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L’Airone vince in extremis: Ripa piega la Città di Aprilia

5673 AIRONE ARDEA Prima Categoria RIPA THOMAS

Il massimo risultato con il minimo sforzo. L’Airone Ardea capitalizza al meglio l’unico tiro nello specchio della porta durante l’intero arco della gara, costringe alla resa la generosa Città di Aprilia (1-0) e rientra nel gruppetto delle immediate inseguitrici delle tre battistrada. A griffare la preziosa vittoria del “Maniscalco” è stato il difensore centrale Thomas Ripa, il quale ha girato di testa in rete, in piena zona Cesarini, un preciso corner di Zanobi, ha permesso alla propria squadra di riprendere quota in classifica generale e, di riflesso, ha costretto gli apriliani a mandare giù il calice amaro di una sconfitta, la quinta in sette giornate di campionato, che ha il classico sapore della beffa. Il trainer rutulo, Pasquale Romagnuolo, si affida al 4-4-2, ma a seguito della pesante defezione di Innocenzi, si trova costretto a rivedere il proprio pacchetto arretrato. Davanti alla porta difesa da Leggio, il tecnico rossoblu impiega Draisci e Ripa come difensori centrali, Arbotto nell’inedito ruolo di esterno basso di destra e Muse ad agire sul versante di sinistra. Come preventivato alla vigilia, l’allenatore rutulo si affida, nella zona nevralgica, al classico “rombo” con l’esperto De Bardi come vertice basso, Foti e Fabbroni intermedi e Zanobi sulla trequarti per supportare al meglio il tandem d’attacco composto da Politi e Pavlyk. Il trainer apriliano, Roberto Cavicchioli, risponde con il 4-3-3 e, a seguito del forfait di Raucci, conferma Gazzino tra i pali, protetto da un pacchetto arretrato formato da destra a sinistra da Fabrizi, Luciani, Cappelletto e Castagnacci. Il coach blaugrana, invece, propone in mezzo al campo il terzetto composto da De Santis, Di Bernardo e Giurelli, mentre in avanti gli esterni Ambrosi e Mango hanno il compito di dar manforte a Maldone, schierato come principale terminale offensivo. La prima parte della gara, tutto sommato, riserva poche emozioni: le due contendenti si affrontano in prevalenza a centrocampo e faticano a trovare i varchi giusti per finalizzare la manovra a causa dell’ermeticità dei due schieramenti difensivi, bravi a vincere nettamente il confronto a distanza con i rispettivi attaccanti rivali. A rompere gli indugi è la Città di Aprilia, che si rende pericolosa sugli sviluppi di una bella giocata per vie verticali. Il grintoso Castagnacci, dalla sua zona di competenza, serve sulla trequarti campo Ambrosi, il quale converge al centro dalla destra, prende la mira e prova la conclusione dal limite dell’area: la sfera termina di poco a lato della porta difesa da Leggio. Sul susseguente ribaltamento di fronte, l’Airone Ardea replica con De Bardi, il quale tenta il tiro dai venticinque metri, ma non centra il bersaglio grosso. A metà periodo, invece, la compagine rutula ha una buona chance su punizione dal limite dell’area. Lo specialista Muse prova la conclusione di precisione, ma spedisce il pallone un metro distante dal palo di sinistra della porta difesa da Gazzino. La formazione del presidente Introcaso, cinque minuti più tardi, mette nuovamente i brividi agli apriliani con una splendida giocata sull’asse Arbotto-Pavlyk. Il cursore rossoblu, dalla propria metà campo, lancia in profondità l’attaccante, che addomestica la sfera, entra in area, ma da posizione più che favorevole opta per la conclusione di potenza e sbaglia clamorosamente la mira. L’ultimo episodio di rilievo della frazione d’apertura, invece, è della squadra di Cavicchioli: Mango calcia perfettamente di sinistro una punizione dal lato corto dell’area e prova a sorprendere Leggio sul primo palo, ma il numero uno rutulo, facendo leva su un ottimo piazzamento, si rifugia in angolo. Ad inizio ripresa, la Città di Aprilia mette nuovamente i brividi agli ardeatini. Il solito Mango, da posizione leggermente defilata, calcia al volo dall’interno dell’area e costringe l’estremo difensore rossoblu a un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà. Sulla susseguente ribattuta, l’esperto Muse anticipa Maldone e sventa definitivamente la minaccia. L’Airone Ardea, a metà periodo, ha una buona chance sugli sviluppi di un’azione lineare: Marrocco serve sulla destra l’accorrente Arbotto, il quale calcia in porta di prima intenzione, ma non centra di poco il bersaglio grosso. La compagine apriliana, nonostante l’uscita di scena di De Sanctis, continua a tenere molto bene il campo e mette nuovamente i brividi agli avversari con una bella manovra impostata sulla corsia di destra. Il neoentrato Iasparrone serve nei pressi del vertice dell’area Maldone, il quale si districa al meglio palla al piede e favorisce l’inserimento di Ambrosi, che a sua volta tenta la conclusione da posizione decentrata, ma pecca di cinismo e non indovina lo specchio della porta. In piena zona Cesarini, invece, l’Airone Ardea mette i brividi agli apriliani a seguito di una rimessa laterale: Muse serve in piena area Renzaglia, il quale calcia in porta da posizione favorevole, ma guadagna solamente un angolo. Dal susseguente tiro dalla bandierina, tuttavia, la gara si sblocca. La formazione del presidente Introcaso passa in vantaggio con Ripa, bravo a girare di testa in rete un corner battuto da Zanobi, complice un’approssimativa marcatura dei difensori blaugrana. Sulle ali dell’entusiasmo, i rutuli gestiscono con autorità il risultato nei restanti minuti di gioco e costringono Di Bernardo e soci, per l’ennesima volta stagionale, ad incassare una sconfitta immeritata. Il pareggio, tutto sommato, avrebbe rispecchiato meglio l’andamento della gara. Ma il calcio è fatto anche di episodi. L’Airone Ardea, di conseguenza, passa alla cassa a riscuotere il massimo della posta in palio, mentre la Città di Aprilia, tra mille recriminazioni, non può fare altro che incrementare a cinque il numero delle battute d’arresto in campionato.

Antonio Gravante

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