Colpaccio riuscito. L’Aprilia Racing Club continua a tenere pigiato a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore, si aggiudica di stretta misura l’atteso derby con i blasonati cugini del Latina (0-1), centra la seconda vittoria consecutiva della gestione Feola e prosegue con piglio autoritario l’ascesa in classifica generale. La squadra del presidente Pezone, in virtù di tale risultato, riduce solamente a tre lunghezze il gap dalla vetta, presieduta dalla nuova coppia formata da Trastevere e Avellino, aggancia al sesto posto il Monterosi e dimostra di avere le giuste credenziali per stazionare stabilmente nelle sfere nobili della graduatoria. La sfida dello stadio “Francioni” stenta a decollare: le due contendenti si affrontano a lungo nella zona nevralgica del campo. Dopo ventidue minuti inferiori alle aspettative sul piano del gioco, l’Aprilia Racing Club ha una buona chance con Lillo, il quale si presenta minaccioso in area, favorito da una leggerezza difensiva dei nerazzurri, ma sbaglia clamorosamente la mira e spedisce la sfera sul fondo. Il Latina, pochi minuti più tardi, replica alle rondinelle con Tiscione, il quale fallisce il bersaglio grosso da posizione favorevole. Il punteggio si sblocca alla mezzora esatta. L’Aprilia Racing Club passa a condurre su calcio piazzato dai venticinque metri. Lo specialista Olivera indovina l’incrocio dei pali con un destro maligno che si insacca sotto l’incrocio dei pali più lontano. Il capitano biancoceleste, in segno di rispetto per la sua ex squadra, non esulta per la prodezza balistica, ma logicamente fa esplodere di gioia il discreto pubblico di Aprilia presente in tribuna. La formazione allenata da Feola, nei minuti seguenti, continua a fare la partita e mette in apprensione gli avversari con Lillo e Russo, i quali difettano nella mira e gettano alle ortiche delle occasioni propizie. Il Latina, invece, costruisce soltanto un’azione di rilievo: Galasso sfiora l’incrocio dei pali della porta custodita da Saglietti. Prima dell’intervallo, tutto sommato, si registra uno degli episodi chiave della gara. Patti e De Martino protestano dopo un duro scontro di gioco, ma il centrocampista nerazzurro esagera nei toni e si vede sventagliare in faccia il cartellino rosso del fischietto di Bari e costringe la sua squadra a guadagnare gli spogliatoi in inferiorità numerica. Dopo l’intervallo, l’Aprilia Racing Club gestisce senza eccessivi patemi d’animo la situazione favorevole e non concede praticamente nulla ai cugini. Mister Parlato, in ogni modo, prova a cambiare più volte modulo di gioco, nel corso della ripresa, nell’intento di creare densità nell’area di rigore biancoceleste. La sua squadra, nonostante gli sforzi profusi, non riesce a far breccia nella solida retroguardia avversaria. L’Aprilia Racing Club, dunque, centra un risultato importante non soltanto per campanilismo, si sblocca sotto il profilo psicologico lontano dalle mura amiche del Quinto Ricci e sembra aver finalmente ingranato la marcia giusta per dare continuità ai propri risultati.
Antonio Gravante
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