Fermamente intenzionata a riprendere la retta via dopo il pesante passaggio a vuoto accusato nel turno precedente sul campo della lanciatissima capolista Lupa Castelli Romani, l’Aprilia centra in pieno l’obiettivo minimo nella sfida del “Quinto Ricci” con il temuto San Cesareo (0-0), racimola un punto prezioso contro una delle compagini di maggiore caratura tecnica del girone e si conferma, con pieno merito, al quarto posto in classifica a pari merito proprio con la squadra allenata da Perrotti. Il punteggio ad occhiali, tutto sommato, è il frutto di una gara sostanzialmente equilibrata, che ha riservato poche emozioni agli sportivi presenti in tribuna. L’undici di Fattori, a dire il vero, si è espresso leggermente al di sotto delle proprie potenzialità, ma è giusto riconoscere i meriti degli avversari, i quali si sono fatti apprezzare per un’ottima organizzazione di gioco e per alcune individualità veramente interessanti. Dopo una lunga fase di studio, il San Cesareo alza gradualmente il ritmo e, in chiusura di primo tempo, sfiora due volte la marcatura. La prima occasione degna di nota dell’incontro, tutto sommato, si registra al minuto numero trentacinque: il bomber Pascu, a seguito di una pregevole triangolazione a centrocampo tra Luciani e Merlonghi, si presenta minaccioso in area di rigore, ma a dispetto delle sue doti realizzative pecca di cinismo e spedisce la sfera sul fondo. Un minuto più tardi, invece, il San Cesareo sfiora la marcatura su calcio piazzato. Lo specialista Merlonghi effettua una splendida conclusione a giro, ma si vede negare la gioia del gol dalla traversa a Caruso battuto. La ripresa, per grandi linee, ricalca la prima frazione di gioco. La compagine allenata da Perrotti, presa per mano dagli elementi di maggiore caratura tecnica, continua a esercitare una lieve supremazia territoriale e costringe Roversi e soci a replicare più che altro di rimessa. La gara, però, non si schioda dal punteggio di partenza: le rondinelle chiudono, con grande mestiere, tutti i varchi agli avanti rivali e rischiano di capitolare soltanto a metà periodo quando Montesi prova la conclusione dal limite dell’area. L’attento Caruso, ben piazzato tra i pali, però, si conferma all’altezza della situazione, si distende in tuffo e conserva inviolata la sua porta con una provvidenziale deviazione in angolo. Alla mezzora esatta, invece, l’Aprilia si complica leggermente i propri piani: Maola commette fallo da ultimo uomo ai danni di un avversario lanciato a rete e, come da regolamento, rimedia il cartellino rosso dal signor Cavallina della sezione di Parma. Costretta a giocare le restanti fasi del match con un uomo in mano, la squadra pontina arretra ulteriormente il baricentro, ma riesce a fare buona guardia sino al triplice fischio dell’arbitro e conquista un punto molto importante sia per la classifica che per il morale.
Antonio Gravante
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