A dispetto dei buoni propositi della vigilia, l’Aprilia stecca la sfida casalinga con l’Olbia (3-4), incassa la seconda sconfitta consecutiva in campionato e si vede agganciare dai coriacei isolani al sesto posto in classifica generale. La squadra allenata da Biagioni ha un ottimo approccio alla gara e, dopo dieci minuti, trova la via del gol con Mbaye-Khalifa, il quale gira in fondo al sacco un cross di Mastinu. L’arbitro, però, annulla tale marcatura, su segnalazione del suo diretto collaboratore, per off-side dello stesso attaccante sardo. L’Olbia, comunque, non demorde e sblocca il punteggio, tre giri di lancette più tardi, direttamente su calcio di punizione per merito di Falasca, il quale fa valere anche in questo caso le sue doti sulle palle inattive, trafigge con un’esecuzione perfetta l’attonito Casciotti e gela il pubblico apriliano presente in tribuna al “Quinto Ricci”. Pungolata nell’orgoglio, l’Aprilia si rimbocca immediatamente le maniche e, al quarto d’ora, perviene al pareggio con il solito Roversi, il quale sfrutta un errore di Deiana e si toglie la soddisfazione personale di siglare il sedicesimo gol stagionale. La gara, tutto sommato, prosegue su ritmi elevati. Presa letteralmente per mano dagli elementi più rappresentativi, la formazione isolana, a metà frazione, trova la forza per passare di nuovo a condurre con Miceli, bravo a farsi valere nel cuore dell’area, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, e a non lasciare alcuna via di scampo a Casciotti. L’Olbia, a quel punto, non molla la presa e in chiusura di tempo cala il tris di gol con Mbaye-Khalifa, il quale capitalizza al massimo un lungo lancio dalle retrovie, aggredisce abilmente lo spazio vuoto e infila l’incolpevole numero uno pontino proteso in uscita. Dopo l’intervallo, l’Aprilia si ripresenta in campo animata da una grande voglia di riscatto e, in apertura di rivalsa, accorcia le distanze con Esposito, abile a trasformare un rigore decretato dall’arbitro per un fallo commesso da Miceli ai danni di Pagliaroli. La squadra di Fattori, a quel punto, moltiplica gli sforzi nella speranza di ristabilire l’equilibrio in campo, ma non riesce a scardinare il solido bunker difensivo isolano. Nel momento di maggior pressione delle rondinelle, invece, l’Olbia allunga definitivamente nel punteggio con Molino, il quale si procura e trasforma un secondo penalty decretato dal fischietto campano. Costretta a giocare le restanti fasi del match in inferiorità numerica, a causa dell’espulsione di Montella, l’Aprilia si spinge ugualmente a testa bassa in avanti e va a segno per la terza volta con Esposito, il quale trasforma una punizione da oltre trenta metri e accende le speranze di rimonta per la sua squadra. Lo stesso Esposito, a centoventi secondi dalla fine, rimedia il cartellino rosso per doppia ammonizione e costringe la sua squadra a giocare in nove contro undici. La formazione di Fattori, non avendo in pratica alternative, getta il cuore oltre l’ostacolo nelle battute conclusive del match, ma non riesce a completare la rimonta e, tra lo sconforto dei propri sostenitori, si trova costretta a incassare la seconda sconfitta consecutiva in campionato.
Antonio Gravante
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