprio stato fisico. E la mano del generoso centrocampista, vero tramite del gioco voluto dal suo allenatore, si è potuta ammirare nel modo in cui tutti gli effettivi si sono mossi all’unisono, ridando quella parvenza di gioco e di squadra che, negli ultimi tempi, si era perduta. Il primo episodio di rilievo della partita arriva dopo venti giri di lancette e porta la firma di Simonetti, che indirizza la sfera sotto la traversa con un tiro-cross dal vertice di sinistra del proprio fronte d’attacco. Facendo leva su un ottimo piazzamento tra i pali, l’attento Crisafulli si esibisce in un intervento plastico, si salva con l’aiuto della trasversale e poi blocca il pallone in due tempi. L’estremo difensore rossoblu dà il via così al suo show personale. La Città di Pomezia, di contro, replica agli avversari due minuti più tardi: Fabio Sebastiani, sugli sviluppi di un calcio da fermo battuto da Lemmo, impatta di testa, ma non trova il bersaglio. Intorno alla mezzora, invece, due capolavori di Crisafulli lasciano in equilibrio il risultato. Il numero uno pometino prima blocca, in uscita disperata sulla sinistra, un tiro di Bertuccini, poi compie un mezzo miracolo quando, scavalcato da un pallonetto di testa di Mudadu, ricaccia fuori la palla ormai destinata in fondo al sacco con un balzo all’indietro e a mano aperta. A dieci minuti dal riposo, invece, la gara si sblocca. La squadra frascatana passa in vantaggio grazie a una bella incursione dalla corsia di sinistra del solito Simonetti, il quale calcia forte al centro dell’area per Mudadu, che si libera del suo marcatore Puxeddu, impiegato nell’inedita veste di laterale basso con compito di marcatura, e accompagna di petto il pallone in rete. Poco prima della chiusura della prima frazione, tutto sommato, la sfortuna si accanisce sulla squadra del presidente Maniscalco: Caldararu deve lasciare il campo per infortunio. Mister Vignaroli, di conseguenza, deve ridisegnare l’assetto difensivo. L’allenatore in seconda rossoblu getta nella mischia De Gasperi, un attaccante, arretra Vatalaro sulla linea difensiva a far coppia con Fabio Sebastiani, porta Lemmo a centrocampo e schiera il nuovo entrato a far coppia con Faticanti. Al rientro dagli spogliatoi, il Frascati prova da subito a rimpinguare il bottino di gol e con il pericoloso Mudadu arriva al tiro dopo soli trenta secondi. La sua mira, però, è imprecisa: la palla termina piuttosto lontana dalla porta pometina. I ragazzi di mister Sebastiani stavolta non si limitano soltanto a guardare e, a differenza di altre analoghe situazioni, si rimboccano le maniche e affrontano l’avversario a viso aperto pur sapendo di essere, almeno in questa circostanza, un gradino sotto dal punto di vista tecnico-tattico. La Città di Pomezia, non a caso, va alla conclusione, cinque minuti più tardi, con Gianfrancesco, il quale finalizza una bella azione sull’asse De Gasperi- Lemmo, ma alza troppo la mira. Tale episodio, tutto sommato, è la riprova più lampante che i rossoblu sono in partita. La formazione pometina continua a distendersi con regolarità in avanti e, a metà tempo, vede premiati i propri sforzi. L’azione è avviata da un calcio da fermo di Mazza per la testa di Faticanti, il quale prolunga la traiettoria per De Gasperi, che si allarga a sinistra ed entra in area. Il possente attaccante protegge bene la palla e di sinistro, di prima intenzione, fa partire un bolide che non lascia alcuna via di scampo a Lampis. La sfera impatta sulla faccia interna del palo e termina la corsa in fondo al sacco dalla parte opposta. La squadra castellana non ci sta, riparte subito all’attacco e, dopo solo un giro di lancette, sfiora il vantaggio con il pallone che danza sulla riga di porta, a seguito di un tiro smorzato da un difensore. Crisafulli, con grande tempismo, blocca la sfera prima che superi la linea bianca. Sessanta secondi più tardi il portiere pometino sale di nuovo in cattedra quando vola sulla sua destra e toglie la sfera, calciata da Simonetti con violenza e precisione, da sotto l’incrocio dei pali. Il numero uno rossoblu, per tale strepitosa parata, riceve giustamente gli elogi di avversari e compagni. La pressione del Frascati è incessante e piovono palloni in area rossoblu a getto continuo. A metà tempo, la formazione dei Castelli Romani passa per la seconda volta in vantaggio quando l’arbitro decreta un rigore piuttosto dubbio per un intervento di Volpe su Modadu. Ad incaricarsi della trasformazione è Libertini, entrato da poco al posto di Trani, un difensore. L’attaccante con un tiro forte e preciso sotto la traversa trafigge Crisafulli. La rabbia, derivata dall’ingiustizia subita, e la voglia di riscatto spingono la Città di Pomezia in avanti alla disperata ricerca del pareggio. I rossoblu si rendono pericolosi, a cinque minuti dalla fine, grazie a un calcio da fermo guadagnato da De Gasperi e commesso dall’esperto capitano Ferrazza. La punizione viene battuta da manuale da Mirko Mazza, ma il pallone impatta sotto il sette e torna in campo. Nonostante i tentativi di Puxeddu e di Faticanti di ribattere a rete, la difesa frascatana ha la meglio, sventa la minaccia e allontana le ultime speranze della Città di Pomezia di agguantare il pari. Nei restanti minuti di gioco, tutto sommato, è ancora il bravo portiere della Città di Pomezia ad evitare che la sconfitta non si trasformasse in goleada, salvando in almeno altre tre circostanze la propria porta dalle conclusioni dei neoentrati Brunetti e Schiaffini. La formazione del presidente Maniscalco, nonostante gli sforzi profusi, esce ancora una volta dal campo a mani vuote e, nel massimo rispetto del trend stagionale, si deve accontentare degli unanimi consensi sia degli sportivi che degli addetti ai lavori presenti in tribuna.

Luciano Risa

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