Il fanalino di coda Anziolavinio continua a collezionare sconfitte. La formazione allenata da Giuseppe Guida rimedia, tra le mura amiche del Bruschini, un punteggio tennistico dalla vicecapolista Viterbese (0-6), dà un altro dispiacere ai propri affezionatissimi sostenitori e si avvia mestamente verso il declassamento nel campionato di Eccellenza. La formazione neroniana, a sei giornate dalla conclusione della stagione regolare, accusa quindici lunghezze di ritardo dal Palestrina, terzultima forza del raggruppamento, e per forza di cose ha più di un piede sul massimo palcoscenico calcistico regionale. Motivati a non fare sconti, i ragazzi allenati da Maurizio Ianni scendono in campo con la massima concentrazione e impiegano soltanto sei minuti per indirizzare la gara nei binari più congeniali con Giannone, il quale trasforma magistralmente un calcio di punizione dal limite dell’area. Successivamente la Viterbese continua a fare la partita e, al quarto d’ora, allunga nel punteggio grazie al difensore Tuniz, il quale svetta in area più alto di tutti, trafigge con un perentorio colpo di testa Rizzaro e permette alla sua squadra di giocare una gara tutta in discesa. Nei restanti due terzi della frazione d’apertura, la Viterbese alza leggermente il piede dal pedale dell’acceleratore, ma gestisce con piglio autoritario il duplice vantaggio e arriva all’intervallo con il morale alto. Dopo pochi minuti dal rientro in campo dagli spogliatoi, l’Anziolavinio rimane in dieci per l’espulsione di Nanni, allontanato dall’arbitro per un brutto fallo commesso ai danni di Giannone, e di fatto finisce in balia degli avversari di turno. La compagine gialloblu, due minuti più tardi, sfrutta al meglio la superiorità numerica e realizza la terza rete con Neglia, il quale capitalizza al massimo un assist di Pero Nullo a trafigge Rizzaro da pochi passi. Nonostante il rassicurante margine di vantaggio, la Viterbese continua a spingersi con regolarità in avanti e, a metà tempo, fa centro per la quarta volta con Morini, il quale si procura e trasforma un calcio di rigore. Trascorrono soltanto centoventi secondi e la squadra di Guida rimane addirittura in dieci: Cacioli commette un brutto fallo ai danni di Assenzio e raggiunge anzitempo sotto la doccia Nanni. La vicecapolista, di conseguenza, gioca in pratica sul velluto le restanti fasi di gioco, rimpingua ulteriormente il bottino di gol, a seguito di un’autorete di Ugolini e della marcatura di Assenzio, e costringe l’Anziolavinio a incassare una sconfitta piuttosto pesante nelle proporzioni.
Antonio Gravante
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