La Racing Club Roma continua ad attraversare un periodo-no sotto il profilo dei risultati. La formazione del binomio Pezone-Giannichedda disputa una prova collettiva più che positiva per quantità e qualità, ma ancora una volta non riesce a raccogliere in proporzione per quanto seminato, si inchina su calcio di rigore a una cinica Carrarese (0-1) e si trova costretta a mandare giù il calice amaro dell’ottava sconfitta in dieci gare di campionato. La formazione toscana, nei primissimi minuti di gioco, esercita una lieve supremazia territoriale, ma i gialloverdi tengono bene il campo e non corrono alcun rischio. La squadra di Giannichedda alza gradualmente il baricentro e, a metà periodo, sfiora la marcatura con Taviani, il quale si inserisce con i tempi giusti nell’area di rigore avversaria, a seguito di una perentoria azione personale sull’out di destra di Selvaggio, indirizza con uno splendido colpo di testa la sfera a fil di palo, ma si vede negare la gioia del gol da Lagomarsini, il quale si esalta nella circostanza e, con un prodigioso intervento in tuffo, conserva inviolata la propria porta. La Racing Roma Club non molla la presa e, qualche giro di lancette più tardi, mette nuovamente i brividi ai rivali di turno sempre con Taviani, il quale calcia in porta dall’interno dell’area, ma angola troppo la conclusione. La sfera termina sul fondo. Presa per mano dagli elementi più rappresentativi, la Carrarese si spinge in avanti con maggiore regolarità e, poco prima del duplice fischio, imbastisce la prima azione degna di nota della gara con Miracoli, il quale ha sui piedi la palla del possibile vantaggio, ma pecca di cinismo da posizione più che favorevole, alza leggermente la mira e getta alle ortiche la chiara occasione da gol. La compagine capitolina comincia con il piglio giusto il secondo tempo e sfiora la marcatura con Taviani e Ricciardi. Il primo esalta ancora di testa i riflessi di Lagomarsini, bravo a sua volta a rifugiarsi in corner, mentre il secondo, sul susseguente tiro dalla bandierina, non inquadra dal limite dell’area lo spazio delimitato dai tre legni. L’equilibrio si interrompe al quarto d’ora. Nel momento di maggior pressione dei gialloverdi, la Carrarese fa del cinismo la sua dote principale e sblocca il punteggio su calcio di rigore, assegnato dall’arbitro per un fallo commesso da Vastola ai danni di Floriano. Sul dischetto si presenta lo stesso Floriano, il quale spiazza Savelloni e regala il prezioso vantaggio alla sua squadra. La formazione allenata da Giannichedda riparte di slancio nella speranza di raddrizzare le sorti della gara e, poco prima della mezzora, reclama un penalty per un contatto in area tra Ricciardi e Provesi. L’arbitro, però, non è dello stesso avviso e respinge le proteste dei capitolini. La Racing Club Roma, nei restanti minuti di gioco, produce il massimo sforzo, ma non riesce a recuperare la rete di svantaggio, incassa l’ottava sconfitta in campionato e, per forza di cose, rimanda a data da destinarsi la scalata verso una posizione di classifica più tranquilla e rapportata alle proprie potenzialità tecnico-tattiche.
Antonio Gravante
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