Animata dalla ferma volontà di dare una sferzata al proprio ruolino di marcia, la matricola Racing Roma Club sfodera una prova collettiva maiuscola, conquista un punto di platino con l’indiscussa capolista Alessandria (1-1) e dimostra di avere le credenziali per sollevarsi dai bassifondi della graduatoria e strappare la riconferma in Lega Pro, obiettivo primario per questa stagione dello staff dirigenziale capitolino. La formazione del presidente Pezone, tutto sommato, è stata proprio a un passo dalla grande impresa: la regina del girone ha evitato la prima sconfitta in campionato quando mancava soltanto un minuto al triplice fischio dell’arbitro. Mister Giannichedda, per l’occasione, propone Vastola al centro della difesa e Ricciardi come vertice basso del pacchetto mediano. Tali mosse, come al solito, si rivelano azzeccate. La squadra gialloverde ha un ottimo impatto sulla gara e, grazie a un perfetto equilibrio tra i reparti, conserva saldamente in mano il pallino del gioco per l’intero arco della prima frazione. La Racing Roma Club, dopo soltanto sette minuti, ha una ghiotta opportunità per spezzare l’equilibrio con Maestrelli, il quale si presenta a tu per tu con il portiere rivale sugli sviluppi di una rapida ripartenza, ma pecca di cinismo al momento della conclusione in porta e, tra lo sconforto dei propri sostenitori, spedisce clamorosamente la sfera sul fondo. La compagine capitolina, poco più tardi, fallisce un’altra occasione nitida da gol con De Sousa. Il capitano intercetta un errato disimpegno di Vannucchi, ma a dispetto delle sue comprovate doti realizzative imita Maestrelli e fallisce il bersaglio grosso. La terza e ultima azione di rilievo del primo tempo è sempre di marca gialloverde: Ricciardi carica il sinistro, ma questa volta trova puntuale alla presa Vannucchi, bravo ad evitare il peggio con un intervento dell’elevato coefficiente di difficoltà. L’Alessandria, invece, stenta a carburare, non riesce a sfruttare al meglio le proprie qualità tecnico-tattiche e, tra lo stupore generale, archivia la frazione d’apertura senza aver imbastito alcuna occasione degna di nota. Fermamente intenzionata a muovere la classifica, la Racing Roma Club comincia la ripresa con la giusta carica agonistica e sfiora la marcatura con Proietti, il quale calcia in pratica a botta sicura da distanza ravvicinata, ma Vannucchi sventa la minaccia con un prodigioso intervento d’istinto e lascia il punteggio in perfetto equilibrio. Successivamente la squadra del presidente Pezone continua a fare la partita e, al tredicesimo giro di orologio, legittima un maggior predominio territoriale per merito di Massimo, il quale elude l’intervento dei difensori avversari grazie alla collaborazione di Loglio, entra in area e trafigge Vannucchi proteso in uscita. L’Alessandria, a quel punto, ha una generosa reazione, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici metri nonostante i tre cambi operati dal proprio tecnico. Macellari e compagni fanno buona guardia e consentono a Savelloni di non essere mai chiamato seriamente in causa. Quando ormai stavano per cominciare a scorrere i titoli di coda, i capitolini devono mandare giù il calice amaro della rimonta della capolista. La squadra allenata da Braglia evita in extremis la prima sconfitta in campionato per merito di Gonzalez. Il talentuoso giocatore piemontese, un minuto prima del triplice fischio, trasforma con una conclusione di potenza un calcio da fermo da posizione defilata e permette alla propria squadra di prolungare a dodici giornate la striscia positiva stagionale. La Racing Roma Club, per forza di cose, passa alla cassa a riscuotere un punto. Tale risultato, alla luce della notevole caratura tecnica dell’Alessandria, è la giusta dimostrazione che capitan De Sousa e compagni hanno le carte in regola per risalire la china della classifica. L’imperativo, di conseguenza, è continuare a lavorare sodo, seguire alla lettera le direttive di mister Giannichedda e credere nei propri mezzi.
Antonio Gravante
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