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La Clembofal respinge l’assalto dell’Aerklima

0600 AERKLIMA Terza Categoria GIANCANA GIUSEPPE

La capolista Clembofal centra l’obiettivo minimo nel big-match con la corazzata Aerklima Anziolavinio (0-0), respinge l’assalto dell’immediata inseguitrice e si conferma in perfetta solitudine in vetta alla graduatoria. La spartizione dei punti, alla resa dei conti, è il frutto di una gara che ha tradito le attese della vigilia. L’importanza della posta in palio, alla resa dei conti, ha giocato un brutto scherzo alle principali realtà del girone, le quali si sono espresse nettamente al di sotto delle proprie potenzialità e si sono annullate a vicenda nella zona nevralgica del campo. Basti pensare che gli estremi difensori Stradaioli e Ragno non sono mai stati chiamati seriamente in causa per la solidità dei due pacchetti arretrati, bravi a vincere nettamente il confronto a distanza con i rispettivi reparti offensivi avversari. Ai fini del punteggio finale, alla resa dei conti, hanno pesato come un macigno alcune decisioni infelici del direttore di gara, il quale è incappato nella classica giornata-no e ha finito per scontentare entrambe le contendenti. La compagine apriliana recrimina per la mancata espulsione di Catania, che ha commesso, a inizio ripresa, un fallo tattico a centrocampo e meritava di finire anzitempo sotto la doccia. Il fischietto capitolino, a dire il vero, ha estratto nella circostanza il cartellino giallo nei confronti dell’esperto centrocampista tirrenico, il quale a malincuore stava guadagnando mestamente la via degli spogliatoi, ma per sua fortuna il direttore di gara, nel corso del primo tempo, si è sbagliato con il numero di maglia e ha iscritto Schiavello al suo posto nel registro dei cattivi. Uno sbaglio davvero madornale. L’errore più clamoroso, comunque, si è verificato in pieno extra-time e questa volta ha sfavorito i neroniani. Il centrocampista Serpa è stato vistosamente falciato in area da Raponi. L’Aerklima Anziolavinio, giustamente, ha invocato in massa il penalty, ma l’arbitro ha valutato erroneamente anche questa situazione facendo riprendere il gioco, tra lo stupore generale, con una punizione a favore degli apriliani. Ma andiamo con ordine. Come preventivato alla vigilia, i due allenatori optano entrambi per il 4-4-2. Il trainer apriliano, Giulio Siracusa, schiera tra i pali Stradaioli, protetto da un pacchetto mediano formato da destra a sinistra da Lumia, Bianchi, D’Amato e Guarino. Il tecnico gialloverde, invece, affida le redini del centrocampo alla collaudata coppia formata da Libernini e Salvatore, assistita sulle corsie esterne dagli intermedi Orlando e Mastroianni. Completano lo “starting eleven” Brignone e De Marco, con quest’ultimo chiamato a fare da raccordo tra le linea mediana e il fronte offensivo. L’allenatore neroniano, Arturo Tontini, risponde con Ragno in porta e un pacchetto arretrato formato dai centrali Schiavello e Defendini e dagli esterni bassi Di Fazio e Lo Casto. A fare da perno del centrocampo, come al solito, è la collaudata coppia tutta qualità e quantità formata da Catania e Placidi. Il compito di presidiare le corsie esterne, invece, spetta a Iorio e Irde, i quali hanno il dovere di dar manforte alla coppia offensiva Morabito-Giancana. La prima mezzora di gioco, taccuino alla mano, non riserva alcun spunto degno di nota. L’Aerklima Anziolavinio esercita una lieve supremazia territoriale, ma la prima della classe, potendo contare su due risultati su tre a proprio favore, copre al meglio tutti gli spazi, replica colpo su colpo agli avversari e fa trascorrere minuti preziosi. Il primo episodio degno di nota, tutto sommato, si registra alla mezzora esatta. La formazione del presidente Castaldo mette i brividi agli avversari con una pregevole azione lineare. Il generoso Giancana indossa nella circostanza le vesti di suggeritore e, dal vertice destro dell’area, scodella un invitante pallone nei pressi del dischetto del rigore per Irde, il quale vince il duello aereo con il diretto marcatore, colpisce di testa, ma spedisce la sfera di poco sopra la trasversale della porta difesa da Stradaioli. Poco più tardi, la compagine gialloverde replica con De Marco, il quale devia leggermente di testa un cross dalla corsia sinistra di Guarino, ma Ragno non si lascia sorprendere e blocca il pallone con sicurezza. Le ultime fasi del primo tempo, invece, sono favorevoli alla Clembofal. L’esperto centrocampista Libernini si carica la sua squadra sulle spalle, si fa apprezzare per alcune giocate di pregevoli fattura, ma il risultato non cambia. La difesa anziate, grazie a un perfetto sincronismo tra tutti e quattro gli effettivi, si conferma all’altezza della situazione e permette a Ragno di non correre alcun rischio. Dopo l’intervallo, le due contendenti rientrano in campo con gli stessi effettivi del primo tempo: Siracusa e Tontini confermano in blocco i rispettivi undici di partenza. Trascorrono pochi giri di lancette è il fischietto capitolino commette il primo grave errore della gara: Catania interrompe fallosamente una ripartenza degli avversari, rimedia il cartellino giallo, ma viene graziato dall’arbitro, il quale nel primo tempo non ha iscritto erroneamente il suo nome sul taccuino dei cattivi, ma quello dell’incolpevole Schiavello, per aver commesso un intervento duro ai danni di un avversario. Trascinata dagli elementi più rappresentativi, l’Aerklima Anziolavinio, nei minuti seguenti, prende in mano le redini della gara e costringe gli avversari e difendersi, nella maggior parte dei casi, con tutti i giocatori dietro la linea della palla. Al quarto d’ora di gioco, mister Tontini decide di cambiare la coppia offensiva: Bolletta e Vaudi rilevano rispettivamente Morabito e Giancana. La squadra anziate continua a fare la partita, ma a metà periodo si complica i propri piani a causa dell’espulsione di Lo Casto, il quale si vede sventagliare in faccia dall’arbitro il cartellino rosso per un fallo di reazione ai danni del neoentrato Caissutti. Nonostante l’inferiorità numerica, i ragazzi del presidente Castaldo gettano il cuore oltre l’ostacolo, si spingono a testa bassa in avanti nella speranza di fare bottino pieno, ma non riescono ad abbattere il muro eretto dai difensori apriliani. A dieci minuti dalla conclusione, tutto sommato, viene ristabilita la parità per quanto concerne il numero dei giocatori in campo: Quinzi commette un brutto fallo ai danni di un avversario e rimedia anche lui il cartellino rosso. La gara, nel finale, scivola via senza particolari sussulti. La squadra di Siracusa fa buona guardia. In pieno recupero, però, si verifica un episodio che non ha neanche bisogno della moviola per essere valutato e punisce oltremisura l’Aerklima Anziolavinio. Sugli sviluppi di una rimessa laterale, Raponi falcia da dietro il grintoso Serpa, commettendo un fallo da rigore solare per tutti, ma non per l’arbitro che, tra lo stupore generale, fa riprendere il gioco con una punizione a favore dei pontini. Da segnalare, infine, che poco prima del triplice fischio, il difensore tirrenico Schiavello viene espulso per proteste. La Clembofal, dunque, conquista un punto di platino, vanifica il tentativo di rimonta della squadra di Tontini, piuttosto contrariata a fine partita per il torto subito in pieno extra-time, e prosegue a vele spiegate il cammino verso il traguardo promozione.

Antonio Gravante

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