L’Anzio Calcio mette in carniere un altro punto prezioso. La formazione allenata da Gaetano D’Agostino ottiene un prezioso pareggio in rimonta nella tana dell’Herculaneum (1-1), inanella il quarto risultato utile consecutivo, dopo i pareggi conseguiti con il Manfredonia e il Potenza e la vittoria con il San Severo, e prosegue con piglio autoritario l’ascesa verso una posizione di classifica più rapportata alle proprie potenzialità tecnico-tattiche. Capitan Rizzaro e compagni, a seguito di tale risultato, agganciano a quota dieci punti lo stesso San Severo, costretto a sua volta a issare bandiera bianca di fronte al lanciatissimo Bisceglie, terza forza del girone alle spalle delle battistrada Gravina e Trastevere. Le due contendenti scendono in campo con un modulo speculare: Campana e D’Agostino si affidano entrambi al 4-3-3. Come preventivato alla vigilia, il tecnico neroniano conferma in avanti il baby Bernardotto, supportato sulle corsie esterne da Del Vecchio e Giampaolo. La prima frazione risulta sostanzialmente equilibrata e si registrano pochi spunti degni di nota. La squadra del presidente Rizzaro rompe gli indugi, all’ottavo giro di orologio, con il generoso Bernardotto, il quale ha sui piedi la palla del possibile vantaggio, si presenta a tu per tu con Mennella, ma si fa ipnotizzare dall’estremo difensore campano, bravo a sua volta a chiudere lo specchio della porta al promettente attaccante rivale. L’Herculaneum, invece, fa del cinismo la sua dote principale e, alla mezzora esatta, sblocca il risultato alla prima occasione propizia con il baby Adamo, il quale riceve palla da Falanga e, con una conclusione di prima intenzione, non lascia alcuna via di scampo all’incolpevole Rizzaro. L’ultimo episodio di rilievo del primo tempo si registra a ridosso dell’intervallo. La compagine vesuviana rimane in dieci per l’espulsione di Buondonno, il quale rimedia il secondo cartellino giallo e costringe i suoi compagni e giocare metà gara in dieci contro undici. Agevolato nel proprio compito dal fatto di giocare con un uomo in più, l’Anzio Calcio riparte di slancio nella ripresa e, dopo soltanto quattro minuti, va vicinissimo al pareggio. Il generoso Lauri colpisce il palo della porta difesa da Mennella e, poi, sulla susseguente ribattuta Bernardotto fa centro con un comodo tap-in da distanza ravvicinata. Il guizzo vincente del giovane attaccante portodanzese, però, viene vanificato dalla segnalazione per off-side del guardalinee. Il fischietto di Ascoli Piceno, di conseguenza, non convalida la marcatura. Malgrado l’inferiorità numerica, l’Herculaneum gestisce senza particolari patemi d’animo il minimo vantaggio e, nella fase centrale del tempo, reclama un penalty per un contatto in area tra Pianese e un difensore neroniano. Il direttore di gara, però, non ravvisa gli estremi per l’assegnazione del calcio di rigore. La squadra allenata da D’Agostino, non avendo in pratica nulla da perdere, continua a disputare la sua onesta partita e, a cinque minuti dalla conclusione, perviene al pareggio con il difensore Silvagni, bravo a farsi valere nell’area di rigore campana sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina e a trafiggere con un preciso colpo di testa l’attonito Mennella. Galvanizzato nel morale, l’Anzio Calcio, nei restanti giri di lancette, rispetta alla lettera le direttive del proprio tecnico, respinge il veemente forcing degli avversari di turno e corona il sogno nel cassetto di prolungare a quattro giornate la serie positiva.
Antonio Gravante
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