
Anno Nuovo. Vita vecchia. Il fanalino di coda Anzio Calcio riprende nel peggiore dei modi le fatiche di campionato dopo la sosta osservata per le festività natalizie, incassa una pesante sconfitta sul rettangolo di gioco di un quadrato Cassino (4-1) e prolunga la striscia negativa stagionale. La squadra allenata da Urbano, nel corso della prima frazione, esercita una leggera supremazia territoriale, ma non riesce a far breccia nell’attenta difesa portodanzese. Le due contendenti, di conseguenza, vanno al riposo sul punteggio di partenza. Il Cassino forza ulteriormente il ritmo alla ripresa delle ostilità e, dopo aver sfiorato la marcatura con Scibilia, il quale lambisce il palo della porta custodita da Rizzaro, passa a condurre per merito di Marcheggiani, cinico a risolvere nel migliore dei modi un concitato batti e ribatti in piena area tirrenica sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. I padroni di casa, alla mezzora esatta, raddoppiano grazie a una sontuosa giocata di Marcheggiani. La punta cassinate nota Rizzaro leggermente fuori dai pali, calcia direttamente in porta da oltre quaranta metri, fa centro con una parabola perfetta e legittima di ricoprire a pieno titolo il ruolo di capocannoniere del girone sardo-laziale. Sotto di due reti, l’Anzio Calcio ha una generosa reazione e dimezza le distanze con Labate, bravo a girare in rete, con un delizioso esterno destro, una punizione battuta dalla trequarti campo da Faiello. La formazione guidata da Urbano, onde evitare spiacevoli sorprese, riprende in mano le redini del gioco e mette al sicuro il risultato con Prisco, il quale finalizza da pochi passi un pregevole spunto personale sulla corsia destra di Camara. Il Cassino, allo scadere, chiude definitivamente i conti con lo stesso Prisco. Il prolifico attaccante si procura e trasforma un calcio di rigore, permette alla propria squadra di ottenere una vittoria di larga misura e, di riflesso, costringe l’Anzio Calcio a tornare a casa con quattro reti sul groppone.
Antonio Gravante
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