Un pareggio al cardiopalma. Frutto di una gara ricca di emozioni e molto valida sotto il profilo del gioco. Virtus Ardea e C.S. Primavera si spartiscono la posta in palio sul manto sintetico del “Maniscalco” (2-2), si fanno apprezzare per la bontà dei rispettivi organici e dimostrano di avere i requisiti per disputare entrambe una stagione da protagoniste. Il verdetto del campo, tutto sommato, lascia l’amaro in bocca alla squadra del presidente Ceccaroni, che ha subito la rimonta dei rutuli nel quarto dei cinque minuti di recupero accordati dall’arbitro. La formazione di Andrea Del Grosso, tutto sommato, ha avuto il merito di non darsi mai per vinta, ha lottato con cuore e grinta su ogni pallone nel momento topico del match e alla fine ha trovato la giocata giusta per racimolare in extremis un punto molto importante per il morale. La Virtus Ardea, in virtù di tale exploit, si attesta nella scia delle battistrada Indomita Pomezia e Real Velletri, mentre la compagine apriliana muove per la prima volta la classifica dopo la netta sconfitta incassata all’esordio contro la squadra cara ai presidenti Padula e Spina. La prima parte della gara è nettamente di marca apriliana. La formazione allenata da Luigi Lombardi trova rapidamente il giusto equilibrio tra i reparti e, nella prima mezzora, mette più volte in apprensione il pacchetto arretrato rivale. A portare i primi assalti alla porta ardeatina sono i soliti Celiani e Triola, i quali falliscono di poco il bersaglio grosso dalla media distanza. Successivamente si mette in mostra di nuovo Celiani, piuttosto motivato a giocare su un rettangolo di gioco che, qualche anno fa, l’ha visto assoluto protagonista con la casacca dell’Unipomezia. Il prolifico attaccante si districa al meglio tra due avversari, entra in area, ma si vede chiudere lo specchio della porta dal bravo Politi. Trascorrono pochi minuti è l’occasione giusta per spezzare l’equilibrio capita a Triola. Il talentuoso giocatore pontino, però, pecca di cinismo a tu per tu con Politi e si vede respingere la conclusione dal numero uno ardeatino. La Virtus Ardea cresce con il passare dei minuti, chiude la prima frazione in avanti e va due volte vicinissima alla marcatura con Fedeli e Vona, i quali tentano la giocata di classe dal limite dell’area, ma spediscono la sfera di poco a lato della porta custodita da Scalibastri. La gara si sblocca ad inizio ripresa. Il C.S. Primavera passa a condurre per merito di Zotti, il quale indovina l’angolino basso più lontano con una precisa conclusione nei pressi della linea che delimita l’area di rigore. La formazione del presidente Stazi si rimbocca le maniche, avanza il baricentro e, al quarto d’ora, perviene al pareggio su calcio di rigore, decretato dal fischietto capitolino per un fallo commesso ai danni di Vallesi. Ad incaricarsi della trasformazione è lo specialista Fedeli, il quale non lascia alcuna via di scampo a Scalibastri con una chirurgica conclusione angolata. La sfera sbatte sul palo interno e termina in fondo al sacco. La gara, a quel punto, sale ulteriormente di tono. Le due contendenti si affrontano a viso aperto nella speranza di ottenere più punti possibili. Il C.S. Primavera, a metà periodo, sposta nuovamente l’ago della bilancia dalla propria parte con Celiani, il quale trasforma, con un’esecuzione perfetta, un calcio di rigore e si toglie la soddisfazione personale di siglare la prima rete con la sua nuova squadra. La Virtus Ardea, a quel punto, non si dà per vinta, produce il massimo sforzo e, a cinque minuti dal triplice fischio, ha la possibilità di pareggiare i conti a seguito del terzo penalty di giornata accordato dall’arbitro. Sul dischetto si presenta di nuovo Fedeli, il quale calcia sempre alla destra di Scalibastri. Il portiere apriliano neutralizza la conclusione, ma si vede vanificare lo strepitoso gesto atletico dal signor Di Donato di Roma 2 a causa dell’ingresso in area di svariati giocatori. Tutto da rifare. Dunque. La sfida tra Fedeli e Scalibastri si ripete. Il numero sette ardeatino decide di non cambiare angolo, calcia a mezza altezza alla sua sinistra, ma l’estremo difensore apriliano capisce le sue intenzioni, respinge la sfera e consente alla sua squadra di rimanere in vantaggio. Nonostante il morale sotto i tacchi per la grande occasione fallita, la Virtus Ardea si riversa a pieno organico in avanti e, al quarto dei cinque minuti di recupero, trova la forza per rimettere le cose a posto con Tortora. L’ex centrocampista del Pomezia Calcio infila la sfera a fil di palo con una precisa conclusione dall’altezza del dischetto del rigore, regala alla propria squadra un prezioso pareggio e, di riflesso, costringe il C.S. Primavera a tornare a casa con un punto in tasca.
Antonio Gravante
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