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La Città di Pomezia tarpa le ali all’Airone Ardea

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Presa letteralmente per mano dai neoacquisti Appolloni e Orru, bravi a ricoprire al meglio il ruolo di terminali offensivi, la Città di Pomezia supera di misura l’esame Airone Ardea (3-2), centra la seconda vittoria del precampionato e, aspetto importante da considerare, dimostra contro un’avversaria di pari categoria di aver trovato, in sole due settimane di preparazione, la classica quadratura del cerchio per fare bella figura al debutto in Coppa Lazio. Le due formazioni adottano entrambe il 4-4-2. I pometini si affidano in attacco al binomio Appolloni-Gianfrancesco, mentre i rutuli schierano in avanti Pavlik e Arbotto, i quali hanno dimostrato, sin dalle prime amichevoli estive, di avere tutte le carte in regola per garantire un cospicuo bottino di gol nel prossimo campionato. Dopo una prima fase giocata nella zona mediana, la compagine ardeatina colleziona le prime occasioni degna di nota della gara con l’ottimo Arbotto. La punta rutula prima esalta le doti di Crisafulli, bravo nella circostanza a respingere la sfera con un provvidenziale intervento di piede, poi non inquadra il bersaglio grosso da posizione più che favorevole. Poco più tardi, invece, la squadra del presidente Maniscalco replica con Puxeddu, ma l’esterno rossoblu sbaglia la mira e consente al portiere avversario di tirare un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. L’Airone Ardea, dal canto suo, ha una buona chance, a metà frazione, con Renzaglia, il quale prova a sorprendere Crisafulli con un colpo di tacco nel cuore dell’area piccola, ma il numero uno pometino si fa trovare puntuale alla presa a terra. La fase centrale del tempo, tutto sommato, è favorevole all’undici di Sebastiani, che si fa apprezzare per una lineare circolazione della sfera, ma non riesce a creare alcun grattacapo all’attenta retroguardia rivale, impeccabile a chiudere tutti i varchi a Gianfrancesco e soci. Cosa che riesce, invece, al pericoloso e bravo Pavlik, il quale conclude di un soffio a lato. Successivamente la Città di Pomezia passa a condurre per merito del nuovo arrivato Appolloni, il quale sfrutta al meglio un passaggio con il contagiri di Fabio Sebastiani, bravo a sua volta a rimettere in gioco un lungo passaggio di Puxeddu destinato ad uscire sul fondo. Passano circa dieci minuti e i pometini realizzano la rete del raddoppio. Ad iscrivere il proprio nome nel registro dei marcatori è Simone Orru, che lascia partire, dai venti metri, un missile terra-aria che va ad infilarsi sotto la traversa senza dare possibilità a Leggio di potere intervenire. L’Airone Ardea, a quel punto, ha un sussulto d’orgoglio, si spinge generosamente in avanti e, poco prima del riposo, dimezza le distanze grazie all’esperto Innocenzi, cinico a sfruttare al massimo una disattenzione dell’intera retroguardia pometina e a cancellare, di conseguenza, lo zero nella casella dei gol all’attivo per la sua squadra. Il secondo tempo, come preventivato, comincia con un massiccio turn-over soprattutto da parte di mister Sebastiani, il quale manda in campo tutti gli effettivi seduti in panchina. La prima vera occasione, però, è dei ragazzi allenati da Romagnuolo. Il solito Pavlik, a seguito di un errato retropassaggio di Di Fazio per Cioè, pecca di lucidità e getta alle ortiche una ghiotta opportunità per pareggiare i conti. Subito dopo anche la Città di Pomezia fallisce una nitida occasione da gol: Lemmo, da posizione più che favorevole, calcia tra le braccia di Bergami, il quale gentilmente ringrazia e fa sua la sfera. Passano altri cinque minuti e ancora Orru trova per la seconda volta la via del gol. L’ex giocatore dell’Unipomezia Virtus 1938, servito in profondità da un compagno, trafigge Bergami con un tiro di rara potenza e precisione, non lascia via di scampo all’attonito portiere rutulo e si conferma un acquisto veramente azzeccato. L’Airone Ardea, pungolato nell’orgoglio, ricompone da subito le proprie fila, comincia a effettuare una pressione a tutto campo e costringe i pometini ad arretrare il baricentro. L’undici di Romagnuolo, per ben due volte, sfiora la marcatura con Bramucci e Pisu. Il primo non centra di poco lo specchio della porta, mentre il secondo esalta le doti di Cioè, bravo ad opporsi all’insidiosa conclusione dell’avversario con un prodigioso intervento d’istinto. Il portiere di Sebastiani, due giri di orologio dopo, si salva in uscita bassa ancora su Bramucci. Poco prima del fischio finale, invece, il risultato cambia per la quinta volta. L’Airone Ardea si toglie la parziale soddisfazione di accorciare le distanze con il bomber Bramucci, il quale sfrutta al meglio una perfetta verticalizzazione, elude il tentativo di Cioè e riesce a fare centro nonostante l’opposizione di De Fazio, che altro non può se non spingere ulteriormente in fondo al sacco il pallone destinato a rete. Città di Pomezia e Airone Ardea, alla resa dei conti, hanno dimostrato nel confronto diretto di aver allestito degli organici di assoluto valore e, quindi, nel massimo rispetto dei programmi societari, hanno validi motivi per pensare in positivo in vista della prossima avventura consecutiva in Prima Categoria.

Luciano Risa

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