Un’incornata vincente del bomber Roversi, a quattro minuti dal triplice fischio, consente all’Aprilia di aggiudicarsi la sfida esterna con il generoso fanalino di coda Anziolavinio (0-1), inanellare la terza vittoria in altrettante gare disputate nel girone di ritorno e di confermarsi quinta forza del raggruppamento. La formazione neroniana, di conseguenza, nonostante gli sforzi profusi, esce dal campo anche in questo caso a mani vuote e, tra mille recriminazioni, vede sempre più allungarsi minacciosa l’ombra del declassamento nel palcoscenico regionale. Nanni e compagni, a dire il vero, non hanno accumulato in questo turno ulteriori punti di ritardo nei confronti del Terracina e del Palestrina, battute rispettivamente dal Fondi e dalla Cynthia 1920, ma hanno vanificato altri novanta minuti per assottigliare il gap dalla zona play-out. Le rondinelle, dal canto loro, ciniche a spostare del tutto l’ago della bilancia dalla rispettiva parte quando ormai la gara sembrava indirizzata verso la salomonica spartizione della posta, hanno proseguito a vele spiegate il proprio cammino, hanno consolidato il piazzamento nelle sfere nobili della graduatoria e si sono tolte la soddisfazione di uscire per la terza volta consecutiva dal campo con la porta inviolata. Passiamo alla cronaca. Dopo una conclusione di Cannariato, dal limite dell’area, bloccata senza problemi da Rizzaro, l’Anziolavinio si fa preferire nella zona mediana e va due volte pericolosamente al tiro con Mastrosanti e Fischetti, ma entrambi non centrano per poco il bersaglio grosso. La compagine neroniana, a riprova di una leggera supremazia territoriale, poco prima della mezzora, ha un’altra buona chance per spezzare l’equilibrio: Buonocore, favorito da una sponda di Mastrosanti, carica il sinistro dal limite dell’area, ma sbaglia leggermente la mira e spedisce la sfera sul fondo. L’Aprilia, in ogni modo, non sta soltanto a guardare e, cinque minuti più tardi, replica ai tirrenici sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina con Montella. Il difensore sfugge abilmente alla marcatura di un avversario, colpisce di testa nei pressi del secondo palo, ma alza troppo la mira. La ripresa, tutto sommato, si apre sotto il segno dell’Anziolavinio, che dopo soltanto un minuto sfiora la marcatura con Tomei, il quale prova a risolvere un concitato batti e ribatti in area pontina, ma non riesce a trovare la giocata vincente e manda il pallone poco distante del palo alla destra di Caruso. La risposta della squadra di Fattori, tutto sommato, è immediata. L’esperto Esposito, direttamente su calcio da fermo, costringe Rizzaro alla deviazione in angolo. Decisa a non fare sconti, l’Aprilia esegue alla lettera le direttive dalla panchina e, al quarto d’ora, sfiora la marcatura con Roversi, il quale gira di testa in porta un preciso cross di Giangrande, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata: la sfera bacia la faccia interna di entrambi i pali e termina sul fondo. Le rondinelle, nella fase centrale del tempo, continuano a tenere molto bene il campo e, un minuto prima della mezzora, hanno la possibilità di spezzare l’equilibrio su rigore, decretato dal fischietto abruzzese per un fallo commesso da Ugolini ai danni di Pagliaroli. Ad incaricarsi della trasformazione è il difensore Esposito, il quale opta per un’esecuzione di giustezza, ma si fa ipnotizzare dall’ottimo Rizzaro, bravo a capire le intenzioni del rigorista avversario e a permettere alla sua squadra di non andare sotto nel punteggio. La squadra di Fattori, malgrado il morale sotto i tacchi per aver prolungato a cinque il numero degli errori dagli undici metri in questa stagione, continua a credere nei propri mezzi e, pochi minuti più tardi, sfiora il vantaggio con Cannariato, il quale colpisce in pieno la traversa direttamente su calcio piazzato. A quattro minuti dal triplice fischio, alla resa dei conti, si registra il momento topico della gara. L’Aprilia realizza la rete della vittoria con Roversi, il quale gira di testa in fondo al sacco un cross di Cannariato e si toglie la soddisfazione personale sia di indossare ancora una volta le vesti di match-winner che di realizzare la tredicesima rete in campionato. Pungolato nell’orgoglio, l’Anziolavinio, a quel punto, getta il cuore oltre l’ostacolo, si spinge a pieno organico in avanti nella speranza di salvare il salvabile e, allo scadere, si crea i presupposti per pareggiare i conti di rimessa con Fischetti, il quale costringe Caruso alla corta respinta. Sulla susseguente ribattuta del numero uno apriliano, l’accorrente Tomei calcia in pratica a botta sicura, ma si vede strozzare in gola la gioia del gol da Esposito, il quale sventa la minaccia nei pressi della linea di porta, si fa perdonare del rigore fallito in precedenza e consente alla sua squadra di centrare la terza vittoria di fila in campionato.
Antonio Gravante
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