La Virtus Ardea prosegue il cammino perfetto nel nuovo anno solare. Dopo aver battuto di misura il Giulianello, la formazione allenata dal binomio Gagliardi-Di Venosa sbanca in extremis l’ostico rettangolo di gioco della Pro Calcio Cecchina (2-3), compagine tra le più attrezzate del girone, e dimostra di avere i giusti requisiti per togliersi molte soddisfazioni nella seconda fase del campionato. L’asso nella manica dei rutuli si è rivelato Manuele Amici, il quale ha indossato, in pieno extra-time, le classiche vesti di match-winner e ha permesso alla propria squadra sia di fare lo sgambetto a un’avversaria di assoluto valore che di rialzare le proprie quotazioni stagionali. Dopo una prima fase piuttosto equilibrata, la formazione castellana passa a condurre con il bomber Spinosa, il quale sfrutta al meglio un passaggio filtrante di David, trafigge l’incolpevole Parente e rimpingua ulteriormente il bottino di gol personale stagionale. La Virtus Ardea, a quel punto, ha una generosa reazione e, alla mezzora esatta, perviene al pareggio su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo da ultimo uomo commesso da Orazi ai danni di Alessandro Gagliardi lanciato a rete. La punizione, tutto sommato, è doppia per la squadra di Patrizi, che subisce anche l’espulsione del difensore e si trova costretta a giocare i restanti due terzi di gara in inferiorità numerica. Sul dischetto si presenta lo specialista Di Fabio, il quale non lascia alcuna via di scampo a Mancini e riporta la contesa sui binari di perfetto equilibrio. La Pro Calcio Cecchina, nonostante l’inferiorità numerica, riparte di slancio nella ripresa e, dopo pochi minuti, passa per la seconda volta in vantaggio grazie un guizzo vincente di Martellacci, giocatore che nel corso della sua carriera ha scritto molte pagine importanti del calcio regionale. La punta castellana, con un passato anche nelle fila del Pomezia Calcio, risolve da autentico opportunista un concitato batti e ribatti nell’area rutula, infila l’incolpevole Parente e si conferma una pedina inamovibile dello scacchiere di mister Patrizi. Animata da una grande voglia di riscatto, la formazione guidata da Gagliardi-Di Venosa si rimbocca con umiltà le maniche e, a metà periodo, usufruisce di un secondo penalty per un fallo commesso ai danni di Di Lanno. Ad incaricarsi della trasformazione è sempre Di Fabio, il quale deposita la sfera in fondo al sacco e si conferma un cecchino infallibile dagli undici metri. Quando ormai la gara sembrava incanalata verso una salomonica divisione della posta in palio, la Virtus Ardea riesce a spostare definitivamente l’ago della bilancia dalla propria parte, in pieno recupero, per merito di Amici, il quale controlla alla perfezione un cross dalla corsia destra di Venditti, incastra la sfera sotto l’incrocio di pali e consente alla sua squadra di conquistare tre punti dal peso specifico rilevante sia per il morale che per la classifica.
Antonio Gravante
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