Una vittoria al cardiopalma. Ma dal peso specifico rilevante in ottica promozione. La Nuova Florida si aggiudica in extremis il derby pometino-ardeatino con i cugini dell’Unipomezia (2-3), balza al secondo posto in classifica e, nonostante un notevole dispendio di energie fisiche e mentali, arriva con il morale alto alla finalissima di Coppa Italia con la Cynthia 1920. La squadra di Bussone, quando ormai sembrava destinata a issare bandiera bianca di fronte ai ragazzi del presidente Valle, è stata protagonista di una fantastica rimonta nei minuti di recupero. Sotto di una rete al novantesimo giro di lancette, i biancorossi hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, hanno capovolto la situazione a proprio favore, grazie alle marcature di Scardola e Porfiri, e sono passati alla cassa a riscuotere tre punti di platino. Gli ardeatini, in virtù di tale exploit, conservano inalterato il gap dalla capolista Valle del Tevere, operano il sorpasso nei confronti dell’Astrea, travolta da un quadrato Montespaccato, e mantengono a distanza di sicurezza la temuta compagine pometina, che ha accusato una brusca frenata quando ormai aveva gettato le basi per un rientro in pompa magna nella lotta ai play-off. Passiamo alla gara. Complice un terreno di gioco piuttosto appesantito dalla copiosa pioggia cadute nelle ore precedenti al fischio d’inizio, la gara comincia senza particolari sussulti. La prima azione di rilievo si registra al minuto numero diciotto.
La Nuova Florida sfiora il vantaggio con Scardola, il quale vince il duello aereo con il diretto marcatore, sugli sviluppi di un corner battuto dal solito Piro, indirizza la sfera a fil di palo, ma si vede negare la gioia del gol da una chiazza d’acqua nei pressi della linea di porta. L’estremo difensore rossoblu Caruso, di conseguenza, fa suo il pallone e tira un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. La formazione allenata da Grossi replica agli avversari sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti campo. Il solito Chavez premia il movimento di Casciotti, il quale si inserisce con i tempi giusti in area di rigore ardeatina, ma sbaglia l’impatto con il pallone e fallisce una ghiotta opportunità per spezzare l’equilibrio. La sfida del Comunale cresce con il passare dei minuti. La Nuova Florida, poco più tardi, mette i brividi ai padroni di casa su punizione da circa venticinque metri. Lo specialista Massella calcia di collo pieno e costringe Caruso a una difficile presa bassa. La replica dei padroni di casa è immediata. Il generoso Porzi prova la conclusione da oltre trenta metri, ma esalta le doti di Andrea Giordani, bravo a distendersi in tuffo sulla sua destra e a rifugiarsi in angolo. Successivamente la squadra di Bussone, agevolata dai maggiori spazi concessi dai rossoblu, ha in un paio di circostanze la possibilità di far male di rimessa, ma Massella e soci peccano di cinismo e falliscono delle situazioni propizie. L’equilibrio si spezza in chiusura di primo tempo. L’Unipomezia passa a condurre per merito di Valle, il quale lascia abilmente sul posto Cerri, infila Giordani proteso in uscita con un delizioso “scavetto” e permette alla sua squadra sia di andare al riposo in vantaggio di una rete che con il morale alto. Costretta a inseguire il risultato, la Nuova Florida inizia la ripresa animata da una grande voglia di riscatto e, dopo tre minuti, perviene al pareggio con Tisei. Il numero dieci biancorosso, servito in profondità in maniera impeccabile da De Marchis, non lascia alcuna via di scampo a Caruso proteso in uscita.
Le due contendenti continuano ad affrontarsi a viso aperto e provano a sfruttare al meglio le rispettive caratteristiche tecniche. Il risultato cambia per la terza volta poco prima della mezzora. La squadra del presidente Valle trova la forza per passare di nuovo a condurre con Casciotti, il quale salta in area più alto di tutti, a seguito di un tiro dalla bandierina del solito Chavez, infila Andrea Giordani e fa esplodere di gioia il discreto pubblico di fede rossoblu presente in tribuna al Comunale. L’Unipomezia, nei minuti seguenti, contiene il veemente forcing dei ragazzi di Bussone e, usando un termine tennistico, fallisce il classico match-point in piena zona Cesarini. Il generoso capitan Valle si fa valere sulla corsia sinistra e, con grande sagacia tattica, serve in piena area Ramceski, il quale controlla bene il pallone, ma al momento della conclusione si vede contrastare in angolo da un superlativo Tamburlani. Tale episodio, tutto sommato, pesa come un macigno ai fini del punteggio finale. La Nuova Florida, infatti, non si dà per vinta e, nel primo dei sei minuti di recupero accordati dall’arbitro, applica alla lettera la famosa non scritta del calcio “gol mangiato, gol subito” e perviene al pareggio con Scardola, bravo a girare di testa in fondo al sacco una precisa punizione calciata dalla sinistra da Massella. Quando ormai la spartizione della posta sembrava il risultato più probabile, la formazione del presidente Marcucci riesce addirittura a spostare definitivamente l’ago della bilancia dalla propria parte per merito del neoentrato Porfiri, il quale incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali alla destra di Caruso con una conclusione di rara potenza e precisione dai venticinque metri, indossa le classiche vesti di match-winner, regala alla Nuova Florida tre punti preziosi e, di riflesso, costringe una generosa Unipomezia ad uscire mestamente dal campo a mani vuote.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
